Questa mattina ho avuto la netta sensazione in metropolitana che la gente fosse diversa dal solito. Non sono partito prevenuto, ma a me è sembrato evidente che ci fosse un’aria insolita. L’83% dei Neworkesi ha votato la Clinton ed oggi queste persone non erano affatto di buon umore. Poi avevo un appuntamento per il lunch con una persona che non si è presentata. L’ho chiamato e non ha risposto, dopo un po’ mi chiama lui, con una voce spettrale. Si scusa in modo profuso dicendo che oggi proprio la sua testa non c’era e che si era totalmente dimenticato. Questa sera invece ho fatto il possibile per consolare una vicina di casa che ci è venuta a trovare. (astenersi doppi sensi) Era davvero affranta e spaventata. Le ho detto che in Europa, segnatamente in Italia, siamo abituati a vedere gente così che ci governa, all’inizio brucia ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine. E benvenuta nel mondo reale dove la televisione ed i media rendono la gente imbecille e tenuta ad un livello culturale bassissimo, preda facile dei venditori di fumo.
Intanto nascono le prime manifestazioni di piazza contro Trump, una a New York. Anche questo è un evento totalmente nuovo, mi sembra, in questo paese. Gli Americani comuni non sono abituati a manifestare in piazza, a meno che non sia per questioni raziali e contro la polizia o contro l’1% o robe simili, di nicchia.
Sopra le nostre teste ci sono costantemente uno o due elicotteri fermi in volo. Non è una novità, ma a quest’ora della sera succede solo a Capodanno, non dopo le lezioni. Miriam è preoccupata – come sempre.