Spuntano innumerevoli pratoline, gli Olmi hanno i primi minuscoli fiorellini, altri alberi hanno le gemme, anche le rose. Gli uccellini cantano, si sentono i profumi tipici della primavera, ci sono quasi 20 gradi all’ombra. Tra poco dovrò pensare di fare il primo taglio dell’erba nel cortile. Le quattro carpe sono riapparse, le rane hanno deposto le uova nella Pozzanghera. Giornata ideale per andare in giro per prati con qualche carriola di merda di vacca.
Ma siamo a fine Febbraio, ossia con almeno due mesi di anticipo sulla tabella di marcia delle stagioni, oggi c’era la temperatura che c’è in teoria a fine Aprile. Non va affatto bene; è come piazzare un neonato su una Harley Davidson, metterla in moto e spingerla in una strada in discesa. Sembra una figata, magari il neonato per i primi 10 metri si diverte, ma è troppo presto ed il risultato può essere disastroso se dovesse fare una primavera siccitosa o se venisse una gelata tra un mese, quest’ultima è una eventualità abbastanza probabile.
Chissà perchè i “media” quando viene un centimetro di neve a Natale sulle alture di Genova – evento assolutamente normale – ne parlano come se stesse arrivando un asteroide. Invece se il 26 di Febbraio nel novese si arriva a 20° di temperatura diurna, stabilendo un nuovo record di caldo per Febbraio, nessuno ne parla.
Un cedro piemontese che era stato piegato dalla bufera del 2018 era sorretto da tre tutori consistenti in altrettante corde da tapparella fissate a suolo con tre pioli di legno. Sistema efficiente ma che arrecava un grave disturbo visivo ed inficiava l’armonia del cortile. Questo pomeriggio ho perso la pazienza ed ho deciso di ripristinare gli equilibri naturali. Sono salito sulla scala con il cutter per tagliare i tutori e mi è suonato il telefono. Ho subito pensato fosse Miriam che mi aveva visto arrampicarmi nelle fronde. Come quando io chiamo al telefono gli amici che hanno appena iniziato a parlare ad una platea o stanno partecipando ad una riunione. Ma Miriam non è così malvagia e disturbatrice a comando come sono io. Infatti non era lei, ma un amico. Visto che avevo il telefono in mano, ecco un selfie.
Potevasi concludere questa pagina senza una foto della Pozzanghera ? Giammai.