Meno male che c’è wikipedia altrimenti lo avrei scritto senza la i e magari con due z.
La supponenza del genere sapiens fa si che una parte dei suoi congeneri propenda per la teoria del principio antropico, per cui tutto sarebbe stato finalizzato all’esistenza dell’uomo. E’ la versione dell’idea del finalismo cosmico, una specie di apotesosi del narcisismo umano; l’Universo ci stava aspettando, aspettava noi, mammiferi bipedi di media taglia, loquaci, secretori ed invasivi. Noi, abbarbicati provvisoriamente sul terzo pianeta di un sistema solare periferico di una galassia qualsiasi, schiacciati tra una sottilissima pellicola atmosferica e un nucleo incandescente, destinati ad esplodere fra cinque miliardi di anni insieme alla nostra stella in un grande botto di cosmica indifferenza.
Ascoltata ieri sera per voce di un oratore che mi ha sorpreso per la bravura e la competenza della sua esposizione nel corso di una serata a favore di una “Pubblica Assistenza”, ossia quei ragazzi volontari che vanno in giro in ambulanza facendo un servizio fondamentale alla cittadinanza e che, letteralmente, molti stranieri ci invidiano.
