Sabrina dell’ENEL

Ne avevo già accennato; nelle fatture ENEL non si leggono gli interni, sono spariti. Dovendo gestire quattro unità immobiliari allo stesso indirizzo, se io non leggo gli interni, non so accoppiare fatture & interni. Ricordo che qualche tempo fa avevo parlato via chat con una odiosa, mestruata bagascia da culo alla quale avevo chiesto di modificare gli indirizzi e che aveva detto che ci sarebbe voluto una settimana. Si, una settimana col cazzo duro della sorella in mano. Allora ho cercato di interloquire di nuovo per risolvere la cosa. L’ENEL è stata fondata nel 1962. Non avete ancora imparato a gestire le anagrafiche ? IMBECILLI.

Le temperature dei prossimi dieci giorni sono previste primaverili. Speriamo che almeno venga un po’ di pioggia. Inquesta elaborazione viene prevista, ma mancano troppi giorni per pensare che sia una previsione affidabile, le fanno ma è solo un esercizio matematico. Come se non lo avessi detto abbastanza.

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Il complotto dei capelli.

Il parrucchiere russo a New York aveva tagliato relativamente poco sulla mia calotta cranica. Mentre intorno alle orecchie e sui lobi temporali la situazione era stabile, sul mio emisfero settentrionale forse, a mi insaputa, aveva sparso del fertilizzante e mi stava crescendo una specie di nido aggrovigliato di capelli assolutamente ostili a qualsiasi forma di ordine.

Allora sono andato dal cinese sotto l’ufficio qui a Genova. Il ragazzo che mi ha preso in carico mi ha chiesto come li volevo. E’ una richiesta standard alla quale rispondo in modo confuso perchè non so cosa cazzo dire; corti sopra e abbastanza lunghi nella zona orecchie altrimenti le medesime spuntano come le parabole di Sky.

I miei capelli sono orientati da sinistra verso destra. Il ragazzo ha provato a seguire le mie indicazioni e, come sempre, si è formato una specie di conflitto a ore 2. Da bambino la mia mamma la chiamava “la rosa” ed era molto contenta che ci fosse. Mi ricordo diceva che l’aveva anche il nonno, era una cosa di famiglia, un segno distintivo di natura genetica.

Da quanto tempo combatto silenziosamente con questa merda di “rosa” ? Se nel corso dei primi mesi di vita assomigliavo ad un verme, appena è comparsa la prima peluria sono probabilmente andato dal primo parrucchiere della mia vita. Era in via Domenico Fiasella, me lo ricordo bene e ci sono andato per tanti anni, forse fino a quando sono morti tutti, non saprei dire.

E da li cominciò il mio diverbio permanente con la “rosa”, perchè la “rosa” è sacra ma ingestibile; in teoria dovrei appiattirla con qualche gel o altre sostanze oleose, ma siccome detesto le sostanze estranee nei capelli, mi sono sempre tenuto questa cazzo di “rosa”.

Il ragazzo cinese mi ha fatto notare l’incongruenza rappresentata dalla “rosa” e, senza battere ciglio, mi ha detto che avrei dovuto orientare i capelli nel senso opposto. Lo ha fatto a titolo di esempio e la “rosa” è sparita.

Sono rimasto incredulo e basito. Quanti sono, sessantadue anni al netto del periodo glabro che io sono convinto che non posso fare nulla per domare quel nido sporgente di capelli. Poi arriva un cinese da qualche provincia sperduta in Asia, e mi trova la soluzione più logica che ci potesse essere, ossia gira quei cazzo di capelli dall’altra parte.

Sono ormai vetusto e mi sono bruciato quasi una vita intera convinto che la “rosa” mi avrebbe accompagnato alla tomba. Perchè questa è l’educazione che ho ricevuto, le cose non si discutono e non si possono cambiare perchè l’ordine impresso da bambino è in una cartella la cui scrittura è protetta ed inviolabile.

Adesso sembra vigere una strana tranquillità sulla mia calotta. Il livello di attenzione è comunque alto. Non vorrei che il sistema globale si accorgesse del cambiamento e mi punisse con qualche evento fastidioso. Vigilerò con attenzione.

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Oggi Algebra.

Mi ero dimenticato di una data un po’ particolare: 23 Gennaio 2019. Anno 1 AC (Ante Covid) . In quei giorni avevamo appena completato il trasloco. Eravamo scesi dai monti al mare, una sorta di transumanza del tipo “…o voce di colui che primamente, conosce il tremolar della marina“.

Miriam era radiosa; non vedeva l’ora di togliersi dal Righi perchè secondo lei era isolato e scomodo. Io in cima alla collina stavo benone, ma Miriam aveva ragione. E dunque trovammo la casa non lontana dal mare nostrum ed un giorno di Gennaio l’impresa di traslochi ci impacchettò per bene e ci portò a destinazione.

Finimmo il 20 Gennaio, Miriam detesta il freddo ed era felice all’idea di non dover più restare bloccati per la neve ed il ghiaccio che, non troppo di rado, cadevano al Righi. “Finalmente abbiamo un terrazzo dove non si gela dal freddo, possiamo mettere i geranei, un ulivo, dei cactus, piante tropicali, palmizi e poi le sdraio, un divanetto, la piscina gonfiabile, una Jacuzzi, il barbecue, un dondolo eccetera.

Questo è il nostro terrazzo dopo 48 ore dal trasloco ed immediatamente dopo le dichiarazioni di Miriam sul tanto atteso cambio di zona climatica.

Miriam però non era affatto preoccupata. Io la prendevo pesantemente in giro perchè la situazione era davvero Helzapoppin ma la differenza con il Righi è che qui siamo in pianura e muoversi non è difficile. Quando nevicava lassù, in effetti muoversi era molto difficile se non impossibile. Da allora non abbiamo mai più visto un solo fiocco di neve a Genova.

Visita cardiologica in coppia. E’ un rito che si compie da diversi anni, prima Ms. Ansia Pura e poi tocca a me. Miriam va bene, io ho una dilatazione dell’Aorta che è stata ferma per anni ma negli ultimi dieci mesi si è mossa.

L’espressione di Miriam è cambiata, non saprei come descriverla, ma mi viene in mente quel film “AI” nella scena in cui il bambino artificiale mangia degli spinaci e si blocca, la faccia si affloscia e gli cade allungandosi senza vita verso il basso.

Il cardiologo ha cercato invano di tranquillizzare Miriam dicendole che è abbastanza fisiologico e non c’è nulla di preoccupante, però mi vuole rivedere il prossimo autunno, e così dicendo ha mandato Miriam nel panico.

Ipotizzando una media di 2 milimetri all’anno di dilatazione, dovrei iniziare a preoccuparmi nel 2032, ammesso che non sia già morto per altre cause naturali o innaturali.

In questo grafico ho descritto la crescita del diametro della mia Aorta fino al raggiungimento di 10 cm. Avverrà nel 2146 (circa)

Infine, tra circa tre milioni di anni, il diametro della mia Aorta, ammesso che aumenti di due millimetri all’anno, sarà di circa 2 milioni di Km. Questo dato è totalmente inventato e si vede ad occhio che non ha senso, ma mi proietta in una dimesione cosmologica molto affascinante.

Dopo la sofisticata trattazione della mia coronaria, una altrettanto avvincente immagine dove, guardando con particolare attenzione, si vede Gastone ed il suo amico bianco.

I due sono spettatori di qualcosa che comporta un increspatura dell’acqua, un oggetto di colore chiaro che affiora appena dall’acqua e la presenza di uno o due volatili, sempre sull’acqua.

Ad essere precisi, le increspature sono più di due e nate con tempi diversi. Non ho la più pallida idea di cosa possa essere.

Anche i due tipi scuri sulla sinistra mi lasciano perplesso. Non mi sembrano cormorani e neppure aironi. Corvi ? Cornacchie ?

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Per la serie “NY-alerts”

Da quando mi sono iscritto al servizio (per invidia nei confronti di Miriam che lo riceveva senza sapere perchè) ho ricevuto decine di segnalazioni su pioggia, neve, vento, marea e liquami nei fiumi. Roba meteorologica insomma.

E poi arrivano questi messaggi, e non pochi; sono andato a scorrere la legge nello stato di New York sui “sex offenders”. Non so come si chiamano in Italia. A New York chi è stato condannato per reati di stampo sessuale ed è fuori su cauzione o libertà vigilata o perchè ha scontato la pena, deve comunicare alle autorità ogni volta che cambia indirizzo. Così i suoi nuovi vicini sanno che uno di questi arriva nel proprio quartiere. Nel mio caso adesso so che il tizio in questione ha lasciato il mio quartiere ed è andato a vivere nel Bronx. Se il reato commesso non è grave, questo obbligo per chi ha offeso dura per vent’anni. Se il reato è più grave, dura per tutta la vita.

Quando ho cliccato sui quadratini in fase di registrazione, per non stare a perdere tempo ho cliccato sul quadratino in alto che li comprende tutti. Non so cosa Vincent abbia commesso, sul link sicuramente c’è spiegato tutto per filo e per segno. Ma non voglio addentrarmi nei dettagli, e poi se n’è andato via dal mio quartiere.

Ormai sono abituato qui in Italia a vedere un sacco di storie sulla privacy degli individui. Ho l’impressione che in Italia si stia un po’ esagerando e la privacy tende a diventare un comodo ed inaspettato veicolo con il quale si permette ad una schiera di malandrini di restare nell’ombra. O forse mi sbaglio, forse la privacy è solo di facciata ma in realtà i movimenti dei cittadini sono seguiti dal grande occhio molto più di quanto non si pensi.

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Freddo ma secco.

Lo so, tendo ad essere più lamentoso che contento. Questa mattina -6°, dato assolutamente normale ed ottimo per la stagione. Però la brina è assente, il che vuol dire che l’umidità relativa dell’aria e quella del terreno scende. Metti pure che se fa una giornata di gelo, la sublimazione del ghiaccio è ben inferiore a quella dell’acqua e dunque manca questo apporto di umidità nell’aria, però poi sai che l’aria fredda continentale è secca di suo. Insomma per un po’ va bene ma poi siamo sempre li, piove poco.

Infatti quella grossa merda africana prende il sopravvento e, sebbene il suo centro sia sulla penisola iberica, rompe il cazzo anche a noi, assicurando la quasi totale assenza di precipitazioni sine die su Liguria & Piemonte e temperature in salita fino a raggiungere valori primaverili.

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Anche oggi foto.

La prossima estate potrei rimpiangere questo clima che non mette a repentaglio la vita dei miei alberi. Tutti gli stronzi travestiti da esperti che fanno accessi sui loro siti web di meteo-merda, hanno buon gioco a prevedere ondate di caldo africano perchè molto probabilmente ci saranno davvero fottutissime ondate di caldo africano.

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Oggi foto.

Anche oggi, pubblico una serie interminabile di foto delle webcam, tutte simili tra loro, come fosse una forma maniacale che per smettere avrebbe bisogno dell’intervento di uno bravo.

New York; ho salvato due foto nelle quali si vede la luna, in fondo dietro il Parco, in alto, dopo 384.400 chilometri circa. Si notano le diverse soluzioni di hardware e software delle Mobotix Vs. Hikvision. Pur da vecchio cliente delle Mobotix, non si può non notare che la cinese fa meglio il proprio lavoro. Sorry crucchi mangiacrauti, eravate i migliori ma poi vi siete fatti mangiare il belino dalle mosche ed ora i mangiariso vi hanno superato.

Quattro foto della webcam di Grange, prese in sequenza a distanza di pochi minuti, mostrano un estemporaneo sconfinamento di neve che dal radar non si vede e rende tutto molto bello invernale.

Certo che di sale ne spargono tanto sulle strade a Manhattan, diventano bianche più del Parco.

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Cormorani Aironi 2-1

Si sta spargendo la voce. Ma non dovrebbero starsene al mare ? Ci sono i gabbiani, ma quelli vanno a razzolare nelle discariche di rifiuti solidi urbani, ce n’è una bella grossa a Novi Ligure e poi da li girano. Non li ho mai visti vicino alla Pozzanghera, ma sopra la Pozzanghera si, ed anche abbastanza frequentemente.

Non so se i cormorani apprezzano le bontà presenti in discarica, mi dovrò informare. Anzi, non me ne frega una cippa, che facciano un po’ quello che vogliono. A meno che non decidano di gettarsi in picchiata sui pescetti, rischiano di rimanere incastrati sul fondo, magari mi bucano il telone di gomma. Tutto sommato, ma poi che cazzo vengono a fare a Basaluzzo ?

Gentile Stefano Menada, 

in merito alla sua segnalazione del 9 gennaio:

accedo frequentemente ai dati forniti dalla stazione di Basaluzzo. Sono spesso all’estero, quando provo ad accedere alle stesse pagine non ci riesco. E’ possibile che abbiate un firewall di protezione che riconosce gli IP esteri dai quali si prova ad accedere ai vostri dati ? Se così fosse mi spiegherei perchè tutto il sito ARPA non è raggiungibile quando, per esempio, sono in USA.

le confermo che il fornitore del servizio internet limita l’accesso da territori extra ue per ragioni di sicurezza.

Le segnalo inoltre che la sua segnalazione è stata gestita come reclamo e inoltrata alla struttura competente al fine di far emergere aree critiche e spunti di miglioramento del servizio che offriamo.

Ringraziandola per la segnalazione,

le auguro buona giornata.

Donatella Figasnella (nome di fantasia)

Me lo aspettavo, non c’era altra spiegazione. I temibili hacker russi non vedono l’ora di modificare i valori pluviometrici di Basaluzzo e di altre località del Piemonte sul sito dell’ARPA. Il ragionamento del fornitore del servizio credo possa riassumersi in “ma cosa cazzo cerca uno da New York sul sito dell’ARPA Bagnacaoda ?” C’è qualcosa di altamente sospetto. Blocchiamolo.

E comunque il mio non era un reclamo; non ho alcun diritto di lamentarmi su una scelta di sicurezza di un sito pubblico. Questo episodio incrementa la mia propensione a dotarmi di un sistema di monitoraggio ambientale autonomo. Ossia una stanzioncina meteo con i fondamentali dei dati numerici del tempo. Non è una cosa banale e porta ad un ennesimo accrocchio elettronico da controllare ed insultare quando si guasta. Boh, ci penserò.

Grazie, efficientissima ITA Airways, di avermi prontamente e più volte avvisato tramite SMS che il volo da Parigi CDG a Milano è in ritardo. Sono a casa a Genova e non ho nessun programma di andare o tornare da Parigi. L’ultima volta che sono stato a Parigi sarà stato trenta anni fa, mentre forse ho volato su ITA una volta un anno fa per un breve volo. Ma probabilmente c’è una routine nel programma di IA (Idiozia Artificiale) che manda messaggi che informano dei ritardi dei voli anche a chi non deve proprio prendere un volo. Così, alla cazzo, tanto per far sentire a dei contribuenti casuali come vengono spesi bene i loro soldi. Peccato che non si può rispondere a questi gentili messaggi.

Aggiornamento: mi hanno informato che il volo sarebbe partito alle 20:40. Per fortuna che tra un po’ vado a dormire, oppure sono in trance e sono davvero in aeroporto a Parigi che aspetto il mio volo per Milano ? Questa gente ti mette certi dubbi addosso.

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Sempre benvenuti.

Sia gli aironi, cenerini o bianchi, quello nero che sembra un cormorano, e poi la pioggia. Il bosco è decisamente in stato “peloso” come dice Miriam.

Miriam, non so dove, legge che a Basaluzzo tra qualche giorno la temperatura dovrebbe scendere a -9° e si preoccupa perchè teme si gelino i tubi a casa. Come al solito sul telefono le capitano siti come Meteopataccapadana e crede alle stronzate che trova.

Forse quei cretini hanno visto un grafico simile e non distinguono la temperatura dal dew point, quest’ultimo arriva si a -8°, ma la temperatura scende a malapena a -3°.

Non me ne frega niente sapere dove forniscono queste indicazioni, mi resta il dubbio se chi legge le carte e pubblica una notizia sbagliata è ignorante o in malafede.

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Anche li, una ciofeca.

Le previsioni in effetti parlavano di accumuli trascurabili. Nel Parco ha imbiancato un po’ per la gioia dei bambini (così riportano i media) ma per fare una palla bisogna raccogliere mezzo metro quadrato di superficie, insomma una miseria.

Ed a proposito di ciofeche, ecco la perturbazione dei prossimi giorni con gli accumuli risibili previsti.

Devo sempre ribadire che è sempre meglio di tre giorni di fohen o del noto dito insabbiato nel sedere.

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