Un errore di progettazione.

La neve si accumula sul tettuccio che ripara la webcam, si sporge e scende quanto basta per coprire parte della visuale. Errore madornale, imperdonabile, da principiante. Avevo il sospetto che sarebbe potuto succedere ed infatti alla prima nevicata un po’ più abbondante, zac. Dovrò ovviare alla prima occasione, producendomi in qualche elaborato tecnico estremamente brutto e complesso da realizzare.

Anche qui si manifesta un errore di progettazione. Le bandiere sono scese, evidentemente il sistema di bloccaggio della cima che tiene le medesime si è mollato e queste scendono. In questo caso però la soluzione è più semplice, tipo un chiodo.

Update copertura farlocca; il blocco di neve si è staccato ed ora il campo è sgombro, ma nel momento in cui smetterà di nevicare e la temperatura si alzerà, temo che il problema si ripresenterà. Intanto si comincia ad evincere il gran numero di foto con la neve che con la nuova webcam mi sentirò compulsivamente obbligato a mettere su queste pagine.

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Ancora pochi giorni.

E poi le foglie gialle saranno cadute ed io riporrò la virtuale spada della macchina fotografica per sospendere per un anno il martellamento del foliage de noialtri. Questo è il Carpino, uno dei pochi che ancora sopravvive ed è in buone condizioni.

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Forse un fulmine

Appena ho visto l’immagine ho pensato alla Mobitix impazzita, non sarebbe stata la prima volta. Invece mi sono collegato da remoto ed era tornata la foto normale notturna. Boh.

Però il temporale c’era; una modesta e frammentata linea di groppo che si distende dal CantonTicino fino al mar Ligure. E non sarebbe stata la prima volta che una webcam coglie l’attimo di un fumine, ecco due precedenti:

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Alzato il tiro.

Ho alzato leggermente l’inquadratura delle basacam 2, così si vedono meglio le chiome degli alberi. Dovrebbe essere definitivo, visto che gli alberi sono belli in qualsiasi stagione. Sono dovuto salire su una scala appoggiata precariamente sul terreno e scendendo ho mancato un gradino reso scivoloso dalla pioggia, a momenti mi rovescio per terra. (“vovesciatelo pev tevva” cit.). Ulteriore solido motivo per lasciare la webcam in questa posizione senza ulteriori aggiustamenti; buona la prima.

Ennesima foto dell’albero giallo autunnale. Lo scorso anno questo Acero Campestre era stato molto più dismesso durante l’autunno, era ingiallito lentamente. Questo invece “bam, tutto insieme” (cit.)

Questa mattina sono stato nella locale farmacia a fare compere. Miriam non ama uscire di casa con questo clima ostile, 10 gradi, nebbietta ed una leggera pioggerellina. Non è per lei. Mi ha scritto su un biglietto le cose che avrei dovuto acquistare in farmacia e sul retro del biglietto le cose che avrei dovuto comperare al supermercato. Prima tappa, alla farmacista ho detto “focaccia” che era segnata in alto nella lista ma sul lato sbagliato. Le si sono illuminati gli occhi e mi ha detto “pensavo mi avesse portato la focaccia” e mi ha confessato che le avrebbe fatto piacere, anche la collega ha assunto un’aria sognante.

Dopo 40 minuti sono rientrato in farmacia con un pacchetto di focaccia ancora tiepida. Non finivano di ringraziarmi, erano sorpresi. Le ho detto che li ringraziavo per quello che hanno sopportato in questi lunghi mesi e che dopo una mattinata piena di gente che viene a farsi fare il tampone perchè del vaccino non si fida, un po’ di focaccia avrebbe in parte compensato. Mi ha guardato senza commentare anche perchè proprio in quel momento c’era un tizio che voleva fare il tampone e sarebbe dovuto uscire ed andare sul retro dove c’è una stanza che serve per fare i tamponi. Il “tampone” viene praticato ad un prezzo politico ed il ricarico per la farmacia pare sia più o meno di 5 Euro ciascuno. Boh, non entro nel merito perchè non è il mio mestiere, speriamo che questa merda finisca presto prima di ucciderci tra di noi.

Genova in questi minuti è sotto un piccolo ma insistente temporale rigenerante, niente di particolare ma molto genovese.

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Alcune foto facili.

Qui sotto una sequenza di immagini scattate oggi, la prima a Basaluzzo, le altre in Alta Valle Susa, gita giornaliera. I colori dell’autunno sono ottimali, le foto sono mediocri ma con questi colori sembrano ben fatte.

Basaluzzo. Un Acero Campestre, a sinistra, ed un Carpino a destra. Dietro un Platano ed alcuni Tigli ancora abbastanza verdi.
La Valle Argentera e dietro, quasi del tutto coperti da nuvole, il Monte Furgon ed Gran Roc.
La Cima Bosco, dietro si vede il Furgon ed il Gran Roc
Lo Chaberton.
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Facebook

Il Sistema di controllo sul materiale pubblicato non funziona alla perfezione. Se mi compaiono queste pubblicità evidentemente qualcosa riesce a sfuggire dalle strette maglie della censura. Un sito inglese che si presenta in lingua spagnola. Scrivo un messaggio ironico proprio su Facebook. E questi mi puniscono dopo meno di un minuto dalla mia pubblicazione.

Mi bloccano per 24 ore, giustamente, niente sesso su Facebook. Ci sono degli algoritmi che riconoscono della pelle scoperta, non riconoscono le pagine che diffondono notizie false o intrise di odio, ma una tetta viene identificata seduta stante, peccato che in questo caso la tetta è frutto della loro disattenzione sugli inserzionisti. Ho dichiarato che non ero d’accordo con la loro decisione, ma per colpa del COVID non sanno se e quando possono verificare l’accaduto e darmi risposta.

Mi viene in mente quando, all’inizio di Stefanome, avevo accettato di mettere dei piccoli banner pubblicitari di Google sulla mia vecchia home page. Pagavano ed il mio commercialista si era messo le mani nei capelli per dei bonifici che arrivavano dall’Irlanda e sui quali il calcolo del carico fiscale era un labirinto. Io potevo “orientare” la scelta degli inserzionisti secondo dei miei criteri che avevo comunicato e che loro erano tenuti a rispettare. Avrei dovuto vedere webcam panoramiche, prodotti legati alla meteorologia, roba scientifica, viaggi.

Hanno cominciato alla spicciolata a venir fuori inserzioni di siti di incontri, e vabbè “incontra la tua dea Russa” ogni tanto ci può stare. Ma quando questi hanno iniziato a diventare predominanti, ho scritto segnalando che non li volevo. Ed infatti per un po’ sono spariti. Dopo qualche tempo però sono ricomparsi, e non solo; sono arrivati siti ben più espliciti, del tipo “trova una mamma da scopare vicino alla tua città” e poi Viagra, altre pillole e creme miracolose per far crescere il pene a dismisura, fino a vibratori ed altri giocattoli simili. Ho eliminato la pubblicità.

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La gara degli anticorpi.

Come è noto, Miriam è ipocondriaca. Anzi, secondo una definizione che proprio Miriam ha sentito recentemente ed ha fatto sua, è “isterocondriaca”, non so se è una parola vera ma rende bene l’idea.

Tra gli effetti collaterali della sua elevata soglia di attenzione alla profilassi, ci sono le frequenti analisi del sangue che mi obbliga a fare insieme a lei. Per fortuna ci sono laboratori privati ed il costo degli esami è su standard europeo e non americano. La nostra ASL è comunque ferma al paleolitico/bizantin/borbonic/sindacale, il loro protocollo con gli ipocondriaci credo sia la completa eliminazione dai registri anagrafici.

In dolce e fremente attesa della terza dose di vaccino, ci siamo sottoposti agli esami del sangue per vedere il conteggio gli anticorpi COVID e per scoprire un nuovo elemento, ossia gli anticorpi pseudo-neutralizzanti. Gli esami si sono svolti in due fasi, prima ne arriva una serie e poi dopo qualche giorno arrivano i neutralizzanti.

Gli esami sugli IGG, arrivati per primi, hanno restituito i seguenti valori:

Miriam: IGG AU 987,3. IGG BAU 140,2

Stefano: IGG AU 798,7. IGG BAU 113,4

Io non ho la più pallida idea di cosa cazzo siano i valori mostrati, ma Miriam segue l’algebra ed è andata in modalità panico per me; oddio sei a rischio, se te lo prendi (il COVID) muori, bisogna fare qualcosa, sei troppo basso, l’Astra Zeneca fa schifo, come faccio senza di te e così via. Mi ha imposto di prendere una medicina con un nome astruso ed un estratto di papaia che prende lei tutte le mattine, uno per l’altro dovrebbero aumentare le difese immunitarie.

Poi sono arrivati i risultati del nuovo e meraviglioso parametro, gli anticorpi anti SARS-COV-2 pseudo-neutralizzanti.

Miriam: % 75,9

Stefano: % 79,3

Miriam li legge, mi guarda e mi dice “Sei un bastardo” perchè io sono messo meglio, entra in modalità panico ma questa volta per lei. Mi sospende con effetto immediato la medicina ed anche l’estratto di papaia. Fissa un appuntamento con un virologo al quale vengono sottoposti gli esami. Vuole fare la terza dose subito. Il responso del virologo è “state tranquilli, avete ancora una buona protezione, non affannatevi per la terza dose, non è così urgente”. Miriam si calma per quasi 24 ore; il concetto di “vivere alla giornata” non mi è mai stato così chiaro come negli ultimi 2 anni.

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Seconda passata in 2 giorni.

Il rovescio di ieri viaggiava nella direzione da Nordovest verso Sudest. Questo invece viaggia nella direzione opposta, Sudest/Nordovest. Il vento è sempre di Tramontana, abbastanza sostenuto.

Questa è la ruota panoramica che per qualche tempo è stata palleggiata tra la testa del molo dei Magazzini del Cotone e le vicinanze del Bigo. Nel primo caso si è detto che era troppo a bagasce e la gente non ci andava. Poi era troppo vicina al Bigo e si facevano concorrenza. Adesso è finita di fronte al mio ufficio, o meglio di fronte alla stazione Brignole. Ho pubblicato questa foto su Facebook corredata di un commento farneticante che critica l’amministrazione locale e tira in ballo le case farmaceutiche e la TAV. Il mio account è privato, ovvero solo i pochi amici possono leggere le mie stronzate. Ma a volte, non ho capito perchè, qualche amico di amico riesce ad intervenire e occasionalmente mi sono tirato addosso gli strali di qualche sconosciuto. In questi casi, sono sempre indeciso se gli insulti vengono da:

  1. Una persona che non ha capito l’ironia e pensando che io sia serio mi attacca sulle mie affermazioni da trinariciuto.
  2. Un vero trinariciuto che ha capito che sto prendendo per il culo quelli che ragionano come lui e mi attacca per questo.
In effetti sembra un PAC-MAN

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Rapida Bulaccata Autunnale.

Fenomeno improvviso ed esuberante, pseudo temporalesco, contemporaneo a Basaluzzo e Genova anche se i due derivano da nuclei separati.

Questa mattina abbiamo fatto un prelievo del sangue per capire quanti anticorpi abbiamo nelle vene. Miriam recentemente ha scoperto che oltre agli antigeni c’è un altro trombino da verificare che rivela quanto gli anticorpi siano aggressivi verso il virus. Ha a che fare con lo spike che io immagino come un microscopico organo riproduttivo che spunta dal virus; se noi abbiamo una specie di non so cosa nel sangue, questo gli taglia l’organo ed il virus diventa inoffensivo. Una sorta di castrazione chimica dello spike. Dev’essere proprio così.

La pioggia di Basaluzzo ci voleva proprio. Anche le due carpe bianche hanno apprezzato. Ovviamente non so di cosa sto parlando, ma insomma è come quanto i proprietari di cani ti dicono che il loro botolo sa risolvere una integrale e suona il contrabbasso, io immagino che la pioggia, specialmente quella intensa, faccia piacere ai pesci perchè ossigena l’acqua oltre ad essere fresca e pulita. Ho già detto queste cose ? Probabilmente si.

Ho anche fatto un eccitante filmato della pioggia che scorre sulle finestre del mio ufficio, sono quei video che in genere accumulano 4 visioni, forse 5 se mi impegno. Meno male che c’è YouTube.

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Il segnavento.

Durante il mio recente viaggio in Toscana ho acquistato un pregievole segnavento artigianale in ferro battuto pesante 400 kg. che mostra un gatto ed un topo. Probabilmente per muoversi nella direzione del vento ha bisogno di un fortunale. L’ho posizionato in modo che si potesse vedere dalla webcam della Pozzanghera fangosa.

Ma non si vede un cazzo. O meglio, si vede il palo di legno e basta, il segnavento è di un colore grigio che si mimetizza benissimo tra tutto quanto c’è nello sfondo, foglie, rami o altro.

Si vede invece l’incommensurabile raffazzoneria del supporto. Un vero tappullo che non resisterà a lungo perchè il legno del palo marcirà alla base, le fascette che tengono attaccato il ferro al palo diventeranno presto ruggine e si spezzeranno.

Forse avrei dovuto farmi fare dal fabbro un palo in ferro che avrei potuto conficcare nel terreno. Ci ho pensato, ma mi sono orientato sul palo in legno perchè temevo che un lavoro del genere in ferro avrebbe attirato i fulmini di mezzo Piemonte. Intanto vediamo quanto dura l’attuale installazione, poi si vedrà.

Dal vivo era meglio. Ho scattato due foto, calcolando la luce prima dallo sfondo e poi dall’albero rosso. La prima era sottoesposta nera, la seconda era sovresposta, praticamente bianca. Ho provato a trovare una soluzione intermedia, il risultato è mediocre.

E’ inutile discutere con un NO-vax.

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