La Pozzanghera ospita una nidiata di baby Carpe. Sono tanti, a decine. Quelli che ho visto sono tutti rossi come uno almeno dei genitori, alcuni con piccole macchie scure. Insomma, le Carpe si sono riprodotte. Sono tutti vicini alle Ninfee, sotto le quali scappano se si sentono minacciati (da me) ma dopo meno di un minuto, escono dal riparo.

Ecco altre foto.

Chissà quanti ce ne sono; non oso pensare a quello che ho letto da qualche parte su Wikipedia, ossia che la femmina può deporre diverse centinaia di uova alla volta.

La Pozzanghera Fangosa assume un connotato nuovo, ovvero un potenziale allevamento di Carpe o una situazione come New Delhi, dove il sovraffollamento rende la vita impossibile a milioni di esseri umani. Devo chiedere a qualche esperto non di pesca, ma di allevamento di Carpe. Magari posso venderle e fare i milioni. Posso rifornire i ristoranti della zona. Posso buttarle nel Lemme e nell’Orba sconvolgento il già precario equilibrio ecologico dei due torrenti. Adesso devo solo aspettare e vedere quanti ne sopravivono.
Il laghetto davanti alla Mondadori a Segrate è pieno di carpe; diventano enormi, e sono tantissime. Una volta ogni tanto viene un camion speciale a prenderle e portarle via. Dove però non lo so.
Stante la scarsa qualità gastronomica delle Carpe, non so se le quelle prelevate fanno una bella fine. Forse cibo per cani o gatti ?