Inventario pasquale.

L’ispezione giornaliera antioraria degli alberi; tutte le mattine, con qualsiasi tempo, la giornata inizia con il controllo delle aree intorno a casa. E’ un rito pagano di cui non posso fare a meno. Oggi in via eccezionale comprende anche il conteggio delle piante che ho messo a dimora. Salvo errori ed omissioni il totale entro recinto è di 187 piante, fuori recinto ce ne sono 133, totale 320 alberi. Poi però ci sono le 500 del vivaio, quelle nel Cerchio Inutile che non conto perchè ne sono morte diverse e non so quante ne siano rimaste, poi ci sono i circa 100 noccioli, che non conto perchè non sono alberi. Ho già eseguito questo contggio diverse volte e credo che siano venuti risultati sempre diversi. Sticazzi.

Non ho fatto distinzioni tra aceri saccarini, campestri, platanoidi, neppure ho separato i carpini tra bianchi o colonnari, oppure tra querce, roveri e colonnari. Sto perdendo la verve della forma maniacale assoluta.

Dovrei anche riportare il fatto che la Sequoia e il Coastal Redwood ormai sono ascrivibili alle catagorie dei Bonsai perchè crescono di 1 millimetro all’anno e se non le conoscessi potrei pensare che sono erbe infestanti.

Chi è quel cretino di vecchio cantante impegnato che ha detto di aver fatto il “vaccino proletario” ? Un amico che come me ha fatto la prima dose di Astra Maffo Zeneca ha commentato “ci hanno messo sul carro bestiame della vaccinazione di massa“. Miriam comunque è tranquilla; se non ci viene un infarto o un ictus nei prossimi 15 giorni, tra qualche anno inizieranno a manifestarsi le leucemie derivate da questi vaccini sperimetati frettolosamente sul popolo bove ed inizieremo a morire sistematicamente.

Miriam riceve messaggi whatsapp da un gruppo di donne cui fa parte una amica comune. Io non faccio parte di quel gruppo, ovviamente. Non di rado minaccio Miriam di prendere il suo telefono incustodito e rispondere seminando oltraggio tra le partecipanti della chat. Quando è arrivato un mieloso, oltremodo irritante esempio di auguri pasquali fatti con i peggiori circuiti neuronali di una infanzia mai finita, l’ho integrato con un invito specifico racchiuso un una etichetta incollata sul fondo dell’immagine. L’ho restituito all’amica comune, non mi ha ancora risposto.

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