La copertina del mio blog comprende adesso il mio pensiero sul ponte Morandi. Non frega un cazzo a nessuno cosa io dico o scrivo, ma importa a me, mi serve. Voglio avere sempre in circolo un briciolo di incazzatura per quello che succede a Genova, ossia ogni giorno è un giorno perso, un giorno in cui qualcuno s’è fatto mangiare il belino dalle mosche a dispetto della gente per bene. Ho infatti la sensazione che se ne parli sempre di meno, che ci si stia abituando e che si accetti che il ponte si farà se e quando verrà deciso in una data vaga nel futuro sempre più remoto.
A chi mi riferisco chiamandoli coglioni ? Sono tanti, a cominciare da diverse centinaia di migliaia di miei concittadini che hanno detto NO a modernizzare la rete autostradale genovese. Ho capito, vi siete lasciati convincere da qualche ideologia del cazzo o qualche aizza popoli burino. Forse siete stati stupidi, ingenui, creduloni, ma d’ora in avanti se non avete ancora capito siete coglioni e basta. Poi dico coglioni a coloro che la procura della repubblica riterrà colpevoli di negligenza o peggio. Dovrei chiamarli delinquenti ma a quello penserà un procuratore, io mi limito a dire che la vostra coglioneria ha causato il crollo. Poi dico coglione a chi, dotato del mandato dei cittadini genovesi o italiani, non si fa in quattro per mettere in moto il processo di demolizione e costruzione di un nuovo ponte, ma anzi fa ostruzionismo per malafede o, per l’appunto coglioneria.