PFM 2.0, terzo giorno di cantiere.

Il bordo è stato completato, oggi proveranno a stendere il telone di gomma. Lunedì se tutto va bene stenderanno la ghiaia sul bordo e la sabbia sul fondo. Poi credo sia finito il lavoro di aggiornamento, bisognerà a quel punto pensare a riempire la Pozzanghera e rimetterci le carpe. I tempi sono al momento del tutto ignoti.

Per accennare ad un argomento molto in voga da circa 2 anni, Miriam ed io siamo andati a fare delle analisi del sangue. La buona notizia è che abbiamo entrambi in botto di anticorpi. La notizia un po’ meno bella è che la nostra funzionalità epatica si è un leggermente fulminata. Ho mandato gli esami al nostro medico di fiducia e questo è stato lo scambio di WhatsApp.

Quella della epatite non mi è giunta come una sorpresa, ufficialmente lo si ammette a denti stretti, il covid non è un virus influenzale e lascia strascichi simili a quelli di virus come l’herpes o l’AIDS. Una coppia di amici che hanno avuto il covid un anno e mezzo fa, entrambi hanno il pancreas sottosopra. Quello che chiamano “long covid” altro non è che il risultato di un virus che sia annidia da qualche parte ed ogni tanto si fa sentire, come appunto l’herpes.

Queste sono informazioni riservate che “big pharma” non vuole rivelare e comunque ho tirato le somme in modo del tutto arbitrario e non supportato da studi o ricerche. Ad eccezione della nostra cirrosi; quella c’è.

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4 Responses to PFM 2.0, terzo giorno di cantiere.

  1. Wile E. Cojote says:

    Io non riesco a capire sta storia del long COVID.
    Nel vostro caso, vi siete ammalati di recente e in forma lieve ed ora (in conseguenza di questo) scoprite di avere problemi epatici?
    Ho capito bene?
    Non lo chiedo per farmi i fatti vostri è che sto cercando di capire il discorso delle conseguenze a lungo termine.

    Wile.

    • admin says:

      Come credo sia noto al grosso pubblico, Miriam ogni 6 mesi fa, e mi fa fare un ciclo completo di esami, a cominciare da quello del sangue. Con il COVID la frequenza dei controlli periodici è aumentata – guarda caso – fatto sta che a Gennaio abbiamo fatto gli esami del sangue, dopo il booster volevamo in effetti vedere quanti anticorpi avevamo. E gli esami di entrambi erano perfetti, io ho il colesterolo un po’ alto e Miriam il ferro un po’ basso, da sempre. Gli esami del sangue comprendono una sfilza di valori così ampia come credo facciano solo agli astronauti prima di andare sulla ISS. A Gennaio dunque erano, a parte i due citati, tutti entro i limiti della norma.
      Il 19 aprile scorso, eravamo a New York, ho avuto la febbre durante la notte, la mattina ho fatto il tampone ed era positivo. Dopo quattro giorni anche Miriam è risultata positiva. Tre giorni di febbre medio bassa, una sensazione di caldo-freddo, sto bene sto male mi cola il naso mi brucia la gola ma direi poca roba, fastidiosa ma poco invalidante. Ci siamo curati con Vivin-C due ogni sera come da istruzioni del pneumologo che segue Miriam. Dopo quattro giorni i sintomi sono diminuiti e dopo 8 giorni eravamo negativi.
      Da allora dire che siamo stati benone è un po’ sovrastimato. Soprattutto io ho avuto un vago malessere ma nulla davvero di più di un fastidio. No, Miriam in effetti dice di stare bene e non aver sintomi strani.
      Due giorni fa nuovi esami del sangue dalla A alla Z. I nostri due esami risultano quasi sovrapponibili per numero e posizione degli asterischi. Funzionalità epatica scesa sotto il livello di guardia, globuli rossi ingrossati, ferro alle stelle. Tutto il resto è nella norma.
      Abbiamo sentito due medici ed il giudizio unanime è che i nostri valori riflettono una situazione frequente riscontrata dei malati post covid.
      Tra 15 giorni ripetiamo gli esami e vediamo come siamo messi.
      Da mezze frasi avute durante i colloqui con i medici che reputo informati, moderati e competenti salta fuori che il COVID sembrerebbe più un parente dell’Herpes e come tale si comporta. E’ possibile che si annidi in quelli che mi pare si chiamino “santuari del virus” dove rimangono silenti ed inoffensivi ma ogni tanto saltano fuori e rompono i coglioni, come fa l’Herpes appunto. Questo spiegherebbe il cosidetto “long covid”. Ma, se non ho inteso male, queste sono ipotesi che stanno prendendo campo ma mancano ancora i dati per definire qualcosa di scientificamente sostenibile. Di più non so e non posso dire, finirei per mettere qualcosa di mio, dunque per inventare qualcosa. Il covid si cura con il Viagra più integratori per i fagiolini.

  2. Wile E. Cojote says:

    La ringrazio per la risposta.
    Resto con tutti i miei dubbi sul long COVID, nel vostro caso tra l’altro di long non c’è nulla.
    Nota a margine: non posso che “notare” che l’incurabile morbo lo avete trattato con un farmaco da banco…
    Si goda la campagna, la invidio molto.

    • admin says:

      Quello che ci è stato raccontato (dai medici di cui ho accennato) è che “Omicron” è un parente delle versioni precedenti sostanzialmente quasi inoffensivo e che anzi dall’alto dei nostri 3 vaccini avremmo fatto meglio a prendere piuttosto che fare una quarta dose di vaccino perfettamente inutile contro Omicron. Ho amici che hanno preso la versione “cattiva” ante vaccini ed ancora oggi a distanza di un anno e passa hanno dei valori del sangue sballati e fanno cure per cercare di ripristinare le funzionalità di fegato e pancreas. Un’amica non vaccinata in quanto oncologica ha fatto Omicron a Febbraio ed ancora oggi è stanchissima e le ha cambiato la vita. Insomma, da come ho capito non ci sono regole, se ti prendi un covid non si può escludere nulla, non capiamo ancora nulla di questa merda di virus e ci conviveremo probabilmente per tanti anni con nuove ed avvincenti versioni. Certo che quando senti l’OMS dire che “il vaiolo delle scimmie colpisce soprattutto gli omosessuali” per poi venire immediatamente smentito dalle comunità scientifiche di mezzo mondo ti chiedi in che cazzo di mani siamo.

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