Primo giorno della settimana di caldo atroce.

Gli effetti della frquente masturbazione sulla muscolatura di mano ed avambraccio.

Va bene, sto esagerando. La mia definizione è solo frutto di una percezione soggettiva, aggravata da una scarsa predisposizione che ho comunque nei confronti del clima caldo. Per un po’ va bene, ma dopo una settimana di caldo già inizio ad innervosirmi, figuriamoci dopo una giornata come oggi, che verrà seguita da almeno altri 4 giorni identici se non più caldi. Oggi abbiamo sfiorato i 36°. Adesso, sono le 11:30, fuori ci sono 25°.

In casa sto facendo la vita degli orsi polari. La temperatura sale di stanza in stanza e le zone dove riesco a stare diventano sempre meno. La camera da letto è la più calda in quanto è sotto il tetto. Il piano terra invece è decisamente meno caldo ma il fresco si sta ritirando di ora in ora, a seconda della esposizione. Ci sono stanze più esposte e stanze meno esposte. Ormai di abitabile – secondo i miei parametri – resta solo la stanza dove c’è il computer, che prende il sole la mattina ma del primo pomeriggio in avanti è in ombra. In questo momento tutte le finestre dotate di zanzariera sono aperte. Bisogna accumulare fresco per riuscire ad arrivare vivi alla sera di domani.

E mi hanno punto due vespe. Una nel gomito e l’altra nel polso. Stavo ordinando le rose, togliendo alcuni rami seccati, forse le vespe hanno un nido in terra, non lo ho neppure viste bene. Nella foto si capisce qual’è il braccio offeso. Prima di andare a dormire  mi bevo un preparato mix con qualcosa contro il mal di testa, causato della disidratazione da caldo e del cortisone per far sgonfiare il gomito ed il braccio.

Vespe; utili per l’equilibrio biologico, impollinatrici come poche altre, ma sempre bagasce.

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