Questi dati sono falsi, creati appositamente dalle lobby dei produttori di pannelli solari e bibite ghiacciate per spingere i governi ad incentivarli. Ed i modelli non funzionano. Queste temperature erano previste tra una trentina di anni, ed invece sono accadute nel Gennaio 2024. Pertanto non bisogna credere ai modelli e questi dati sono palesemente inventati dai produttori di impianti di aria condizionata.
I gabbiani formano coppie monogame e durature. Fanno quello che la loro biologia comanda, e la loro intelligenza è difficile da determinare per noi umani. Provano sentimenti e sensazioni equiparabili alle nostre ? E’ probabile che il processo evolutivo del loro cervello si sia fermato ben prima di arrivare ad avere un barlume di coscienza. Sono vincenti nel sopravvivere e nel riprodursi, ma allora perchè formare coppie stabili ? L’accoppiamento con diversi individui mi pare sia molto più funzionale, e divertente, ai fini della procreazione. I geni si mischiano molto più in fretta, ma sto inventando e dovrei documentarmi, la cosa mi incuriosisce.
Cosa si perdono ? La capacità di meravigliarsi, di comprendere un tramonto o un prato pieno di fiori. L’amore per i figli, la raclette, un buon bicchiere di vino, l’introduzione di oggetti vibranti in orifizi sensibili (per gli amanti del genere). Ma questa è la visione dal punto di vista umano, soggettiva e completamente inapplicabile ai gabbiani. Si perdono però anche tutta quella serie di malattie anche mentali, dolori, tragedie, ansie, paure nelle quali noi umani eccelliamo. Questo forse è un vantaggio dal punto di vista dei gabbiani, perdono meno energie facendo guerre e parlandosi dietro e fare gruppi, selezioni, antagonismi, classificazioni tra individue, buoni e cattivi. Mangio, faccio sesso, mi riproduco e muoio e me ne sto sul camino facendomi una riga completa di cazzi miei alla faccia del covid e delle sue conseguenze, insieme alla mia partner. Compagna che per ragioni biologiche imperscrutabili se ne sta vicina a me senza lamentarsi, senza tradirmi. Fedele fino alla fine.
Tutto questo panegirico superficiale ed inutile solo per mostrare una foto di due gabbiani del cazzo sul tetto della casa vicina. Ne ho già mostrate a decine, forse centinaia. Ogni tanto devo far finta di dire qualcosa di profondo.
Una vita fa partecipavo attivamente ad almeno due forum di discussione di matrice meteorologica. Parlo degli anni a cavallo del millenio, tardi 1900 e primi degli anni 2000. Conoscevo molte persone che partecipavano e con le quali ho condiviso molte ore di discussione ma anche di divertimento.
Momenti di attesa spasmodica per la neve, notti in bianco a contare i millimetri di accumulo. L’arrivo della perturbazione atlantica, il Burian, vento freddo da nord, la ritornante da est e tanti altri. E poi il cazzeggio; ilarità profonda, complicità nel prendere per il culo chi aveva atteggiamenti troppo formali, o da saputello, o semplicemente antipatici. Avevamo anche creato un forum parallelo dove eravamo senza limiti e senza pudori. Siamo stati Troll infiltrandoci ripetutamente in un forum serio e riempiendolo di commenti assurdi. Ci siamo incontrati personalmente in diversi raduni. Sono nate delle amicizie che durano ancora oggi. Poi lentamente siamo stati presi da altre questioni, chi si è sposato ed ha cambiato vita, chi è scomparso e chi ha avuto tragedie familiari ed infine c’è anche chi è morto. Ci siamo dispersi ad eccezione di alcuni con i quali mi sento su Facebook, ma si parla di tutto e sono quei contatti un po’ artefatti, con l’interposizione di un social network.
Dunque grande sorpresa quando uno dei dispersi mi ha contattato via messenger ed oggi abbiamo fatto una lunga chiacchierata telefonica. Ha avuto un ictus un anno fa; e che cazzo, nella sfortuna alla fine ne è uscito bene.
Evito di scendere nei dettagli e nei singoli episodi che abbiamo rispolverato, sono tanti e noiosi da trascrivere. Parlando con lui mi sono tornati in mente circostanze ed eventi che avevo dimenticato, nomi ingialliti in qualche cluster neuronale.
La fotografia che ho messo mi mostra con gli effetti della nottata passata a guardare il lampione. Naso deformato per la pressione contro il vetro di una finestra ed occhi dilatati. Non un lampione qualunque, ma “IL lampione” che viene descritto in questo manuale, redatto a più mani intorno al 2002 e pubblicato sul forum.
“LAMPIONE strumento molto diffuso di analisi meteorologica che consente di individuare la precipitazione nevosa, si utilizza fissando per ore senza tregua il cono di luce che si allarga sotto di esso. Funziona solo durante le ore notturne. Ciascun meteorofilo ha il proprio lampione preferito con la propria postazione di osservazione strategica per seguire l’evento in condizioni ottimali di visibilità.“
Io scrivevo con lo pseudomino GDR , ossia giardiniere del Righi, e qui a fianco il mio avatar del forum. Il mio amico della odierna conversazione scriveva sotto nome di Albedo. Grazie di avermi contattato, a presto.
Mi sono preoccupato di far sapere il mio pensiero su un paio di “social” in merito ad un paio di notizie recenti. Al funerale di quello stronzo, leggeva Miriam in macchina, pare ci saranno molte persone e dunque lo faranno in una grande chiesa di Torino. Arriveranno dei nobilastri da strapazzo da tutta Italia per farsi vedere e dare l’estremo saluto ad un delinquente vero. Vabbè.
Alla faccia di questa italietta da strapazzo, questa sera mi sono preparato 60 grammi di spaghettini conditi con olio di oliva, olive taggiasche tagliate fini, una spolverata di bottarega. Poi cazzeggiando su internet ho trovato una ricetta di uova sode con il curry. Adesso però cercherò di leggere almeno un capitolo dell’interminabile trattato su come nasce la coscienza, o meglio il pensiero cosciente umano. Ci sono intere pagine che, pur dopo due o tre letture, non riesco a capire che cazzo dicono. Mi sono rassegnato a leggere un libro capendone solo una parte. Che poi a pensarci bene, è la storia della mia formazione didattica, dunque nulla di nuovo.
Fine settimana sui monti. Su questo versante a questa quota – 1.870 – resistono ancora minuscole tracce di neve, con 17° C di temperatura è difficile che la neve resista. Invece sui versanti esposti a nord c’è neve e si scia sulle zone più alte, ma le temperature sono quelle di fine Aprile e mi dicono che le piste sono in condizioni residuali, come a fine Aprile appunto.
.
Non ho idea di quanta gente ci sia sulle piste, qui in paese non c’è quasi nessuno. Silenzio ed aria pulita, non mi serve altro. In effetti ho ancora qualche breve impulso di voglia di sciare, ma ci vorrebbero condizioni ben diverse. Allora si ripiega su una passeggiata su erba secca, in tenuta estiva, sentiero segnato male ma facile facile, nessun rischio a parte le cacche rotonde di capre o pecore. Di animali non ne abbiamo visti ma di cacche ce ne sono in abbondanza. E ci sono in giro mosche e farfalle, che se venisse ancora uno scampolo di inverno – perchè SIAMO in inverno – rimarrebbero sorprese.
.
.
Di sera però ci sono diversi ristoranti che attraggono molti turisti ed il borgo si anima. Anche di burini; adesso la moda è ridere in modo squaiato, strillando come se questa gente avesse un ratto vivo dentro il culo, parcheggiano sul prato che costeggia il parcheggio. Sono pettinati tutti uguali e vestono tutti uguali, salvo qualche articolo femminile che si veste alla moda, da battona alla moda.
Dopo la passeggiata, ho sudato come una bestia, doccia e risposino con vista sui monti, Tisana pomeridiana e già che c’ero ho filmato il processo di produzione dell’acqua calda superando me stesso in termini di stupidità, mettendo su youTube una robaccia misera. Però il rumore che fa la teiera è singolare. Sembra un suono di frequenza, infatti si interrompe quando l’acqua inizia a bollire energicamente.
Ma prima un rimorchiatore che traina una roba. Mi è stato proposto che si possa trattare di due moduli che andranno affondati dove verrà costruita la prossima diga foranea. Più facilmente potrebbe essere un mio ordine su Amazon, ma ho sbagliato qualcosa. Lo metterò in cantina poi deciderò cosa fare.
Sono proprio a corto di argomenti. Meno male che Miriam, in crisi d’ansia per le malattie, la prossima settimana mi ha preparato un ciclo di esami. Spicca la solita gastroscopia, poi però c’è anche un cardiologo specializzato in non so cosa, almeno lui non mi infilerà tubi e telecamere da qualche parte. Almeno lo spero.
Perchè fidarsi si una previsione a +180 ore ? Per disperazione. E’ più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un cazzo di ago che una previsione a 180 ore si avveri. Ripeto sempre le stesse cose. Adesso prendo un OKI e poi mi caccio sotto le coperte.
Ci sono persone che si stracciano le vesti al pensiero che Google o chi per esso spia le nostre vite e riesce a fare un nostro profilo sociale per poi metterci in uno schedario e far di noi quel che vuole. Questa è la pubblicità che mi compare quando guardo la webcam di New York in streaming su YouTube. Dunque il Grande Fratello conosce la mia età, il mio genere. E sa che potrei avere problemi di tenuta, dunque mi suggerisce che, nel caso fosse necessario, ecco un prodotto che mi può aiutare.
Direi che nella scala dell’efficacia degli algoritmi per vendermi prodotti di consumo, questo è tra i più facili. Maschio, ultrasessantenne, sta iniziando la lotta contro il decadimento, un dito nel culo all’anno per vedere la prostata me lo faccio infilare, ma qualche perdita urinaria può sempre capitare.
Noto che anche in questo caso sulla confezione vengono mostrate le gocce che rappresentano l’entità del problema. Conosco la scala graduata perchè ogni tanto sono andato a comperare assorbenti per Miriam, soprattutto a New York dove gli scaffali degli assorbenti femminili contengono innumerevoli prodotti graduati da uno in avanti. Insomma più sono le gocce e maggiore è il rischio da contenere.
In questo caso specifico nelle immagine però non mi torna la scala usata per definire “NORMAL” e “PLUS”. Il primo è indicato con 5 gocce su 8. Il secondo sono 5 gocce più una minuscola frazione di una sesta goccia su otto. Più o meno potrebbe significare un aumento di quasi il 4%, ossia poco significativo. E tuttavia viene dipinto come tale da giustificare l’upgrade da NORMAL a PLUS. Non mi sembra una scala coerente.
Buongiorno dalla tossica pianura padana. La prima pioggia dilaverà tutto il veleno depositatosi su alberi e terreno rendendo l’acqua di falda una soluzione ricca di oligoalimenti ed altre sostanze chimiche, utili per curare gli inestetismi dell’apparato digerente.
Un giorno feriale; anche banalmente utilizzando l’olfatto si percepisce in questi giorni la fragranza dell’aria padana. Meno male che il popolo bove è felice per questo tempo quasi primaverile, dunque è tutto OK.
Ogni tanto scrivo questa stessa identica lamentela, inutile oltre che ripetitiva. Proverò a scrivere anche su qualche pagina Facebook di quelle “Che bella Genova” o cagate simili con la speranza che serva a smuovere qualche interesse.
Non so di chi sia il compito di mantenere le spiagge di Corso Italia in uno stato decoroso. Demanio, chi ha le concessioni, il Comune, il Vaticano ?
Ma chiunque esso sia, dovrebbe impegnarsi di più. In certi punti la spiaggia, l’arenile sembrano una discarica di rifuti. Da decenni. Chi è che dovrebbe occuparsene ? A chi rivolgersi per chiedere spiegazioni ? Perchè se c’è un colpevole non gli viene una dissenteria tale che deve essergli praticata una IV di soluzione fisiologica ?
Dopo giorni e giorni di alta pressione, ho il sospetto che quasi tutte le centraline che campionano l’aria della Pianura Padana siano ben oltre i limiti di sicurezza per inquinamento da polveri sottili e chissà quali altre schifezze. In genere fa così.
Queste le misurazioni di Arpa Piemonte (stessi besughi che hanno paura degli hackers) di ieri, 28 Gennaio. Era domenica, dunque gli inquinanti sono decisamente inferiori rispetto a quelli dei giorni lavorativi, dove aziende manifatturiere e servizi sono a pieno regime. Il colore giallo viene definito “accettabile”, Basaluzzo è accettabile; da qualche parte ci saranno dati oggettivi che esprimono i valori di qualche schifezza per normalmetrocubo di aria. Meglio non indagare sul loro giudizio di accettabilità.
Comunque nella foto della webcam si vede un cormorano. Io immagino i cormorani che vivono a Bar Harbor nel Maine, vicino ad un parco naturale e con l’oceano Atlantico di fronte, le freddi e pescose correnti che arrivano dalla Groenlandia, i venti burrascosi e puliti che arrivano dal Canada. E poi vedo questo nella Pozzanghera Fangosa nella Bassa Alessandrina. Immagino che non avendo un accesso stabile ad internet, non sappia come vivono alcuni dei suoi consimili e dunque sia ragionevolmente soddisfatto del suo stile di vita.
Prossimamente; stante che la scritta sul giubbotto non si vede bene perchè c’è il bauletto porta oggetti, scriverò il mio grido di dolore direttamente sul bauletto – porta oggetti – ambolati, in giallo.
Sono un bovino utilizzatore delle risorse su Internet. Si d’accordo ho questo schifo di blog e qualche webcam in giro ma resto un apprendista, un dilettante.
Cercavo on line una musica che avevo sentito casualmente e che avrei voluto sentire tutta intera. Allora l’ho cercata sul cellulare; mi sono trovato su una pagina dove mi proponeva di fare un selfie con il sottofondo di questa musica. Offriva la possibilità di editing del filmato, cose tipo aggiungere stelline fluttuanti, sfondi colorati ma ho scelto quella più cretina nella quale mi distorceva la faccia.
Pensavo che potessi fare il download sul telefono e che la cosa sarebbe finita li. Invece, complice la fretta, non so cosa ho combinato e a cosa ho acconsentito, ma sono finito con un reel su Instagram ed ora lo possono vedere tutti.
–
La cosa più antipatica è che, se non ho visto male, probabilmente il video è stato segnalato all’autore della musica, persona che immagino seria e professionale, che ora sa che c’è un cretino che ha fatto un selfie con la faccia stravolta e con la sua musica. E, come tutti quelli che hanno messo il like o il cuoricino a commento della mia prestazione, penserà che io abbia voluto fare una cosa spiritosa, che spiritosa lo è come sedersi su un carciofo.
Ho magnuscato questa foto in vari modi, il risultato è davvero scarso ma ha qualcosa di affascinante, come un ingorgo di dopamina tra un cluster di neuroni.