Lo stato degli alberi.

Questa mattina giro di ispezione agli “alberi” ossia quelli che nel corso di questi anni ho messo a dimora nei dintorni di casa. Al mio sguardo assolutamente amatoriale e privo di qualsivoglia studio tutto può sfuggire. A volte non mi accorgo neppure quando un colpo di vento ne abbatte uno. Mi rendo conto che vedo i rami da molto vicino, ma da li a realizzare che è rovesciato per terra c’è bisogno di una capacità di elaborazione che non sempre è disponibile.

Stanotte ha piovuto un poco, allora per il mio giro indosso gli stivali verdi, gli stessi che ho usato per il maldestro tentativo di finire sul Guinness dei primati vestito da Gumby. Mi sento molto British come se ciò volesse significare chissà cosa.

Tutte le piante che avevano le foglie o i getti aperti al momento delle due gelate, hanno subito danni in qualche misura. Dunque circa 8 alberi su 10 mostrano foglioline secche o getti ingialliti e morti. Di questi 8, 5 mostrano segni gravi ed estesi, di questi 5, 2 mostrano segni di ripresa con nuovi getti aperti e foglioline dispiegate. In totale 3 alberi su 10 sembrano seccati in via definitiva, soprattutto acace e robinie, due aceri ed un paio di querce.

Durante il mio giro mi sono avvicinato al recinto con le pecore e le capre del pastore. Alcune mi hanno visto e si sono alzate per guardarmi meglio, ma la maggior parte di esse sono ancora straiate, quelle non sdraiate sono in piedi e si comportano in modalità diurna. Ho urlato “salve ovini” ricevendo ben poca considerazione. Ci sono anche i cani pastore. Mi guardavano distratti, ma dopo qualche minuto che ero li a farmi una riga di cazzi miei improvvisamente si sono alzati e sono corsi verso di me abbaiando. Non sembravano aggressivi ma ho avuto la sensazione che sindacassero la mia presenza. Cazzoni di cani, siete sul mio terreno, cosa vi cala la mia presenza ? Per fortuna tra me e loro si è frapposta la staccionata accessoriata con il pastore elettrico, una scossetta e sono corsi via.

Oggi non so cosa abbiano deciso i pastori, se restare o andare via. Il pastore Capo è gentile ma non ha tempo da perdere in chiacchiere, dunque non conosco i suoi programmi. Ieri sera quando sono rientrati dopo aver riempito di stronzi ed azzerato l’erba in un campo vicino, ho provato a scambiare qualche battuta con lui ma doveva insegnare alcune mosse di Judo ad una capra. Poi dai campi è sbucata una coppia di ragazzi, amici di Mubutu, che mi hanno detto che portano da mangiare ai cani. In effetti i botoli li hanno riconosciuti e hanno fatto un sacco di feste, sbranando la ragazza. Il ragazzo andando via mi ha detto che è sempre più difficile trovare ragazze disposte a farsi sbranare per amore dei cani.

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