Pozzanghera Fangosa 2.0, finita la fase 2.

A dire il vero non esiste una fase 2, neppure c’era la fase 1 insomma mi sto inventando qualche forma di ordine senza un vero motivo.

Oggi, Martedì 17 Maggio, sotto un sole cocente e 30 gradi, da un punto di vista climatico ed ambientale si prepara una bella estate di Merda con la M maiuscola.

Ecco una sequenza di immagini dei lavori per la realizzazione della release 2.0 della Pozzanghera.

Dopo che erano state fornite assicurazioni sulla facilità del trasporto, il camion con rimorchio portante lo scavatore si è incastrato alla prima curva. Lo scavatore è sceso dal carrello e poi ha permesso di fare la curva al rimorchio sollevandolo e spostandolo. Nel frattempo ha quasi abbattuto uno dei pali della luce.

Poi è iniziato lo scavo dove si sarebbe messo la ghiaia ed il fango essiccato rimossi dal fondo della Pozzanghera ex Fangosa.

Lo scavatore è entrato sul fondo della Pozzanghera. Questo commento è superfluo ma devo scrivere qualcosa sotto ciascuna foto altrimenti il mio senso di ordine è messo in discussione.

Inizia la creazione del bordo e viene rimosso il moletto, adesso è nel campo da bocce e sticazzi in salmì.

Rimosso il moletto, viene completato il bordo.

Finito il bordo, incomincia la rimozione di circa 40 cm. di materiale sul fondo per rendere la superficie omogenea.

Lo scavo avviene secondo una modalità che ho capito solo dopo un bel po’. Il gruista è molto bravo, italiano sposato con una ragazza della Romania. Anche qui, sticazzi in salmì.

Mentre il fondo viene liberato, si inizia a posare il telo di tessuto-non tessuto (non ho ancora capito il senso del nome del cazzo che viene dato a questo materiale)

Man mano che si libera la superficie del fondo, avanza la posa del telo che serve a proteggere quello che sarà il telo impermeabile.

Per ultimo viene posato il telo di gomma sul fondo.

In realtà il telone viene srotolato sul fondo.

Il telo impermeabile è stato preparato in due comode porzioni. Peccato che su ogni rotolone non c’erano scritte le misure, e stante che i due pezzi non sono uguali ma richiamano la forma della Pozzanghera, nella impossibilità di stabilire quale andasse da una parte e quale dall’altra, si è preso il pezzo di rotolo sbagliato. L’inconveniente è stato accolto da una riga di emozionanti espressioni colloquiali, ma i ragazzi hanno più lavorato che esternato sentimenti di vendetta contro chi ha preparato la spedizione dei due rotoli.

Così è finita la prima giornata del cantiere. Il telone nero sarà aperto nel senso della larghezza della Pozzanghera.

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