Le ho gridato. Ma Miriam non ha capito cosa le dicevo. Forse perchè avevo la bocca piena di focaccia, poi il termine così sofisticato le è nuovo. Era in tuta da ginnastica, calzini sporgenti, mocetta posteriore, insomma sbulinata mentre due coppie di amici stavano per arrivare per cena. Mi ha detto che andava a cambiarsi ed allora ho pensato che sarebbe stato bello accogliere gli amici vestiti un po’ come cazzo ti pare, per metterli a loro agio. Invece si è vestita da fighetta, ed allora mi sono riempito la bocca di focaccia, quella per l’apertivo. E siccome è braccino e prende sempre poca focaccia “…perchè poi avanza” a me è interdetto mangiarne prima che arrivino gli ospiti. E per contestarle questa sudditanza alle regole antiquate di doversi vestire bene per gli ospiti, ho ripetuto la scena per ben due volte. Perchè anch’io ho dovuto vestirmi con un paio di pantaloni stirati e dismettere la t-shirt della Guinness e mettere una camicia a righine. Invece, le avevo suggerito, se ti presenti agli amici vestita come se fossi appena uscita da una sessione in lavanderia, potresti lanciare una nuova moda, o comunque affermare la tua personalità come una vera trendsetter farebbe.
Ed ora una appendice alla idro-clessidra. Grazie ai mezzi avanzati di cui dispongo, ho elaborato il seguente contributo. Così facendo ho anche impiegato una di quelle ultraodiose musiche rock che vanno così di moda come colonne sonore ai filmati su youtube. Adesso anch’io ho una cagata di filmato con una cagata di colonna sonora, il cui connubio produce un insulsaggine totale. E’ la clessidra velocizzata x 8, 16,32 e 64 volte.