Due settimane fa mi telefona una solerte addetta del call center di Tim il futuro in linea. Come sottofondo, bambini urlanti. La ragazza è gentile ha un accento del centro-sud, mi chiede come vanno le cose da noi e ci siamo messi a fare due chiacchiere sul COVID. Lei lavora da casa, i bambini sono delle iene e spera che tutta questa faccenda prima o poi finisca. Mi propone una offerta che non posso rifiutare; la fibra a Basaluzzo. “Avete la centrale a 300 metri”. Le provo a dire che sono perplesso sulla possibilità di avere la fibra nel mezzo dei prati, anche in presenza di cavi tradizionali che pendono inerti dai pali da anni e non sono mai riuscito a far intervenire un tecnico per sistemarli. Immagino che la ragazza cerchi velocemente sul manuale cosa cazzo rispondermi ed infine trova un bel “lo segnali ai tecnici quando vengono per consegnarle il router”.
Mi chiede di fissare già un appuntamento ma non posso rispondere e dunque mi dice che mi arriverà una mail, un sms per fissare data e ora. Da quel momento in poi mi arrivano 4 mail e 3 SMS ed almeno altre 2 telefonate dal 187 che insistono nel fissare un appuntamento perchè da questo dipende il budget della società, il risultato economico e la quotazione in borsa. Fisso l’appuntamento per ieri, ore 9.
Ieri, ore 9; giunge una telefonata di un tecnico trafelato che non mi trova, è a fianco di un campo sportivo che so benissimo dov’è ma lui è perso. Gli dico che deve proseguire per almeno 2 km. Mi dice “come due km ? Io ho segnato che lei abita qui vicino”. Per farla breve, dopo qualche minuto mi richiama dal cancello di casa e mi manifesta il suo disappunto perchè chi lo ha mandato li non capisce niente e che a quella distanza dalla centrale la fibra da vicino me la posso scordare, deve annullare l’ordine. Adesso sono curioso di ricevere la prossima telefonata che mi ripropone la fibra a 25 euro al mese, tutto incluso, cosi posso vedere Tim Vision o come cazzo si chiama.