
biotopo
Torno su questo argomento che tanto mi sta a cuore. Della popolazione delle rane ho già detto molto ma vorrei approfondire; ci sono centinaia di girini pronti a diventare rane, già adesso le rane di prima generazione sono almeno una decina, all’imbrunire ed al calar del sole fanno un discreto casino e tra poche settimane il loro numero si moltiplicherà diverse volte. Non ho idea di come si svilupperà la questione; ci sarà una selezione naturale della specie ? Verranno predatori a tener bassa la popolazione residente ? Lo scenario peggiore vede le rane che si organizzano e ci buttano fuori di casa. Svuotano il frigo, dormono nei nostri letti, indossano i nostri vestiti, si impossessano di casa nostra, cambiano il colore alle pareti e spostano i mobili ed i tappeti. Farebbero anche il contratto con Sky, ma fin d’ora posso garantire che non sarei disposto a pagarglielo. Oppure ha luogo una moria di rane per qualche forma epidemica che renderà la Pfm una pozza putrida dalla quale fuoriescono odori pestilenziali che si propagano in tutta la Val Lemme costringendo gli abitanti ad abbandonare le case. La Pfm verrà bombardata con ordigni al fosforo per eliminare la fonte di pestilenzia.
Le 4 Carpe Koi; non le ho più viste ed è possibile che siano morte per cause naturali oppure più facilmente per mano delle rane che poi se le sono mangiate. Oppure le carpe stanno crescendo rapidamente ed un giorno mentre passeggio lungo le sponde della Pfm mi aggrediranno trascinandomi sul fondo per mangiarmi.
Come se la situazione non fosse già abbastanza tirata, ho pensato che per aumentare la biodiversità della Pfm potrei introdurre due coppie di tartarughe. Leggendo un sito che parla delle tartarughe domestiche leggo che “La pulizia dell’ambiente dove vivono è indispensabile per evitare che le tartarughine contraggano malattie e che possano trasmetterle all’uomo. Per prevenire quest’ultima eventualità è buona regola lavarsi bene le mani dopo averle maneggiate. Si possono toccare ed accarezzare tranquillamente a patto di evitare i contatti animali-bocca e mani sporche-bocca.” Cazzus, neppure con le tartarughe si può stare tranquilli. Anche escludendo l’insorgenza di rappori di tipo sentimentale o sessuale, ci si può prendere delle malattie al semplice contatto. Oltre alle rane fritte la prospettiva di un bel brodino di tartaruga non è male, ma non vorrei contrarre qualche STD dalle tartarughe; Miriam non mi crederebbe mai.

Il Molo Della Pfm
Intanto credo che a breve avrò la base in acciaio per iniziare a montare il molo. Sul molo metterò una luce ed un pannello solare con il quale alimenterò una pompa che farà circolare ed ossigenare l’acqua. Questo è un upgrade della Pfm sul quale non sono ancora del tutto convinto, sia per motivi tecnici che ideologici. Tecnici perchè non so se la potenza del sole riuscirà a fornire abbastanza energia ad un pompetta. Ideologici perchè era mia intenzione lasciare che la natura facesse il proprio corso e dunque che si riuscisse a creare un equilibrio senza che io dovessi intervenire con strumenti fatti dall’uomo. Se io condiziono la Pfm alla presenza di una pompa che insuffla acqua ed aria e la vita si adegua a quel tipo di acqua, il giorno che la pompa si rompe, l’equilibrio appena raggiunto si altera. Forse allora è meglio lasciare tutto così com’è sperando che la situazione si stabilizzi anche in presenza dei cambi di stagione, ossia che si inneschi un processo naturale, che l’acqua non si ricopra di alghe velenose che emettono gas esplosivi e che le rane non mutino geneticamente diventando elettori del SEL (Battutaccia, ma esiste ancora ?)
Ci penserò dopo, perchè prima devo ancora programmare la messa in acqua del molo, e non è un problema da poco. Devo costruire fuor d’acqua lo scheletro che è costituito dalla base in ferro, i due pali e sei assi, il tutto potrebbe pesare almeno una sessantina di kg, come wollera lo metto in posizione ? Il problema non è arrivare fino alla sponda della Pfm; il problema è sollevarlo dalla sponda e portarlo a sbalzo nell’acqua piena di girini. Per il momento ho avuto alcune idee fantasiose; ad esempio, un grosso pallone sul quale far galleggiare la testa del molo mentre io da terra conduco la radice del medesimo verso la sua collocazione definitiva, a quel punto sgonfio il pallone ed il molo si posa sul fondo. Ma anche un bigo fatto in casa grazie al quale sollevo il molo e lo brandeggio fino alla posizione desiderata. Non so fino a che punto queste soluzioni possano essere messe in pratica senza risultare un totale disastro; se mi faccio anche male e finisco al pronto soccorso devo raccontare che stavo installando il molo nella Pfm. Come minimo mi fanno una verifica neurologica e non sai mai cosa salta fuori. Boh, ci devo studiare.