E’ tra due giorni, ma volevo solo commentare quanto mi suona strana questa festa, di origine antico latina, o forse l’ha inventata la Coca Cola come quasi tutto il resto.

Il “gruppo” di amiche di Miriam su WhatsApp da qualche ora è inondato di auguri di buon ferragosto. C’è chi manda cuoricini, farfalle, spiagge, luoghi di vacanze, gamberi alla griglia e tutte dietro “mi sembra di sentirne il profumo” “buon ferragosto amiche carissime” e via dicendo. Quella dei gamberi e del profumo mi ha fatto pensare quanto avrei voluto mandare la foto di una merda, o un grosso cazzo chiedendo “sentite il profumo anche di questo ?” Insomma, per me è una provocazione alla quale faccio una sovrumana fatica a resistere. Ho sempre desiderato ardentemente rispondere qualcosa tipo “e a me che cazzo me ne frega ?” oppure un classico “ma sticazzi e mecoioni”, ma mi sono sempre trattenuto. Oggi ho mandato a Miriam la composizione che ho fatto qui sopra con l’idea di approfittare di un momento di disattenzione e mandarlo dal suo telefono incustodito al gruppo di amiche come contributo per celebrare solennemente questa ricorrenza. Però non lo farò, se non altro perché non sarei in grado di vedere le eventuali reazioni. Il culo del mio amico è riconoscibile come tale o potrebbe sembrare un fiore, una pecorella, una forma di formaggio di malga alpina ? Magari mi limiterò a metterlo su Instagram e su Facebook.

Intanto, per la serie “muri sottili”, dai miei vicini per circa mezz’ora i bambini hanno urlato, picchiato oggetti gli uni con gli altri, aperto e chiuso quello che penso un armadio con le ante cigolanti per un migliaio di volte. Forse indossavano scarpe con i chiodi come andavano di moda tra i mobs inglesi anni 70. Poi hanno iniziato a piangere tutti contemporaneamente, ho colto frasi di un adulto che urlava “non ti muovere di li” e “non toccare il mio computer”. Ora c’è silenzio. Forse i genitori li hanno imbottiti di Pentothal ed ora i figli dormono come degli angioletti nei loro lettini.