Ossia quella fascia di Manhattan che va dalla 59ma strada a scendere fino a Union Square, verso la 14ma strada.
Alcune banalità tremende, giusto per riempire una paginetta di cazzate. Uptown, downtown e midtown, è intuitivo che hanno un riferimento geografico, su giù e nel mezzo. Ok, lo sanno anche i bambini.
Manhattan è divisa in aree e quartieri e zone e distretti e chi più ne ha più ne metta. Ogni piccola fettina ha un proprio nome che fa parte di una zona più grande e così via. Ciascuna di queste micro unità geografiche possiede una propria ed univoca carta d’identità che ne sancisce lo status sociale. Le zone sono uniche di New York e sono diverse da altre città americane. Per esempio, a New York Manhattan non c’è una Downtown, che si chiama Lower Manhattan. Ma c’è una Downtown Brooklyn, che fa parte in parte di Brooklyn Highs. Per restare a Manhattan, ecco qui di seguito una mappa, tanto per mettere una immagine colorata e piena di scritte in più. Tutte le denominazioni si usano veramente, non è una invenzione pittorica tanto per citare nome scomparsi o poso usati.
Anche, Queens e il Bronx hanno una storia simile. Staten Island ?
Potrei proseguire all’infinito nel fornire dettagli totalmente inutili sulla maniacale divisione della città in miniquartierini del belino. Per fortuna no.
Questa serie di cazzate è propedeutica per permettermi di scrivere alcuni appunti di alta criticità ed importanza.
Questa sera alle ore 6 sono uscito da un ufficio nel mezzo di Midtown, Madison @ 51, ora di punta. Pioveva, in mezzo al traffico caotico, marciapiedi affollati, negozi illuminati, ristoranti, food carts, odori di cibi medio orientali e poi infilarsi nella puzzolente metropolitana piena all’inverosimile di gente di tutti i colori, flussi di passeggeri in ogni direzione, suonatori di musica da strada. E’ la città che ha ispirato Blade Runner, è Gotham City.
Io non sono un neworkese, non vivo a New York, e mi sembra banale, forzato, provinciale e quanto di altro peggio ci possa essere ad esprimere giudizi sofisticati o lanciarsi in dichiarazioni d’amore scontatissime su questa città. Ma insomma, con le luci della notte sotto la pioggia a quest’ora a midtown mi sento nell’ombelico del mondo e parte di esso.
In questa foto invece la “mia strada” uscendo dalla metropolitana, molto più a nord. Non è la mia strada, ci passo alcune settimane all’anno, prima o poi me ne andrò per non tornare, è inevitabile, io sono di passaggio.
Ed intanto martedì 5 si vota in USA per il rinnovo del Congresso, due anni dopo le elezioni del presidente. I Democratici sperano di riprendersi la maggioranza almeno in una delle due camere, ma non hanno le idee chiare a parte dare addosso a Trump, che ha le idee chiarissime, ossia dare addosso a tutto quello che ha fatto Obama, ancora oggi dopo 2 anni di amministrazione. Ah, somministra droghe pesanti all’economia con provvedimenti parzialmente efficaci sul brevissimo termine, ma deleteri sul medio-lungo. Così sostengono molti osservatori. Boh, staremo a vedere; comunque vada, il mio inarrestabile ottimismo mi porta a credere che il pianeta vada incontro ad un drastico cambio di regime climatico, non importa chi eleggono, non incideranno le politiche energetiche dei prossimi anni qualsiasi esse saranno, possiamo solo aspettare quello che inevitabilmente succederà, giorno dopo giorno, mese dopo mese.