La Chat su WhatsApp.

Sono una cosa utile. Ad esempio Miriam partecipa a due chat di amiche alle quali è stata invitata ormai da parecchio tempo. L’età media delle partecipanti è ben oltre i 50 anni ed i messaggi sono grondanti di cuoricini, faccine sorridenti, tutta una serie di emoticons sdolcinate e di messaggi superflui come i peli nel naso. Insomma se una scrive “a me smangia a guersa” seguono una slavina di commenti del tipo “oh poverina, guarisci presto, usa la lobocaina, grattatela, fattela grattare, non grattartela” e giù cuoricini, fiorellini, manine e faccine sorridenti o piangenti o solidali ed immagini di qualche sapone per la figa. Ho promesso a Miriam che se un giorno intercetto il suo telefono incustodito e sono dell’umore adatto, mi scatto una foto delle palle e la metto sulla chat delle sue amichette, giuro che faccio fatica a non farlo. Forse ho già scritto questo commento sulle chat di Miriam, ma mi perseguita la voglia di impossessarmi del suo telefono e provare a bilanciare lo sdolcinamento generale con qualche contributo estremamente trucido. E soprattutto vedere le reazioni delle sue amiche.

Comunque, ieri sera eravamo a casa di amici ed il mio telefono ha iniziato a fischiare come un merlo. L’ho ignorato per un po’ ma sembrava una mitragliata e temevo avrebbe preso fuoco o sarebbe potuto esplodere o che stesse succedendo qualche tragedia o un incendio o la guerra dei Mondi. Ho pertanto recuperato il telefono nel giaccone per vedere che diavolo era. Sono stato inserito nella chat di un locale da ballo sulla provinciale tra Pisa e Livorno. Dopo che ho iniziato a leggere alcuni degli oltre 120 messaggi ricevuti, Miriam si era convinta che fosse una chat di scambisti toscani e che io avessi una doppia vita. Leggendo i commenti si capisce che la quasi totalità di coloro che sono stati inseriti nella chat non avesse idea di cosa fosse. In effetti anch’io mi sono domandato chi ha il mio numero di telefono e gestisce una balera nella campagna pisana, ma ho rinunciato alla mia privacy da quando ho il cellulare e sono su Internet. Ho salvato la chat e la metto qui di seguito, avendo prima cancellato i numeri di telefono, i cognomi dove erano leggibili.

Forse avrei potuto scrivere qualcosa di mostruoso, ma Miriam mi ha convinto a togliermi dalla chat senza commentare per la sua paura di un grande fratello che mi avrebbe perseguitato a vita. Magari ha ragione.