6.6° e pioggia a Basaluzzo

La cosa non mi dispiace affatto; fa bene agli alberi recentemente messi a dimora, fa bene al campo seminato un mese fa. Anche chi ha granoturco sperava nella pioggia perchè loro hanno appena seminato ed il terreno in superficie si era asciugato per il favonio degli ultimi giorni. Stanotte c’è stato un temporalino con vento, pioggia e qualche fulmine caduto nelle vicinanze. In questo sabato pre-pasquale mi sorge nuovamente la domanda; perchè Miriam compra la miscellanza di ovette della Lindt quando sa benissimo che mangiamo subito quelle “lindor” e le altre durano fino a Ferragosto ? Soprattutto quelle blu e quelle nere; non ce le filiamo proprio. Lavori del giorno; comperare un pioppo cipressino da mettere al posto di un Ailanto seccato. Tagliare l’Ailanto senza provocare danni a me stesso o alle cose intorno. Segare il tronco dell’albero non è difficile; poi però lo si deve fare a pezzi perchè non si può lasciare nel mezzo del cortile un albero caduto. La mia sega a motore s’è rotta diversi mesi fa e non l’ho ancora portata a riparare. Adesso invece porto a riparare la falciatrice. Sticazzi rotanti e con il mulching.

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2 Responses to 6.6° e pioggia a Basaluzzo

  1. Retarded says:

    Le ovette Lindt sono ovunque, pure noi (io e consorte) tra acquisti e regali ci siamo trovati con grandi quantità di tali ovette che non so che fine faranno. Anche perché ieri abbiamo comprato varie ovette italiane e in tutta sincerità cagano in testa al succitato cioccolato svizzero, che rimarrà come riserva per i momenti di maggiore sconforto. Comunque quelle nere e blu a me piacciono, se vuoi facciamo uno scambio.
    Detto questo, provo una certa invidia, per motivi di spazio l’unico albero che posso permettermi di acquistare è un bonsai. Ma prima o poi scapperò da questo alienante ammasso di cemento.

  2. admin says:

    Le ovette, ovone e qualsiasi dimensione applicabile al concetto di uovo della ditta Bodrato, a Capriata d’Orba, sono decisamente migliori. La Lindt, alla stregua della Ferrero, aggiungono nei loro prodotti delle sostanze dopanti per il gusto, ossia ricche, dolci, grasse ma poco naturali. Ne sono strasicuro anche se baso le mie affermazioni sulla sensazione delle mie papille gustative, talvolta mendaci.

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