Un nucleo temporalesco che ha attraversato le Cozie in direzione ovest-est, puntava verso Basaluzzo nel buco pluviometrico della bassa alessandrina e si è dissolto sull’astigiano per poi riformarsi sugli appennini piacentini. Non lo chiamo buco per nulla.
Intanto, in inglese decade vuol dire 10 anni e non dieci giorni. Ogni volta ci devo pensare per non dire o scrivere una stronzata.
Basaluzzo; oggi è il 10 giugno 2022. Il sole dura 15 h. 31 min. 37 sec. 46 sec. in più rispetto a ieri. Dall’ultimo solstizio, il sole dura 6 h. 43 min. 47 sec. in più. Rispetto al prossimo solstizio, il sole dura 3 min. 35 sec. in meno. Disagio 94,50%
Questa mattina era decisamente freddino, circa 10 gradi. Ha fatto da 30 a 10 e poi di nuovo a 30, in pratica intorno a 40 gradi in 24 ore.
E’ corretto vedere 40 gradi di escursione o sono 20 in un senso e 20 nell’altro ? Non so. I 10 gradi di questa mattina hanno temporaneamente calmato il mio disagio stagionale, ormai prossimo al massimo, però poi la temperatura è salita e l’umidità è precipitata a valori da deserto del nord Africa. Inizio a patire per gli alberi.
Una carpa rossa, femmina incinta, inseguita da una bianca, maschio arrapato, si sono ripetutamente strusciate contro questa pianta. In tutto nella pozzanghera ci sono 4 piantine che si dovrebbero moltiplicare ma per il momento questo è quanto offre il convento. Da come mi sono documentato, la femmina cerca di attaccare le uova a piante e pietre per far si che la corrente non le porti via. Ho scattato una foto sperando di riprendere delle uova, ma non mi pare di vederne.
Le quattro colte insieme, bisogna aver fortuna e beccarle nel momento giusto.
In questa foto non capisco se quel tondo nero a destra è l’occhio o un pezzetto di legno, Se fosse l’occhio, sembra si sia staccato dalla testa. Contrariamente a quanto si dice tra gli allevatori per le carpe cresciute in cattività, queste prediligono foglie ed erba portata dal vento. Non disdegnano il cibo artificiale che in questi giorni somministro ogni due giorni, ma meglio roba bio che mangiano da quando avevano poche setimane di vita. Che poi a ben vedere anche queste sono in cattività, ma forse un po’ meno di quelle nelle vasche di allevamento,
In questa foto o aveva già perso l’occhio oppure c’è ma non è così nero. Insomma farò accertamenti.
Direi che il rifacimento è stato completato. Adesso non sembra più una discarica per liquami in un grosso sacco nero della spazzatura. La versione precedente era più “naturale” ma questa dovrebbe garantire la presenza di acqua più a lungo. Intorno il prato è diventato un cantiere edile, in certe zone l’erba è stata asportata, l’aspetto è desolante; il terreno è secco perchè è da sei mesi che piove con il contagocce e probabilmente resterà più o meno così fino ad ottobre, salvo piogge che al momento sembrano davvero improbabili.
Ieri un operaio si era graffiato una caviglia e mi ha chiesto se avevo del disinfettante. La cosa migliore che ho trovato è stata la bottiglia di alcol a 95° che avevo acquistato per fare un liquore al Tarassaco, idea ancora da mettere in pratica. Deve avergli bruciato come se avessi versato piombo fuso, ma è il migliore disinfettante possibile, se non svieni dal dolore è perfetto.
La pioggia prevista – forse – ieri non è arrivata. Ossia è caduto un numero imprecisato di gocce per metro quadro, ma non tante da bagnarlo tutto. A pochi km di distanza ha fatto tanta pioggia ma anche grandine.
Alcuni dei Tigli più giovani sono un tripudio di fiori, api e farfalle. Il profumo è ubriacante e sotto c’è il classico ronzio che sembra un gran premio di moto da corsa.
Oggi è partita una nuova fase della PF2.0. Stiamo togliendo l’orrenda bandella e cerchiamo di dare un aspetto più naturale possibile al bordo. Non ho esperienze pregresse e non so cosa aspettarmi, l’impresa esegue quando concordato ma sull’aspetto estetico finale per il momento non ci si sbilancia. Per il momento sembra sempre un grosso sacco della spazzatura circondato da un improbabile cordolo di gomma + tessuto. Una merda.
Sui 4 modelli che guardo, due vedono meno di un cazzo, uno vede qualcosina, ma questo vede qualcosa di più serio, prenderebbe in pieno Basaluzzo. Naturalmente niente grandine, fulmini e patte di vento per favore. Questi sarebbero una quarantina di millimetri buoni, manna dal cielo se fosse un normale temporale estivo. Ciò detto, siamo nelle mani della casualità di quando si forma una cellula temporalesca nel medio-basso Piemonte.
Avevo capito che il piccolo era stato lasciato dove era stato trovato, e invece mi arriva questa foto con il commento “stai tranquillo è come un figlio”.
Ai sensi delle vigenti normative e bla bla bla credo che detenere un esemplare di fauna protetta sia illegale e comporti la pena severa di lapidazione con pietre ecologiche per chi commette questo crimine orrendo. Conoscendo la persona, non credo che il minuscolo finirà al forno, però adesso cosa dovrà fare ? Bisognerebbe affidarlo ad un centro di raccolta prima che ci si affezioni l’uno con l’altro, altrimenti la vita dei due sarà legata per molto tempo e se si dovesse rimetterlo in libertà probabilmente non sarebbe in grado di sopravvivere. Tutto questo mi è noto ma ho verificato sul primo sito che ho trovato, tale “pianeta donna”. Perchè il sito “pianeta uomo” parla solo di muscoli addominali e Viagra, gli uomini poi lo metterebbero subito al forno o gli darebbero da bere birra avviandolo ad una vita di perdizione e dipendenze da sotanze psicotrope.
Non voglio dare suggerimenti o indicazioni al neo-papà perchè è un argomento delicato, non sono assolutamente un esperto e dovrei dire cose reperite su fonti non certificate, credo che lui sia in grado di fare anche meglio di me.
Non è facile dal punto di vista della probabilità che io passi davanti alla webcam proprio nell’ora precisa, ma succede. A meno che non venga colpito da un fulmine sul molo, allora rimango nel campo visivo della webcam anche in più immagini che restano on line per 24 ore ciascuna.
Una delle piantine che avevo messo sul fondo qualche giorno fa è venuta a galla. Quando avevo l’acquario succedeva sempre, evidentemente succede anche nelle pozzanghere fangose. Allora mi sono messo a torso nudo per andare prima a pescarla con il retino, e poi l’avrei messa sul bordo sabbioso, basta sdraiarsi sull’erba e sporgersi, mettere le braccia in acqua nel punto in cui si tocca bene il fondo e non si finisce con la faccia sott’acqua, a quel punto è difficile respirare, non si vede nulla nell’acqua torbida, insistere oltre non porta a risultati apprezzabili.
Delle quattro carpe, una è sempre fuori dall’inquadratura, lo fanno apposta per irritarmi. Sospetto che si sia in tempi di riproduzione, tra di loro si inseguono ed una colpisce con il muso il fianco di un’altra, se non ricordo male è l’atto con cui il maschio stimola la femmina nella produzione di uova.
Due calcoli ultra approssimativi; un uovo quando esce dalla pancia della femmina ha un diametro di circa 0,5 millimetri. Il volume circa del quadrato nel quale viene iscritta la sfera è di 0,125 millimetri cubi. Fatte le debite misure, 400.000 uova occupano 25 centimetri cubi, se non ho fatto errori.
Alcuni operai stanno facendo lavori vicino alla strada provinciale. Visto che li conosco ed erano vicini al mio terreno, mi hanno mandato questa immagine.
Versione Walt Disney. La mamma è stata uccisa da un cacciatore, lui è rimasto solo ma alla fine diventerà un cervo meraviglioso, si unirà ad una spettacolare cerbiatta e faranno 6.350 piccoli.
Versione esperti di animali. Non bisognava toccarlo, adesso l’odore dell’uomo lo ha reso estraneo alla mamma che sicuramente era nelle vicinanze ed ora per colpa di questo inopportuno contatto sarà corsa via ed il piccolo morirà di fame.
Versione amanti degli animali. Bisognava chiamare la Protezione Animali che lo avrebbe allattato e poi, dopo averlo svezzato, lo avrebbero rimesso in libertà.
Versione plausibile. La mamma lo ha abbandonato ben prima che fosse stato trovato dagli operai ed il piccolo è destinato a morire di fame nel giro di qualche giorno.
Meno male che non l’ho trovato io e che quando c’è stato l’incontro io non c’ero altrimenti sarebbe finita con qualche discussione accesa su cosa farne.
La prima delle due ninfee messe sul fondo della PF2 ha già raggiunto la superficie con le prime foglie.
Se non fosse chiaro, questa è la seconda delle dette ninfee. Anche questa è stata velocissima, complice la temperatura dell’acqua e forse la quantità di colibatteri presenti, visto che si tratta di acqua di torrente.
Sul sito della Regione Piemonte c’è una descrizione che recita:
Sui fusti, di colore verde o bruno-verdastro, sono inserite vigorose foglie pennate lunghe 2-5 cm che si inseriscono a gruppi di 5-6 in un unico punto (in verticilli) del fusto (nodo). Le foglie sono di colore verde chiaro intenso (che i testi descrivono come verde giallo o verde glauco). Possono essere presenti anche fusti completamente sommersi caratterizzati da un colore bruno-verdastro e da foglie più piccole (1,5-3,5 cm) di consistenza flaccida ma sempre inserite sul fusto in verticilli a 5-6 foglie.
Ho recuperato la piantina, l’ho tolta della PF2 e messa in un catino. Provo a confrontarla con quella del pdf della Regione. In effetti la descrizione mi sembra possa corrispondere. Chissà se è buona in insalata ?