Ci voleva.

Quasi 60.

Evito la solita apologia alla pioggia, mi limito a segnalare che per un paio di settimane siamo tranquilli che le piante abbiano le radici bagnate, grandi e piccole che siano. La temperatura salirà rispetto ai 18.5° di adesso ma sarà normalmente estiva, senza eccessi. Il livello della Pozzanghera è cresciuto di una decina di centimetri. Spero sempre di scoprire che esiste uno strumento che misura il livello dell’acqua e me lo trasmette mediante wireless in modo che, dovessi svegliarmi nel cuore della notte in preda all’angoscia in qualsiasi parte del mondo, so esattamente quanta acqua c’è.

La passeggiata mattutina sotto le ultime gocce dopo l’abbondante precipitazione è stata naturalmente piena di profumi. Sopratutto l’erba, o meglio le diverse erbe che crescono nei prati qui intorno, dopo la pioggia riempono l’aria di aromi. Sono quasi più romantici del profumo della Raclette. Per affinità olfattiva, ricordo che lessi da qualche parte che oltre alle rose i lillà e qualche altro fiore, la polvere da sparo, la birra e il gin, uno degli odori che piacciono di più agli uomini (americani, credo) è quello della gnocca, inteso come vagina. Io credo che quando hanno fatto le interviste, molti uomini si siano molto divertiti. Ad ogni modo, qui a Basaluzzo – Pozzanghera Fangosa l’unica cosa bagnata che emette un buon odore è la terra con l’erba secca che resta dopo la mietitura del grano nei campi attigui, ed è meraviglioso.

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