Il microdramma del “divide”.

E’ lunedì, sono in ufficio di questo periodo arancione/rosso che inizia oggi. Il vaccino Astra Zeneca solleva qualche perplessità. Burioni e sua sorella non convincono Miriam che ha elaborato una sua teoria sulle diverse etnie, sulle anemie mediterranee e gruppi sanguigni. Intanto stiamo sempre aspettando la sua tessera sanitaria che oggi potrebbe trovarsi dalle parti di La Spezia. A meno che il pastore marsicano che guida il mulo che porta la busta con la tessera inviata dall’Ufficio delle Entrate di Roma, non si sia perso in Toscana. Il generale Buttiglione promette efficienza nella somministrazione dei vaccini ma per il momento ce ne sono pochi e dunque siamo ancora alla fase delle promesse relativamente ai tempi di vaccinazione del popolo bove. Gli do un consiglio; la prossima volta che compare in televisione, non si metta l’alta uniforme ricoperta di mostrine e medaglie, sembra un generale della Corea del Nord. Indossi, se possibile, un sobrio abbigliamento militare da lavoro senza suppellettili.

L’elegante linea che si vede proprio qui sopra è l’elemento di design che separa due argomenti diversi in uno stesso post. Invece tra due diversi post di questo immondo blog c’era fino a ieri una linea verde a guisa di elemento di separazione. Non voglio che l’inutilità e l’idiozia di due post si possano mischiare creando confusione. Qualche tempo fa, mi sono messo in testa che volevo cambiarla. E’ sorto però il problema che non ricordavo nella maniera più assoluta come fare.

Ho scritto un messaggio sui forum di WordPress cercando di impietosire qualche nerd che potesse spiegarmi come fare. Mi ha risposto “sallymoos” che ho subito immaginato essere una giovine ragazzina che sicuramente se mi conoscesse rimarrebbe incantata dal mio stile e dalla mia classe. E’ stata molto gentile ma il contenuto delle sue istruzioni mi sono risultate totalmente oscure. Ho capito che per lei è come se mi avesse spiegato una cosa eccezionalmente banale, come far bollire l’acqua. Ma io non ho capito cosa cazzo è una pentola, dunque sono al palo. Allora ho risposto cercando di essere il più conciso e puntuale sui miei problemi esistenziali con la pentola e le mi ha nuovamente scritto, ma nella mia testa c’era ancora la nebbia più fitta, mi avesse fatto una superscazzora brematurata avrei capito di più.

Le ho risposto cercando di non suonare cretino, ma probabilmente le sono suonato oltremodo cretino e non mi ha più scritto. Ieri sera, favorito sicuramente da una enorme quantità di minestrina coi risoni, sottiletta e uovo (un must della domenica sera) improvvisamente la nebbia si è diradata ed ho ricordato come si faceva.

Qui sopra ecco il risultato della modifica. Sembra – molto alla lontana – che venga mostrato il fondo di una pagina e l’inizio di una pagina successiva. Ci vuole una certa dose di immaginazione, è possibile che nei prossimi giorni nei momenti di apatia mi venga voglia di modificarla di nuovo e di nuovo ancora, perchè una cosa è riuscire nell’aspetto tecnico, ma il risultato grafico è un altro capitolo. Io sono notoriamente maniacale ed affetto da minuscoli particolari quando poi nella fotografia più grande mi perdo nel nulla.

Tutta questa vicenda

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