Avendo un po’ di tempo, due Marron Glacé (che hanno fornito il contributo di zucchero necessario ed essenziale ad attivare i circuiti) ed una manciata di neuroni a disposizione, ho eseguito un sofisticatissimo studio comparativo di qualità totalmente casereccia avvalendomi di Google Earth. Per prima cosa ho copiato un blocco della città che non dorme mai, quartiere di Manhattan, in una zona dove bazzico spesso. Questo blocco misura circa 170 metri per 90. Poi ho copiato una zona intorno alla Pozzanghera, segnatamente il pratone che serve in parte come bacino idrografico della Pozzanghera. Infine ho sovrapposto le immagini cercando di mantenere le proporzioni esatte. In questa composizione si vede il prato a nord della Pozzanghera con sovrapposto il suddetto blocco di abitazioni tra due avenues a destra ed a sinistra (est e ovest) e due strade, sopra e sotto (nord e sud).
Ecco cose si deduce da questo esaltante pezzo di bravura orientata al nulla cosmico. Per prima cosa l’orientamento di Manhattan è molto simile a quello del pratone, ossia circa 30 gradi verso ovest. E poi nel pratone ci sta molto comodamente un blocco.
Inizialmente non mi tornava la lunghezza del fienile basaluzzese rispetto alle case neyorchesi, ma le misure sembrano corrispondere, almeno su Google, dunque ritengo ragionevole il risultato grafico, oppure è totalmente sbagliato perchè non ho idea di cosa stessi facendo.
Nel prato ci sono tanti insetti e tanta erba più o meno verde o secca a seconda della stagione. In quel blocco ci sono: un ristorante grill tipicamente americano dove fanno cibo trucido ma appetitoso. Uno Starbuck. Un posto che vende Bagels. Una caffetteria. Un take away di pizza. Un ristorante di una catena che si chiama Dos Toros. Uno spaccio di dolci. Un posto che vende solo yoghurt. Una banca. Una sede di Spectrum, ossia il fornitore di televisione via cavo, internet, telefono. Un garage. Un agenzia immobiliare. Un negozio di vestiti usati, un posto di cinesi dove fanno agopuntura, una sorta di farmacia, un broker assicurativo, un negozio che fa manicure, un broker finanziario, un banchetto semi-permamente che vende frutta e verdura, un altro banchetto semi-permanente che vende cappelli, sciarpe, un terzo banchetto su ruote che vende falafel e hot dogs. Fino allo scorso anno c’era un negozio di animali – cani, gatti e simili – che però si è trasferito.
Questa ultima immagine fa scena ma potrebbe essere molto sbagliata, come dimensioni ed orientamento. Lo street view ovviamente non funziona nelle campagne basaluzzesi, dunque c’è anche qualche grossolana storpiatura di prospettiva. Però adesso ho consumato tutto lo zucchero nei Marrons Glacé.