Uh.

park

Se lo scorso Febbraio avevo deciso di interrompere così, senza pensarci troppo, l’assunzione di una pastiglia al giorno di Fluoxetina Cloridrato, è perchè pensavo fosse una buona idea.

Invece era una idea del cazzo.

E’ andata bene per circa tre mesi, poi un paio di avvisaglie che il cielo mi si stava rannuvolando nella testa, al terzo episodio di panico misto angoscia ho deciso che la vacanza epatica e la pretesa di normalità era giunta a conclusione ed ho soavemente ripreso ad assumere la mia dose giornaliera di medicina come se nulla fosse.

depre

Questa enorme scritta sul muro di una casa nell’Upper West dice tutto quello che non devo dimenticare, mai.

Non ricordavo gli effetti collaterali, o meglio ne avevo ricordo ma pensavo che il mio organismo avrebbe riconosciuto la molecola dopo anni ed anni di familiarità e non avrebbe opposto resistenza. Io speravo che i miei circuiti neuronali “ricordassero” il principio chimico: questa teoria è la base della omeopatia e credo di altre medicine alternative; un bel paio di balle pelose ! Ho passato quattro giorni di totale battaglia, mentale ma anche fisica. Insonnia e sonno a ritmo casuale ed indipendente dall’orario. Totale inappetenza, botte di caldo seguite da gelo e brividi, mani sudate e tremori, palpitazioni, mal di testa, vertigini, voce rauca, ciclo intestinale e renale parossistico, confusione, difficoltà di coniugar parola. Miriam dice che avevo le pupille dilatate. E tutto questo è la parte divertente; la parte brutta è quello che passa per la testa, ossia lo sbando totale della coscienza, della volontà, del senso di se stesso, del presente e del futuro, il tutto contornato e condito da una angoscia ed una ansia indescrivibile per forza ed insistenza.

Il tutto a New York, ossia nella città che più dovrebbe stimolare energia e pensiero positivo. Accompagnato da una Miriam diventata estranea ed inutile, ho vagato come un automa per le strade fermandomi per lunghe ore nel Parco. Ieri però la situazione ha iniziato a migliorare, tanto che sto scrivendo qui. Ho anche scattato delle foto, decisamente mediocri se non brutte, segno che dunque sto tornando normale.

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principi chimici

principi chimici

PS. La prima foto – quella dove si vede il taxi e la carrozza – è photoshoppata. Avevo scattato due foto ed ho ritagliato un particolare che c’era nella foto che non ho pubblicato, ma che mi piaceva. L’ho incollato malamente sulla foto che si vede. Infatti se si ingrandisce la foto, il lavoraccio si vede e chiaramente.

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3 Responses to Uh.

  1. Di says:

    I am so glad that you are on your way back. Your character is absolutely fine, in my humble opinion and so yes, take the chemicals. Meanwhile I am taking care of Genova in your absence … enthusing wildly all over the place 🙂

  2. Roberto says:

    Pistola a tamburo a canna corta per un più facile approccio alla tempia, a canna lunga per meglio infilarla in bocca; un calibro 38 è sufficiente.
    Se si ha orrore delle armi da fuoco e si vuole restare vicino casa, va bene il terrazzo di uno dei tanti grattacieli: se invece si ama viaggiare si consiglia una delle tanti rupi dei canyon o le strafamosissime cascate del Niagara.
    Una robusta corda al collo va pure bene, però si deve avere l’avvertenza di non fissarla al lampadario perchè di solito i controsoffitti americani sono fatti di cacca impastata con lo sputo.
    Sconsigliati i veleni, troppo dolorosi nella lunga fase finale di agonia gastrica.
    Si può anche usare un vecchio walkman con le cuffiette ed una musicassetta di Caludio Baglioni in loop da autoreverse: di solito dopo due passate il coma è garantito.
    Altrimenti si fa un bel giretto a piedi per Genova e si scopre che la morte non è poi così brutta.

    • admin says:

      Veramente avevo considerato un treno della metropolitana sai, i pro ed i contro. Ma poi le mie sinopsi hanno iniziato a funzionare meglio e sono stato permeato da pensieri meno grevi.

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