Gli effetti della gelata.

Modalità <MACHISSENEFREGA> ON

Gli alberi messi peggio sono le Acacie. Solo una minima parte mostra qualche timida fogliolina verde che è spuntata in mezzo alla totalità di piccole foglie bruciate. Equalmente messi male sono gli Ailanti, ma sono bestiacce e ho meno timori che secchino, certo che al momento sembrano davvero morti. Seguono gli aceri saccarini e gli aceri platanoidi che hanno le foglioline mezze avvizzite e non riesco a capire se stanno per bruciare definitivamente o se qualcuna ha ripreso a crescere. Mi sembra di aver visto qualche nuovo getto che spunta a fianco dei getti seccati. Avrei bisogno di un botanico, di una scala e dello Xanax. I Platani hanno preso una bella botta. Quello più grande ha invero molte foglioline sane nuove post gelata, ma quelli più piccoli per il momento sono gialli immobili. Le Quercie sembrano stare bene anche se alcune sono terribilmente indietro ed un paio, sofferenti la scorsa estate, hanno la metà superiore dei rami che sembrano proprio morti. I Carpini sembrano quelli stare meglio, anche il Siliquastro non se la passa male. Una delle Tuie invece è proprio seccata ma era messa già male prima della gelata. Gli Olmi hanno prodotto miliardi e triliardi di semi che in questi ultimi giorni sono volati ovunque, non sembrano aver patito. I due Faggi sono fermi ma i getti da qualche giorno hanno iniziato ad allungarsi e da qui a poco potrebbero sbocciare le foglioline. I Frassini stanno bene. I Tigli, fatto salvo un paio che sembrano non ne vogliano sapere di metter le foglie, hanno patito poco e sembrano in media ben messi.

Discorso a parte le tre nane americane; Redwood e Sequoia sembra abbiano minuscole infiorescenze che sembrano seccate, ma forse non lo sono e le due piante mi sembrano in discreta forma. Invece la Metasequoia è ingiallita, aveva messo su le foglioline belle verdi ma la maggior parte di queste ha assunto una colorazione che non mi piace, tipo autunnale, spero si riprenda. Le Quercie di Central Park invece sembrano ragionevolmente intatte, hanno piccole foglie e getti abbondanti.

Più in generale, più sviluppati erano i getti e più piccole erano le giovani foglioline, l’albero ha patito maggiormente la gelata. Per le unità messe peggio è presto per sciogliere la prognosi, ci vorranno ancora una decina di giorni per iniziare a tirare le somme di questa cazzo di gelata Aprile 2021.

Ed ora una sfilza di foto che documentano i danni del gelo dopo una settimana. Più le alghe e le rane, entrambe per nulla colpite dall’evento.

Tiglio.
Acero
La Quercia 5
Acero platanoide
Platano
Platano
Frassino, messo a dimora recentemente, sta bene per il momento
Acero
Acacia
Acacia
Alga Filamentosa
Rane.
Platano

Per la serie “c’è ancora molto da lavorare” il sistema di gestione delle vaccinazioni su piattaforma informatica della Regione Liguria ha qualche lacuna. Il medico di base di Miriam le aveva detto qualche settimana fa aveva le caratteristiche per essere classificata come “vulnerabile” e che pertanto sarebbe stata chiamata della ASL per la vaccinazione. Poi sono cambiate le regole e Miriam è stata chiamata dalla ASL per essere informata che della sua vulnerabilità se ne battevano la ciolla e che avrebbe dovuto iscriversi quando si sarebbe aperta la sua fascia di età. Però il suo medico di base si collega ancora oggi sul sito della Regione dove il nome di Miriam appare tra i “vulnerabili”, ossia dovrebbe chiamarla la ASL. Secondo la ASL Miriam dovrebbe ricevere il vaccino Pfizer perchè ha meno di 60 anni, ma sul sito della Regione viene dato per scontato che invece Miriam farà Astra Zeneca. Ho scritto una mail alla Regione per avere chiarimenti e non mi hanno ancora risposto se mai lo faranno. Allora Miriam teme che il 10 di Maggio quando proverà a prenotarsi nel suo gruppo, verrà rigettata in quanto da qualche parte risulta che sia vulnerabile e dunque avrebbe dovuto chiamarla la ASL che però ha detto che non la chiama. Un loop, un binario informatico morto. Miriam pensa che a Settembre, quando tutta la sua fascia di età avra già fatto la seconda dose, si accorgeranno di lei e la porteranno di peso alla Fiera Del Mare per farle una superfiala contenente Coca Cola, Astra Zeneca mista a Johnson & Johnson, ossia i vaccini maffi che nessuno più vuole fare.

Io con la mia brava prima dose di Vaccino Astra Maffo Zeneca, chiamato senza preavviso da un hub per essere inoculato con la dose di qualcuno che aveva rinunciato, dovrei avere un po’ di anticorpi tali da riprendere la mia intensa attività turistica sado-maso-burlesque-pelle & borchie pelose extraconiugale, prendermi una sfilza di malattie trasmittibili sessualmente e passare i prossimi mesi chiuso da Miriam dentro la cisterna dell’acqua irrigua a pane e acqua, dove qualche amico spero ogni tanto sfugga i posti di blocco e mi lanci Cipster e Birra.

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