Che una volta stava per “pubblica amministrazione”, magari oggi la dizione è obsoleta o cambiata. Metto qui a futura memoria due esempi di gestione della burocrazia, il primo in USA il secondo in Italia. Non voglio generalizzare, anche in USA hanno le loro belle magagne e qui da noi ci sono esempi di eccellenza, ma – stracazzo – abbiamo molto da lavorare.
Chat con ente americano su un problema di carattere fiscale, piccola questione tecnica di poca importanza, ma bisognava intervenire e dunque mi sono collegato al sito ed ho avuto una breve chiacchierata nella quale ho spiegato il problema, Tania ha trovato il rimedio, 10 messaggi in tutto, tutto risolto. Qui sopra ho messo uno screenshot degli ultimi messaggi. Mostrano chiaramente il tipo di rapporto tra cittadino ed ente; l’ho ringraziata, mi ha risposto nei rettangolini blu. Finta cortesia americana alle 2 del mattino ora di New York ? Un po’ di ipocrisia ci può stare, ma mi sono sentito trattato bene.
Veniamo al nostro paesello meraviglioso. Mio suocero è mancato nel 2008 e mia suocera ha in casa un certificato di morte rilasciato nel 2008. Siccome i certificati valgono 180 giorni, chi lo presenta deve dichiarare che il certificato è ancora attuale, ossia non ci sono state variazioni successive al rilascio. OK, mi sta bene per un certificato di matrimonio, di residenza. Ma la burocrazia è stupida. Serve in questi giorni un certificato di morte e mia suocera pertanto ha dovuto dichiarare che suo marito nel frattempo non è risorto, non si aggira per casa come uno zombie nutrendosi di polli crudi, malauguratamente è ancora morto.
Se io avessi bisogno di un certificato nuovo di trinca, è probabile che questa certificazione idiota sia stata eliminata. Oggi posso andare sul sito del Comune e richiederne una copia che mi viene mandata per e-mail in formato pdf. Benissimo, ma c’è un dettaglio; prima di richiedere un qualsiasi certificato devo andare dal tabacchino o in posta, acquistare una marca da bollo di 16 euro, i cui dati e codici devono essere riportati nel modulo di richiesta. Altrimenti devo andare in un ufficio del comune.
Andiamo su Marte con un Rover che atterra nel punto programmato dopo un viaggio di 480 milioni di chilometri durato più di 6 mesi, ma io per un bastardo di certificato devo andare dal tabacchino a comprare una carta da bollo per pagare lo stipendio a quel coglione di un burocrate che vive ancora nel Regno Delle Due Sicilie.
Dear stefano,
Thank you for your one-time gift of € 100.00. Your support of Wikipedia’s mission means everything right now.
This letter feels very personal this year. I’m writing to you from my home, which has also become my office. Perhaps you can relate. It seems like so much has been upended in one way or another over the past year—pandemic, school closures, economic strain, the list goes on. But I take comfort in knowing that Wikipedia’s purpose remains steady: to make knowledge available to you. We’re here no matter what life throws your way.
Slowly and steadily, we’re building knowledge for the world, whatever that world looks like. We’re here every day, as a resource for whatever questions you might have. We’re here so you can keep exploring, even if your exploring these days happens mostly from home.
stefano, thank you for helping Wikipedia continue to grow and be here for the world. I’m grateful and deeply honored to be on this journey with you.
Katherine
Volendo aggiungere a questo ennesimo, anonimo giorno di pandemia qualcosa di positivo, ho fatto una nuova donazione a Wikipedia. Questa è la risposta che mi è arrivata da parte della CEO di Wikipedia. Katherine Maher è una ragazza di 37 anni, guida la più grande banca dati del pianeta Terra. Informazione su tutto lo scibile umano gestita no-profit che combatte contro spammers, hackers e persone che vogliono gettare discredito per invidia o per diffondere notizie false. Probabilmente la quantità di odio che attira su di sé è enorme. Noi avevamo un ministro (una ministra, ma davvero bisogna usare questa orrenda parola ?) dell’istruzione che ha ordinato banchi da scuola a rotelle per un valore di qualche milione di euro che ora giacciono in alcuni magazzini nel comasco e che non verranno mai usati.