Varie foto + commenti laconici.

Un Capriolo. Sono stato immobile mentre attraversava il campo, il cerchio inutile, il prato dietro la Pozzanghera. Non so se mi ha visto, ogni tanto sembrava mi guardasse ma gli ungulati sono imprevedibili. Mi è parso di vedere una serie di mammelle, dunque ho ipotizzato fosse una femmina o almeno una gender fluid. Ma a quella distanza è già tanto che non la abbia scambiata per Miriam.

Uno dei vari esperimenti inutili. In quel punto avevo bruciato delle ramaglie, poi avevo allargato le ceneri in modo da formare una barriera anti-formiche. Nel centro avevo seminato prato modello Maciste (davvero) ed ora è cresciuta l’erba nel centro, mentre dove c’era la cenere l’erba fa fatica ancora oggi ad attecchire. Da tutto questo non ho imparato nulla di particolare, ho perso del tempo e basta.

In una proprietà poco distante c’è un avvallamento che originariamente serviva proprio da raccolta acqua, tanto che i prati vicino hanno dei canali che vi portano l’acqua piovana in eccesso. Ma soprattutto il buco veniva riempito pompando acqua dal vicino torrente Riasco. Ci sono i rimasugli di tubi di ferro arrugginiti che scendono fino sul greto e li si intravede in plinto dove probabilmente c’era la pompa. Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi c’è molta acqua. Ho cercato fauna locale e migratoria senza successo.

Queste sono alghe filamentose appallottolatesi e radunatesi in un lato della Pozzanghera. Le alghe filamentose sono sfilacciate e si allungano per molti centimetri. Queste invece hanno una singolare forma tondeggiante che non avevo mai visto prima. Salvo mutazioni genetiche o la possibile congiunzione di alcuni pianeti, il vento insolitamente forte di oggi potrebbe aver causato la sfericità dei conglomerati durante il loro trasporto in superficie verso l’accumulo sopravento. Invento di sana pianta ma mi sembra una teoria migliore dell’influsso astrale.

Storm surge. I danni provocati dagli uragani che arrivano sulla terra ferma sono causati dal vento, dalla pioggia ma, sulle coste, anche e soprattutto dalla marea che si alza di metri per effetto si del vento ma specialmente dalla bassa pressione che si genera all’interno dell’uragano. Nel caso della Pozzanghera non penso si possa parlare di significative modifiche della pressione atmosferica, ma forse il seppur leggero moto ondoso ha contribuito ad allagare l’entroterra per svariati centimetri.

Questo Tiglio Cordata è pieno di gemme. La scorsa estate era stato uno di quelli che aveva perso le foglie ad agosto, rimesso le foglie a settembre, bruciato parte della corteggia esposta a sud, riempitosi di funghi sui danni da bruciatura. Ma nonostante le offese subite, è uno dei primi a metter su le gemme già pronte a dispiegare le foglioline.

L’ultima neve di primavera in Alta Val Susa. Nel giro di quindici minuti la nevicata è cessata ed è spuntato il sole. L’aspetto è totalmente invernale, salvo per l’ora legale che oggi è entrata in vigore e che non riesco a far recepire dalle webcam HIK Vision che mantengono cocciutamente l’ora solare pur attingendo l’ora da un sito web specializzato nel fornire l’ora a sistemi collegati in rete. Questa è una Mobotix e l’ora è stata aggiornata automaticamente.

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Sabato di festa.

Primi raggi di sole dopo qualche giorno di pioggia. Gli alberi aspettano per buttar fuori tutte le foglie ma alcuni già iniziano con le prime. La temperatura è salita da 10° a 16° in due ore.

La foto di Miriam con una parrucca di ricci biondi secondo me era peggiore di questa. Non posso davvero pubblicarla perché se lo venisse a sapere diventerebbe molto aggressiva nei miei confronti. Già devo confrontarmi con le sue crisi ormonali tutti i giorni, ci mancherebbe ancora l’incazzatura per sapere che la sua foto è finita sul blog. Meglio astenersi, e poi, in effetti, ha ragione a non volere sue foto on line. I parenti presenti al pranzo pasquale hanno affermato senza mostrare ombra di dubbio che io sono terribile, inguardabile, spaventoso, il peggior caso umano mai visto in tutto il Comune di Francavilla.

Una mia carissima parente di Reggio Emilia alla quale ho inviato la foto a guisa di auguri pasquali ha risposto “Che schifo” aggiungendo il sospetto che il mio pool di geni sia quello difettoso della famiglia. Sai che scoperta, come se non lo sapessi già.

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La solita Pop-Art

Rovescio abbastanza intenso, circa 8 mm. di pioggia caduti in una ventina di minuti. Nella prima foto i soliti fantasmi della webcam sul tetto, segue una elaborazione del programma di foto ritocco in stile definito “impressionisti”.

Infine, dopo il passaggio del fronte temporalesco, aria senza polvere del deserto, una pausa stellata che durerà qualche ora, poi il cielo si ricopre di nuvole e domani Pasqua con pioggia.

Dimenticavo; oggi ho visto le prime rondini. Sticazzi in salmì.

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Gemme e semi

Puntuale tutti gli anni, ecco una foto delle gemme di un Tiglio. Le tomentose come questa germogliano prima, le cordata dopo. Lo rilevo tutti gli anni e tutti gli anni lo dico perchè mi sembra una osservazione acuta.

Questo invece è un Acero campestre. Ha le gemme nuove ma anche i semi della scorsa estate. Non tutti fanno così, nel senso che in teoria i semi dovrebbero essere caduti da mesi. Tendenzialmente il fenomeno si presenta in quelli dietro casa rispetto a quelli fronte casa. I fronte casa sono innaffiati di più, dunque soffrono meno le estati secche e torride. Nella mia totale ignoranza dovrei capire se c’è una correlazione. Forse far cadere dai rami gli steli ai quali sono attaccati i semi comporta l’utilizzo di energia, ossia linfa che va e che viene. Se c’è poca acqua la pianta risparmia saltando la funzione. Sto inventando completamente, come sempre.

Ho raccolto un bel po’ di questi semi, che si staccano abbastanza facilmente, mischiati a ricco terriccio e sparpagliati sulla Collinetta Sperimentale. Ma invece si dovrebbe fare così.

Come riprodurre Acero Campestre da seme. Seminare in un substrato di sabbia e torba ad una profondità di circa 1cm, distanziando i semi tra loro di circa 5 cm. Posizionare i vasetti in ambiente fresco e ventilato, luminoso, non a contatto con luce diretta.

Ma in natura i semi devono essere gestiti come in un laboratorio chimico come dicono le istruzioni,o qualche seme che cade senza il vasetto con la sabbia e la torma del cazzo nasce comunque ?

La sabbia del Sahara colora alcune delle nuvole con una nuance simil-fango.

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All’UNES per il Perlana non ci vado.

Visto che ero al Consorzio Agrario, ho acquistato 12 bustine di semi di fiori. Li ho presi a caso, scelti per il colore sgargiante o la forma o per altre motivazioni del tutto cretine. I semi sono contenuti in una bustina di alluminio che serve per conservare al meglio il contenuto e che si apre solo con la fiamma ossidrica. Sono semi quasi invisibili ad occhio nudo, e sono in un numero intorno a 10 per busta. Mi viene il sospetto che siano solo crusca o segatura. Qualsiasi cosa fossero, li ho versati in un secchio pieno di terriccio da prato, ho mischiato il tutto e poi ho sparso il composto per la Collinetta sperimentale (nella foto).

Le formiche però sono già uscite dal letargo invernale e sono in giro per fare provviste, dunque credo che dei semi ne sopravviveranno pochi, e quei pochi se germogliano verranno mangiati dalle Mini Lepri. Insomma nutro poche speranze di vedere qualcosa. Su quella collina porto ghiande delle querce, semi di carpini, campestri, i semi dei tarassaco, semi di anguria, i semi cinesi. Penso sia un ritrovo di uccelli e roditori che ormai lo sanno e quando mi vedono arrivare con qualcosa, spargono la voce e di sera arrivano tutti.

Un uomo deve mettere dei limiti, dei paletti e quando gli viene chiesto di salire in auto, percorrere alcuni km per arrivare al supermercato per acquistare solo il Perlana, ebbene deve opporsi. Un uomo deve saper dire di no. La richiesta assume un valore solo se al Perlana aggiungo acquisti effettuati al reparto formaggi e al reparto dolci e cioccolato. Ma se a questa istanza mi viene opposta una mia incipiente obesità, i disturbi cardiaci, polmonari e del peritoneo, allora non ci sto.

Sento quasi tutte le mattine i rumori delle motoseghe in azione. In questi ultimi mesi ho visto lungo le strade molti tagli di boschetti ed alberi isolati. Una volta questo mi faceva arrabbiare, ma adesso rifiuto la carogna e scrollo le spalle; stiamo disboscando quel che resta della pianura e delle colline ? Vaffanculo, sai cosa faccio ? Accendo il camino e me lo godo.

Foto con sabbia. Come ampiamente riportato dai media e come si vede bene dalle foto del satellite, per qualche ora il cielo è stato giallastro. Sticazzi colorati.

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Notizie dalla Ridente di fine Marzo

Quasi cinquanta millimetri. Da inizio anno sono caduti circa 350 mm, non so dove trovare i dati statistici, ma se il buco alessandrino negli ultimi trenta anni ha fatto una media di 600 mm, vuol dire che in tre mesi sono caduti quelli che normalmente fa in sei. Nulla di epico o straordinario, ma ottima pioggia che forse ci farà passare una estate ragionevolmente tranquilla, almeno per le riserve di acqua. Mentre qui piove e fa freddo, nel Corno d’Africa sono costretti a chiudere le scuole perchè i bambini si sentono male dal caldo. Tanto per dire, ma non so cosa esattamente.

Grande successo della nuova casetta, soprattutto le sezioni cilindriche con quattro buchi sono andate a ruba. Le mie prossime installazioni saranno focalizzate su questo tipo di sistemazione.

Un bellissimo Faggio seccato per motivi ignoti due o tre anni fa. Tagliato ad eccezione di un paio di metri di tronco, adesso ospita i girasoli per le Cinciallegre. Miriam mi aveva fatto notare che avevo sospeso la somministrazione affermando che agli uccellini non fa bene essere viziati da cibo pronto. Beh, ho cambiato idea, sconvolgendo l’ecosistema tra Basaluzzo e Francavilla.

A destra il rivoletto di acqua che tracima dalla Pozzanghera. E gli spermatozoi neri, che penso siano girini di rane ma non ne sono sicuro.

Nulla, o poco altro, di meglio del camino acceso. E l’odore della legna bruciata che, con il camino freddo, invece di puntare verso il camino invade la casa per qualche minuto creando una situazione di Londra metà ‘800.

Giro di ispezione, verifica dello stato di avanzamento risveglio degli alberi. I più sviluppati sono decisamente i Carpini che hanno già le foglioline fuori. I tigli e le querce sono ancora fermi a piccole gemme più o meno minuscole, con poche eccezioni. Acacie fermissime. Molti pruni hanno finito la fioritura e sono spuntate minuscole foglioline. A breve i fiori dei Siliquastri. Aliantus fermi, Campestri poco omogenei, alcuni fermi alcuni con le prime foglie. Tutto il resto direi fermo con qualche risveglio più evidente nei Frassini. Rose con poche foglie.

Sezione “esotiche”; il Redwood della California sembra in buona salute, molte gemme robuste. Speriamo bene.

Ninfee della Pozzanghera; le tre più grosse si sono svegliate ed hanno diverse foglie emerse. Ne manca una di quelle dello scorso anno. I semi messi in acqua qualche settimana fa non sono pervenuti.

Gemma = Formazione tipica delle piante superiori, costituita da cellule indifferenziate e da abbozzi fogliari, protetta esternamente dalle perule. E’ l’abbozzo di nuovi organi: rami, foglie o fiori.

Germoglio = Ramo, inizialmente erbaceo, poi lignificato, che ha origine dallo sviluppo di una gemma.

Da arboricoltura.info

Ho riportato quanto sopra perché mi sono reso conto che sbagliavo i due termini o meglio, li confondevo pensando che fossero sinonimi. Bestia ignorante.

Accenno genovese. Durante la notte tra il 27 ed il 28 Marzo c’è stata una discreta mareggiata con molto vento.

Questa la situazione alle 6 di mattina. Sale ed umidità hanno smerigliato l’obiettivo della webcam.

In serata la situazione è migliorata ma resta ancora sporca. Dovrò salire sul tetto e pulire con acqua & sapone.

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Varie dopo fronte.

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Di nuovo tracimata.

Una quarantina di millimetri per il momento. la Pozzanghera è nuovamente a tappo e scarica nella roggia. Seguiranno aggiornamenti.

Prima che arrivasse la pioggia avevo perfezionato uno dei miei tanti tentativi bislacchi di modificare la Natura apportanto interventi forzati sul normale ciclo biologico delle piante. Quella zona di terra marrone nasconde in modo impreciso le altre stuoine di clore azzurrino di fiori di campo. Adesso che piove dovrebbero assestarsi meglio, facilitando le germinazione. Anche se con 5° di temperatura non germina un beato cazzo. Secondo le informazioni da me assunte, per l’erba servono almeno 15° ragionevolmente stabili nel corso delle 24 ore, o i semi non ci pensano neppure a germogliare.

Miriam è andata a farsi fare la solita visita di controllo ai suoi sanissimi polmoni. Visto che la sua ansia è relativa anche al mio stato di salute, mi è toccato fare una spirometria, risultata accettabile, ma poi pare che io abbia una ossigenzione del sangue risibile.

In realtà il medico e Miriam non lo trovano risibile e la prossima settimana non so bene che esami mi fanno fare, temo tubi, liquidi radioattivi ed ispezioni interne con strumenti affusolati.

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Easygif

Ma che belli ed inutili i GIF animati.

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Come una volta.

Un treno di perturbazioni in arrivo. Mi sembra di sentire già le lamentele. Sono anche contento per la Catalogna, in grave emergenza perchè sono senza acqua. Non vedevo una saccatura così attiva da anni e anni. Bene per il buco alessandrino.

Mi sembra di vederla; truccata come a Carnevale, vestiti attillati, una attitudine orientata al voler sembrare fatale ma di fatale c’è solo un abbigliamento da burina abbagasciata. E quelle scarpe con tacco da avanspettacolo con suole in ghisa. Questa mattina sembrava giocasse ai quattro cantoni, avanti e indietro in ufficio. Il rumore delle sue scarpe risuonavano talmente forte che avevo paura si staccassero dei calcinacci dal soffitto.

Quando ricevo messaggi come questo, non posso negare che mi fa molto piacere. Con un poco di sgomento perchè io considero il blog come una mia seduta analitica, qualcosa con il quale scrivo nefandezze ed inutilità condite con insulti ed improperi che immagino siano elementi ascrivibili alla vita privata. E’ la mia doccia emotiva quotidiana dove sono nudo e mostro le mie pubenda mentali senza ritegno. Non mi aspetto che ci sia qualche visitatore sconosciuto che davvero lo legge.

La signora Patrizia mi onora con un giudizio positivo sulle mie capacità di far crescere alberi. Considerato l’enorme numero di decessi, la somma di errori e la presunzione di saper fare le cose per bene quando il mio dilettantismo è lampante, non mi permetto di coltivare un giudizio altrettanto positivo. Buona volontà senza dubbio, ma risultati a mio vedere modesti.

L’occasione mi è propizia per spazzare la mia incertezza su cosa cavolo ho ordinato, su quello che pensa il vivaista e su cosa cresce nel giardino della signora Patrizia. (da qui in avanti “Patrizia”)

Io ho ordinato i semi di Koelreuteria BIPINNATA.

Nel giardino di Patrizia cresce uno o più K. Paniculata. Ho cercato le foto on line. Fatte salve le differenze di età e di livello di sviluppo annuale, le due piante sembrerebbero leggermente diverse. La K. Bipinnata è una delle piante che un sito web chiariva di NON mettere in giardino, perchè è infestante, cresce troppo, le radici sollevano un grattacielo, si riproduce come mia bisnonna in età fertile (sedici figli nati vivi, almeno due aborti in utero)

Lascerei perdere il giudizio del vivaista, sospetto di aver dato io delle informazioni fuorvianti che lo hanno indotto a cercare un albero sbagliato.

Patrizia invece ha una K. Paniculata. Detto qui tra noi, sembra anche più bella della Bipinnata. Chissà se anche la Paniculata ha un comportamento così aggressivo. Forse Patrizia vive in una tenda da campeggio da quando la pianta ha sollevato le fondamenta facendole crollare la casa. Ha rotto i rapporti con l’amico che le aveva detto “ti do una piantina di un alberello bellissimo, mettilo in giardino vedrai che bei fiori”. Questo colonizzatore in pochi anni si è impadronito del giardino e demolito la casa. Adesso Patrizia cerca di vendicarsi con uno sconosciuto che scrive un blog cretino attirandolo a mettersi una pianta nella casa che presto sarà rasa al suolo.

Mi metterò in contatto con Patrizia. Mi presenterò a casa sua con uno scavatore da cantiere dicendo che per non rovinare le radici della piantina bisogna fare un buco bello grande.

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