Due solite foto.

Massima dieci gradi, siamo quasi al solstizio ed altre considerazioni scontate. Oggi sono arrivato in ufficio un po’ più tardi del solito, ero nel pieno del traffico mattutino. Vorrei parlare con un guidatore a caso di maxiscooter che guida come se fosse inseguito da un Velociraptor. Ti uccidono se arrivi dopo gli altri motociclisti ? Il tuo pene tira solo se arrivi prima degli altri ? E poi quei cazzo di piedi che strisciano quasi per terra, questo è un altro punto dolente.

Miracoli dell’informatica; dopo che un pagamento on line mi era stato rifiutato un paio di settimane fa, avevo scritto al gestore dell’esercizio. Avevo ricevuto una risposta abbastanza razionale dal gestore che però attribuiva il problema alla banca. Ho scritto alla banca. Mi hanno cagato zero. Oggi ho riprovato la stessa operazione; si è verificata la circostanza che il gestore diceva si sarebbe dovuta verificare, la transazione è andata a buon fine. Non può essere casuale, la banca deve aver fatto qualcosa, qualcosa che prima non aveva fatto e che oggi fa. Con la stessa disinvoltura però potrebbero un giorno cancellarmi dal loro archivio. Un funzionario del Centro Elaborazione Dati (terminologia credo superata) la sera prima va in bianco con la fidanzata. Allora si ubriaca e la mattina dopo va in ufficio ancora sotto l’effetto dell’alcool. Accende il computer e va sul database della banca per fare della manutenzione, ma sbaglia a premere un tasto e viene fuori il mio nome. Gli sto immediatamente sulle balle e, facendo finta di niente, aggiunge al mio record un flag del tipo “cliente fastidioso e petulante”. Da quel momento in poi il sistema mi punisce negandomi i prelivi dal bancomat, sequestrandomi le tessere, impedendomi di vedere il saldo e fornendomi indicazioni sbagliate. devo andare in banca ed implorare il funzionario di turno che sul computer vede il flag e parte già prevenuto.

Leave a comment

Due anticipazioni.

Si sta avvicinando il fine anno e con esso i soliti patemi. Copio, incollo e conservo per futuri riferimenti quanto segue.

Questo è preso da Internet.

Il secondo in realtà è un biglietto di auguri in fine cartoncino, molto gradito, che ho ricevuto nella cassetta della posta da una persona che sa come la penso in merito alle festività natalizie. Dietro c’era un messaggio di auguri, perchè in fin dei conti è sempre un gesto gentile, augurare di arrivare alla fine dell’anno che sta per cominciare con un po’ di salute, qualche amico e qualche soldo in tasca.

A proposito di merde, questa è fumante; si presenta in concomitanza con un accordo sul clima raggiunto da centoventi paesi che recita pressapoco ” Nel 2050 stai tranquillo che ti tolgo questo grosso, nodoso bastone dal culo. Sempre se nel 2050 hai ancora un culo, altrimenti beh, ha ha ha, sono desolato.

Leave a comment

Un distopico futuro senza.

Uno dei trend cinematografici in voga da sempre è quello dei film che immaginano scenari futuri di morte & distruzione. L’ultimo che ho visto qualche giorno fa vede un attacco informatico che porta gli Stati Uniti alla guerra civile. Ovviamente il peggio avviene a New York con coinvolto il Long Island. Gli effetti di un cyber-attacco a Oklahoma City non se li fila nessuno.

A dispetto di tutto quello che succede al mondo e che potrebbe succedere tra non molto, se casualmente ci si trova a passare non lontano da Ovada in un anonimo martedì invernale verso l’ora di pranzo, può venire spontaneo il desiderio di fare una buona azione. Per rispettare l’arte della ristorazione che da lavoro a così tante persone e dunque aiutare l’ecomia locale, credo sia giusto fermarsi in uno dei numerosi ristoranti nel centro del paese.

Questo è un blog dove scrivo cazzate e dunque non voglio correre il rischio di associare il nome di una attività commerciale specifica. O qualcosa del genere. Siamo arrivati per primi, poi il ristorante si è riempito. Il servizio pronto e gentilissimo. Mi pento e mi dolgo per aver ceduto al fascino di un piatto molto calorico e decisamente costoso. Quando il carrello passava tra i tavoli, il profumo era inebriante. Non sono aduso a scattare foto a tavola e mi guardo bene dal diffondere la seguente immagine sui “social”. Ma questo è il mio blog riservato, dunque ecco l’immagine di un carrello sul quale ad occhio ci saranno stati circa €7.000 di valore. Per noi sono bastati dieci grammi a testa, spesi bene.

Leave a comment

Però bagna.

Quando si dice “pioggerellina”, è in pratica nebbia che si trasforma in precipitazione. Oppure la si può vedere come pioggia appena formatasi con minuscole gocce che non fanno in tempo ad ingrandirsi perchè lo spessore delle nuvole è troppo sottile. Vuole dire che lo strato di aria che contiene la nebbia è anche ricco di nuclei di condensazione. Ossia pulviscolo, fumo, gas di scarico parzialmente incombusti. Insomma, merda in sospensione.

Leave a comment

La canzone delle feste 2023

Dopo la pausa COVID, ho convinto Miriam a rifare la canzone natalizia. Abbiamo scelto la famoserrima canzone di Mariah Carey ascoltata per la prima volta – credo – nel film Love Actually e diventata un tormentone. Anche quest’anno infatti la cantante si esibisce al Radio City Music Hall del Rockefeller Center a New York. A cominciare dal Thanksgiving, la iniziano a prender tutti prontamente per il culo, ma poi fa il pienone. Ecco dunque la versione di famiglia. Dopo aver visto il filmato Miriam mi ha implorato di non metterla qui sul blog “perchè poi lo vedono le amiche”.

Io non so quali possano essere le sue amiche che guardano questo inconsistente bagaglio di stupidaggini, ma se non lo metto qui, dove altrimenti ? E questa versione dura oltre quattro minuti, come tutte le canzoni serie. Un tormento interminabile.

Leave a comment

Dai che manca poco

Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale… io vi accuso.

Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi.

Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico.

Siete complici e consapevoli promotori di quel perverso processo mediatico che ha inculcato la convinzione di una realizzazione di sé stessi basata esclusivamente sull’apparenza, sull’ostentazione della fama, del successo e della bellezza, sulla costante ricerca dell’applauso, sull’approvazione del pubblico, sulla costruzione di ciò che gli altri vogliono e non di ciò che siamo.

Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale, perché i vostri programmi abbondano con il vostro consenso di cafoni, ignoranti e maleducati. Avete regalato fama e trasformato in modelli da imitare personaggi che non hanno valori, non hanno cultura, non hanno alcuno spessore morale.

Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi.

Parlo da insegnante,

che vede i propri alunni emulare esasperatamente gli atteggiamenti di boria, di falsità, di apparenza, di provocazione, di ostentazione, di maleducazione che diffondono i personaggi della vostra televisione;

che vede replicare nelle proprie aule le stesse tristi e squallide dinamiche da reality, nella convinzione che sia questo e solo questo il modo di relazionarsi con i propri coetanei e di guadagnarsi la loro accettazione e la loro stima;

che vede lo smarrimento, la paura, l’isolamento negli occhi di quei ragazzi che invece non si adeguano, non cedono alla seduzione di questo orribile mondo, ma per questo vengono ripagati con l’emarginazione e la derisione.

Ho visto nei miei anni di insegnamento prima con perplessità, poi con preoccupazione, ora con terrore centinaia di alunni comportarsi come replicanti degli imbarazzanti personaggi che popolano le vostre trasmissioni, per cercare di essere come loro. E provo orrore per il compiacimento che trasudano le vostre conduzioni al cospetto di certi personaggi.

Io vi accuso, dunque, perché di tutto ciò siete responsabili in prima persona.

Spero nella vostra fine professionale e nella vostra estinzione mediatica, perché solo queste potranno essere le giuste pene per gli irreparabili danni causati al Paese.”

Marco Galice

(Copiato dal web)

Immagino di poter concordare sul contenuto di questo sfogo. Non guardo questi programmi ma ne sento parlare. Non voglio aggiungere nulla, direi cose banali e ridondanti.

Speriamo che questo “Santo” Natale passi in fretta e senza troppi danni. Miriam inizia a scocciarsi quando non mi ricordo qualcosa. Sostiene che abbiamo visto un film su Netflix insieme, ma io proprio non ne trovo traccia nei miei neuroni. Probabilmente la irrita il mio “boh?” con la faccia lunga e l’espressione che in effetti è traducibile in “fosse anche, va bene, allora L’HO VISTO ma che cazzo?”.

2 Comments

Dieci fiocchi.

Ma l’aspetto è decisamente quello che piace a me. Accumuli leggermente inferiori alle previsioni, tutto sommato è meglio, viste le tante foglie ancora saldamente attaccate ai rami.

Ed ecco l’inevitabile slavina di foto basaluzzesi con la neve. Sono identiche a quelle delle passate nevicate, ma per me la neve è “… una magia che si rinnova” come dicono le pubblicità di un panettone industriale o di qualche chincaglieria di finto oro fatta in Cina che si dovrebbe vendere alla fidanzata burina per assicurarsi un continuo supporto di carattere sessuale fino al Natale successivo. Ecco le foto.

Mattina dopo la nevicata.

La webcam di Grange. La macchietta di marroncino che per lunghe settimane ha inficiato la purezza dell’immagine è stata rimossa. Probabile il contributo di qualche uccello che ha scagazzato in volo imprimendo alla deiezione un moto obliquo che ha vanificato la presenza della copertura a sbalzo.

Segnalo altresì che nelle ultime 48 ore ci sono state interruzioni del funzionamento di una o più webcam a Genova, a Basaluzzo ed anche a Sauze di Cesana, causate da guasti conclamati del provider o qualche altra magagna temporanea sulla quale non voglio indagare.

Anche in alta val Susa è caduta la neve, in quantità insufficienti per garantire la pratica dello sci in modo diffuso. Insomma, ce n’è poca. La qualità per contro è buona, si vedono i singoli fiocchetti che non si sciolgono perché la temperatura resta sotto lo zero, seppur di poco.

Le previsioni in questo senso non sono confortanti per chi ama l’inverno e gli sport correlati, non sono previsti prossimi accumuli ed anzi la temperatura è destinata ad alzarsi. A Basaluzzo conto sull’inversione termica per scongiurare temperature quasi primaverili.

Leave a comment

Rosazzurro mattutino invernale.

Intanto inizia la serie di serate pre-natalizie. Oltre a rischiare di prenderci il COVID e ultima l’influenza modello Inverno ’23, devo annotare che con il passare degli anni la mia compatibilità con gli eventi di socializzazione si sta ulteriormente deteriorando. Lo dico tutti gli anni ma ultimamente sono stato folgorato anche dalla realizzazione che ho perso molti degli amici che avevo ai tempi della scuola ed oltre. Si, perchè se uno sparisce dalla circolazione come ho fatto io, perde gli amici. La mia non è una lamentela, è stata una mia scelta, magari poco razionale ed inficiata da alcune mie caratteristiche patologiche autodistruttive. Non riesco, anche oggi che sono a pieno titolo nella terza età, a togliermi dalla testa la sensazione che se chiamo un amico

  • A gli rompo i coglioni
  • B gli racconto delle cose di cui non gliene frega un cazzo
  • C gli dico delle cose che palesano il fatto che sono un minorato
  • D in sostanza, se non lo avessi chiamato avrei fatto meglio

Di vecchi amici ne ho persi tanti, alcuni proprio non mi vogliono più vedere perchè sono diventato un estraneo. Comunque la quantità di amici che sono riusciti a sopportarmi e che ogni tanto vedo/sento mi è sufficiente. Un po’ mi rammarico per gli altri, ma c’ést la vie e comunque a cagare sulle ortiche.

Miriam mi accusa giustamente di non chiamare mai nessuno. Ha perfettamente ragione, soprattutto per effetto delle ragioni sopra indicate, spesso intrise con pigrizia. Lei invece vorrebbe circondarsi di amici. Adesso un po’ meno perchè vede tutti come dei potenziali veicoli di contagio, ma la sua tendenza è quella di invitare ed essere invitata, partecipare, essere parte attiva. E dunque è per merito suo che veniamo invitati a serate. Dove spesso io metto su “la faccia di mio padre”.

Eccolo, il nuovo ulteriore elemento disgregante; secondo il parere di persone che mi conoscono e conoscevano anche mio padre, io sto assomigliandogli sempre di più. Ed è vero, lo percepisco, me ne rendo conto. L’espressione di mio padre quando si trovava circondato di persone era particolare. Era assente; era una non espressione, era come se stesse dormendo ma con gli occhi aperti. Sarebbe potuto entrare nella stanza un toro infuriato e la sua espressione non sarebbe cambiata. Ho questo ricordo di lui, è possibile che mi stia sbagliando di grosso, a volte si riflettono i propri stati d’animo sulle persone che abbiamo intorno. Ho letto questa cosa su una rivista femminile del tipo “Vagina glamour”. Mio padre, soprattutto negli ultimi anni quando ancora c’era mia madre, mi dava l’impressione che, quando esposto a persone, stesse provando quella sottile sofferenza di chi pazientemente aspetta che la serata volga al termine.

Ed ora un breve filmato che ho ripreso dalla Terrazza Colombo ex Terrazza Martini. E’ una panoramica eseguita in piedi a temperature frescoline ed un po’ di tramontana. E’ andato tuttto liscio fino a quando la mia schiena durante la torsione ha segnalato qualche difficoltà, si notano verso la fine almeno tre scatti che corrispondono ad altrettanti dischi intervertebrali che presentano delle criticità.

Leave a comment

Quattro fiocchetti.

Gli accumuli finali di questo evento sono inferiori alle previsioni, ma va benissimo così. Dopo diecimila episodi di caldo oltre le medie, se fa un po’ di freddo e viene una spolverata di neve sono contento. Da considerare anche che su molti alberi, querce in particolare, ci sono ancora molte foglie e se dovesse nevicare con accumuli discreti, potrebbe rompere rami ed abbattere alberi giovani.

Leave a comment

Due fiocchetti

Era stata prevista, forse un po’ di più, si è sciolta in fretta. Ma insomma è inverno meteorologico e va tutto bene.

Leave a comment