Inizia il travaglio della Pozzanghera 2.0

Con la Pozzanghera non c’entra un cazzo.

Ma prima, le api solitarie hanno occupato alcune delle cannucce, una trentina in tutto nelle due casette. Adesso ho letto che bisogna iniettare della grappa con una siringa nelle cellette occupate perchè fa bene alle uova. O era gin ?

Lo svuotamento è iniziato a metà mattinata del 28 Aprile 2022, non c’era molta acqua e dunque le operazioni sono terminate alle ore 14 circa. Questo per la cronaca.

L’acqua è stata scaricata nel cerchio inutile, che oltre ad essere inutile è anche abbastanza secco stante che non piove.

Quest’uomo è ucraino, vive da anni in Italia alle dipendenze della ditta che sta facendo il lavoro. Mi ha detto che fino a pochi mesi fa diceva di essere russo perchè nessuno sapeva dove cazzo fosse l’Ucraina, adesso però dice di essere ucraino. Sulla situazione che c’è nel suo paese dice che questa guerra è una messa in scena, non ho approfondito l’argomento per delicatezza.

Le Carpe sono state catturrate, hanno opposto poca resistenza visto che l’acqua era ormai bassa. Sono state messe in una vasca provvisoria.

Una volta senza Carpe, la Pozzanghera si è prosciugata velocemente. Sul fondo una melma scura e maleodorante, che a detta dei titolari della ditta è un segno positivo perchè vuol dire che si era creato un ambiente in equilibrio. Centinaia di girini di rane. Un gran numero è stato risucchiato dalle pompe e si sono ritrovati nel Cerchio Inutile. Chissà cosa può pensare un girino che si fa una riga di cazzi suoi ed improvvisamente si trova in un prato. Così adesso il prato è pieno di girini morti.

Nel vedere quello che è diventata, ho provato tristezza e senso di desolazione, ma la scelta era inevitabile, l’alternativa era doversi liberare delle Carpe e rinunciare ad una pozzanghera in favore di una vera e propria palude. Questa dovrebbe diventare una piscina che nel giro di un paio di mesi dopo il riempimento assomiglierà a qualcosa di più naturale. Sono assolutamente impreparato e non so cosa aspettarmi, potrebbe essere una cosa orrenda che ricorda una vasca di decontaminazione di acque industriali, poi scopro che c’è un buco nel telo e tra qualche mese mi ritrovo nella identica situazione.

Qui siamo verso la fine dello svuotamento. Il fango sul fondo ha una consistenza singolare; e un limo scuro che se asciuga diventa cemento. Come è adesso rimarrà tale per giorni, speriamo che asciughi un po’ per quando verrà lo scavatore altrimenti la Pozzanghera diventerà una fossa putrida con uno scavatore intrappolato per sempre.

In presenza del mio innato senso di autoflagellazione per cose evitabili, ho scavato un solco facendomi un culo atroce, mi è venuto mal di testa, una mezza insolazione e sospetto che sia stato un lavoro completamente intile. In teoria avrebbe dovuto consentire all’acqua fangosa che c’è sul fondo nello strato di ghiaia di trafilare ed essere raccolta e pompata via. Ho una rudimentale conoscenza del principio dei vasi comunicanti ma credo che in questo caso il principio sia difficilmente applicabile.

La cisterna con il proprio filtro ed aereatore. Le Carpe hanno la tendenza a saltare fuori dalle vasche e dunque è stata messa una rete a copertura. Poi ho anche messo un telo scuro che copre 1/4 della vasca così che possono nascondersi se vedono qualcuno. Poverette, devono essere terrorizzate. Secondo la ditta che sta eseguendo il lavoro, le Carpe possono restare mesi senza mangiare, ed è meglio che durante la permanenza non dia a loro del cibo perchè rischio di far peggiorare la qualità dell’acqua.

Per quanto riguarda il resto, ho tagliato 5 alberi morti nel corso della scorsa estate, altri sono nel bosco e ci penserò. Senza volerlo dire troppo forte, sembrerebbe che la moria degli Olmi abbia rallentato, mentre le 3 micro americane sono in piena ripresa, ho fatto delle foto dove non si vede praticamente nulla. In particolare, la Metasequoia ha perso tutti i rami ma il fusto è ricoperto di nuovi getti, dovrebbe farcela. Seguiranno ulteriori inutili descrizioni e commenti.

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