Due foto a caso.

Sulla sinistra uno dei pochissimi alberi le cui foglie diventano rosse e, a destra, uno le cui foglie diventano giallognole e poi seccano rimanendo attaccate ai rami fin quando, la primavera successiva, le nuove foglie spingono da sotto staccando la vecchia foglia che cade a terra. Si intravede anche un albero le cui foglie invece diventano gialle, senza troppe balle. Non è molto che ho scoperto che le foglie ingialliscono perchè la pianta richiama la clorofilla nelle radici, lasciando la foglia del suo colore naturale, prima che caschi seccando definitivamente. O almeno, mi pare di ricordare che sia così. Ho ampi margini di errore. Gli alberi citati sono, nell’ordine, un Acero Saccarino, una Quercia ed infine un Carpino.

Fin che c’è acqua c’è speranza. La portata del pozzo nuovo è scesa dai 2.000 litri al giorno di Giugno a circa 1.500. Ma è meglio di zero ed anche meglio di quando ti rimane il dito chiuso nell’anta dell’armadio.

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