Pozzanghera a tappo.

Lungi da me lamentarmi; a Basaluzzo come nel resto di buona parte d’Italia la porta atlantica spalancata permette l’ingresso di  sistemi perturbati che una volta arrivati sul surriscaldato mediterraneo danno luogo a fenomeni molto intensi. Gli ultimi 6 mesi sono stati i più caldi da quando si tengono i dati (così dicono e direi che gli credo) e dunque il mare è più caldo di come lo ricordavano i nostri nonni, ed anch’io probabilmente. Arriva una normale perturbazione atlantica e quanto entra sul Mediterraneo la sua potenza aumenta a dismisura. Deal with it.

 

Questa è un copia incolla molto grossolano fatto sulle mappe di Arpa Piemonte, non è perfettamente in scala però rende l’idea di questi ultimi giorni, sono stati abbondantemente superati i 200 millimetri di pioggia.

Nel frattempo mi è arrivato un cortesissimo e-mail del titolare della ditta che mi ha venduto i tre alberelli che sono attualmente in viaggio dalla California a New York. Avevo chiesto suggerimenti su come far attacchire i tre e mi sono arrivate delle spiegazioni dettagliate ed accurate su come mettere a dimora le sequoie. Soprattutto ho capito che terreno e che tipo di regime delle acque sono necessarie per far crescere le piante.

A Basaluzzo troveranno un ambiente completamente diverso ed ostile rispetto a quanto sarebbe auspicabile. Insomma, non sarà facile sopravvivere.

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Pozzanghera a pieno carico, l’acqua sta gentilmente tracimando dal tubo del troppo pieno. Gastone ha i suoi problemi a pescare le carpe, quelle della leva 2018 non hanno mai visto il livello così alto da quando sono nate lo scorso maggio.

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