Come ormai ogni anno, verso Agosto la pozzanghera si svuota e bisogna riempirla. Questa estate fino ad ora non è stata troppo calda ma sicuramente più secca di quella del 2019, nonostante la presenza del pozzo nuovo che butta 2.000 litri al giorno, il livello era sceso pericolosamente.

A detta del comandante delle truppe rumene, che ha seguito le operazioni, i pesci sono contenti. In effetti ormai poco più di un palmo di acqua, le carpe non hanno corso un immediato pericolo, ma salvo un temporale robusto a breve, la situazione era destinata a diventare difficile.

Le carpe sono animali resistentissimi; queste sopravvivono al ghiaccio invernale, al bollore estivo ed al repentino crollo della temperatura da 35 a 20 (stima), visto che l’acqua arriva da un pozzo tutta nel giro di poche ore. Non so quale sia la temperatura dopo il rabbocco e sicuramente ho scritto questa stessa annotazione scema nel 2019, 2018, 2017 e così via.
Adesso, salvo situazioni di seccume perdurante autunnale che neppure voglio immaginare, ne dovremmo riparlare tra un annetto.