Rientro.

Ho l’impressione che la permanenza a New York sia durata 50 minuti come una serie televisiva. Ricapitolando, siamo piombati nella New York post-emergenza covid, città un po’ triste con molte ferite visibili, decisamente una città con qualche nota diversa dal solito. Però poi è arrivata la settimana di Pasqua con qualche bella giornata di sole e caldo, le strade si sono riempite di gente. Nel frattempo era scattata la frenesia da astinenza; teatri, ristoranti, amici, visite a gallerie d’arte, musei, località fuori porta. Ebbrezza da New York, in conseguenza della quale ci siamo presi il COVID, prima io e poi Miriam.

La malattia non è stata una esperienza piacevole ma catartica; dopo due anni di paura ce lo siamo presi e siamo ancora vivi, stanchi, ancora saltuariamente febbricitanti e pronti a contagiare altre mille persone (secondo alcuni studi) oppure no (studi con risultati opposti).

Per rientrare ho dovuto compilare un modulo online. Partorito da qualche stronzo incapace che è rimasto fermo all’internet stile anni ’90, chiede in modo pedante una serie di informazioni ridondanti ed inutili che dovrebbero servire a tracciare l’eventuale portatore di covid che arriva dall’estero. In Europa viene chiesto solo da Italia, Francia, Malta e Slovenia. Non so se questo ci classifica tra i “prudenti” o tra i “burocrati cretini”. In teoria un turista che fa il solito giro Roma, Capri, Venezia, Firenze deve passare mezza giornata a dire dove va, quanto tempo ci passa, dove alloggia. Insomma una stronzata di prima grandezza, ridicola.

Nel frattempo ho avuto modo di appurare che i francesi si sono inventati questo adesivo del tutto inutile obbligando tutti gli autocarri che transitano in Francia ad esporlo. Non capisco bene se il camionista è accecato in corrispondenza delle aree nere o di quelle gialle. La dimensione ministeriale prescritta è talmente piccola che per leggere il cartello un automobilista deve avere un incidente con il camion, poi lo riesce a leggere. Pensavo fosse solo l’ennesima moda idiota esterofila nostrana ed invece sono quei citrulli dei nostri cugini francesi. Gli angoli morti sono quelli dei neuroni mancanti dei funzionari ministeriali d’oltralpe che in quanto a cazzate fanno di tutto per copiarci.

Ricomincia l’attesa di un po’ di pioggia decente a Basaluzzo. Quella che è venuta nei giorni scorsi è una goccia utile per l’erba ma non per tutto il resto, ossia alberi e riserve idriche. La porta dell’Atlantico è chiusa a doppia mandata, noi restiamo in ombra. Patisco questa situazione ma non posso farci nulla. Qualche giorno fa chiacchierando con alcuni amici ci chiedevamo dove sarebbe stato il posto ideale per nascondersi da guerre e cambi climatici. Io non credo che il NW italiano sia il posto migliore, anche se tra i miei interlocutori c’è chi ha accennato all’Italia. Il giorno che va via Draghi, secondo il mio microscopico parere, qui scoppia una merda di dimensioni continentali, andiamo in default come lo Sri Lanka in meno di sei mesi. Appunto 6 mesi è il tempo che una strafottuta amministrazione pubblica si prende per un rimborso.

Gentile utente,

la sua mail è stata presa in carico dall’ufficio TARI.

Si informa che,  per le richieste di rimborso, se la documentazione è completa, ai sensi di legge, lo stesso verrà erogato entro 180 giorni dal ricevimento dell’istanza (art.1, comma 164, Legge 296/06), mentre se la  documentazione risulta incompleta verrà richiesta l’integrazione necessaria al completamento della pratica.

Cordiali saluti

Comune di Genova
Direzione Politiche delle Entrate 
Ufficio Tari

CENTOTTANTA GIORNI ? CORDIALI SALUTI UN GROSSO CAZZO

Mi sono impegnato a non pubblicare una foto di Miriam ma almeno ne cito la sostanza; nei giorni scorsi le è venuto un lieve arrossamento ad una palpebra. Per farlo passare usava un collirio che è servito ma come effetto collaterale le splancava l’occhio. Non l’iride, ma proprio la palpebra. Le ho fatto una foto; ho riso fino alle lacrime perchè sembra nel panico ma solo da un occhio, difficile da descrivere, non sarei riuscito a farla così neppure con Photoshop.

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