Mig1, ossia malcontato il 25% del totale dei lettori di questo misererrimo blog, in risposta ad un mio post dove esprimevo sentimenti di rabbia (tra gli altri) per come ritengo sia conciata la Liguria mi risponde così:
Non farti prendere da sentimenti negativi quando guardi la Liguria. Non te lo meriti. Amala come hai sempre fatto. Io per ora ce la faccio.
Ecco, appunto, io non ce la faccio più. Non voglio convincere nessuno perchè non ho la presunzione di avere ragione quando esprimo un mio qualsiasi parere, ma io ho abbandonato ogni interesse verso questa regione, tanto che – molto banalmente – ho investito i miei risparmi altrove. E ti spiego perchè.
Secondo me esiste una minoranza di liguri – cittadini ed amministratori – che è formata sicuramente da brave persone; ma contano poco. La maggioranza è formata da un gruppo misto di inetti, persone apatiche, non interessate a come gira il mondo, indifferenti e, non ultimi, anche autentici farabutti. Quando io scrivo quanto è bella la Liguria, Genova, la Focaccia faccio un piacere a questa maggioranza di persone perchè sembro accettare il loro operato. Se io sono qui tutto sommato approvo quello che loro fanno, no ? Il ragionamento, così opportunamente girato, non fa una grinza.
Quello che loro fanno però è gestire il patrimonio comune come fa una associazione malavitosa. Mi tengono in vita con un filo di ossigeno sperando che la pacchia – per loro – duri fino a quando lasceranno i loro uffizi. Nel frattempo il mondo va avanti e noi no. Ogni tanto ne combinano qualcuna giusta che serve per dare la carica a chi continuerà a volerli come amministratori delle pubbliche cose. Insomma noi bovini andiamo a mangiare focaccia sulla passeggiata Anita Garibaldi, ci sentiamo proprio bene al sole sul mare, e per non rischiare ridiamo fiducia ai medesimi farabutti.
Percui NO; a questa gente di malaffare io pago l’IMU, la TARSU e qualche altra tassa ma lo faccio solo per il clima mentre le mie energie ed i miei interessi sono altrove e non intendo fare ritorno. Se tra qualche anno dovessi fare dei lavori in casa a Genova li farò fare alla ditta di Novi Ligure che ha ristrutturato la mia casetta a Basaluzzo perchè sono persone per bene. Non escludo che a Genova ci siano ditte edili per bene, ma le mie ultime esperienze genovesi sono state disastrose, non rischierò certo. E’ un banale esempio e non voglio esprimere rancore, ma sono stufo di essere preso per il culo e non voglio più alimentare questa merda con il mio silente consenso di chi mangia la focaccia a Boccadasse e si sente appagato, nonostante tutto.
Postilla: ok, oggi è giorno da equazione 1 su belino (inverso di belino o belino inverso) dove U sta per Umore.

Evvai, una lamentazione! Eccomi!
Premetto che pur essendo nato a Genova ho vissuto un terzo della mia vita in Lombardia e che voto giusto perché l’astensionismo è inutile (sarei ben contento di essere manlevato da questa inutile rottura di coglioni) ma non provo alcun interesse in nessun attuale e orientamento politico.
In realtà i piani di lamentazione sono tre e tutti correlati:
– l’Italia fa schifo;
– Genova fa ancora più schifo;
– mediamente le 1-2 generazioni precedenti la mia fanno TERRIBILMENTE schifo e sono all’origine dei punti precedenti;
Per rimanere in tema con il tuo post parliamo del secondo punto.
Allora, per cominciare, Genova non è bella, è una merda. Se il tempo si fosse fermato ai primi del ‘900, forse, sarebbe una bella e affascinante città, invece è una montagna di merda e cemento costruita da geometri analfabeti e corrotti (aiutati da altrettanti politici corrotti) che hanno creato casermoni su del terreno instabile. Credo che la netta maggior parte delle strade a Genova sia priva di marciapiede e consenta la circolazione nei due sensi per puro culo, e pur di costruire quando il mattone pagava si è passati oltre a qualunque forma di buon senso. E non sto parlando della Diga o delle Lavatrici, sto parlando di normalissimi quartieri anche non proprio popolari.
In ogni caso dire che una città è bella solo guardando quattro vie del centro, il parco di Nervi e Corso Italia è un po’ troppo facile (vogliamo parlare di Sampierdarena?). Ma anche fosse bellissima, rimarrebbe una città di merda in quanto totalmente invivibile, inaccessibile, cara, morta. Non si campa di bellezza, si campa di servizi e di lavoro, e a Genova mancano entrambi. Ad esempio io in passeggiata a Nervi non ci vado più perché andarci in treno o autobus (dal centro eh, non da voltri) è un viaggio interminabile, andarci in macchina è un salasso. Tanto, che cazzo me ne frega, io nel weekend lavoro (gratis) o studio, e durante il resto della settimana pure, sperando che mi aiuti a scappare da qua. Il più delle volte non so nemmeno che tempo ci sia fuori, tanto saperlo non rende in nessun modo la mia vita migliore. Lo stesso discorso vale per il mare ligure, che non vedo da anni: è sovraffollato, mal servito, carissimo. Tenetevelo, preferisco andare altrove.
Ma torniamo ai Genovesi: è gente che si sente un cazzo e mezzo ma non vale un fico secco. Genova è una città principalmente di pensionati, statali e privati che lavorano in aziende decotte statali o parastatali. In generale, la peggior specie di cittadino che uno stato sano possa avere. Di fatto negli ultimi 60 anni (almeno), mentre in Lombardia e in Veneto con tanto sudore e iniziativa individuale si trasformavano posti di merda in terreno agricolo prima e sedi di aziende poi, in Liguria si saccheggiava in tutti i modi possibili tutto quello che c’era con l’aiuto dello stato. Tanto poi ci si purificava votando a sinistra. Ecco, sì, parliamo anche di questo, visto che lavorando in un posto statale so come funziona. Più o meno così: per essere un dipendente statale modello devi 1) parlare molto spesso di politica in pubblico ed emarginare chi non fa altrettanto 2) darti delle pacche sulle spalle con i colleghi compagni ed intonare bella ciao almeno una volta al giorno 3) insultare con estrema violenza tutto quello che non è il tuo credo/fede politica 4) dopo aver adempito ai succitati compiti puoi metterti a parlare del Genoa 5) nel tempo libero puoi anche lavorare, ma è a discrezione. E non c’è da ridere, lo dico molto seriamente: queste persone che tanto dichiarano di essere per il bene comune, la socialità, la solidarietà, sono le peggiori che abbia mai visto in vita mia; cattive, disoneste, egoiste, ancora una volta egoiste, arriviste, menefreghiste. Io non saprei chi augurarmi, politicamente parlando, ma ormai mi è chiarissimo perché a Genova si voti in un certo modo e non ci sia verso di cambiare. Ormai, dopo aver vissuto a Genova, io stesso tendo a diffidare di chiunque.
In conclusione, i genovesi sono arroganti, snob, spesso scortesi, menefreghisti, incompetenti, svogliati. A Genova non esiste solidarietà, non esiste iniziativa, non esiste alcuna voglia di fare, nessuno ti saluta, nessuno ti aiuta, potresti morire per strada che la gente nemmeno se ne accorgerebbe. L’unica certezza che offre questa città è che non si può fare niente, di niente. Di nulla. Tutto deve rimanere merdoso com’è, scomodo, brutto, sporco, caro, specialmente se a pagarne le spese è qualcun’altro. L’importante è lo stadio, la focaccia, boccadasse, come hai già detto tu.
PS: sì, ho generalizzato, ma per il semplice fatto che tale descrizione calza per la maggior parte dei cittadini. Esiste una minoranza di persone molto diverse e che vorrebbero fare qualcosa ma non è nelle condizioni di poterlo fare. Questo non solo come cittadini, ma spesso anche come dipendenti di aziende private. Il problema, nel privato come nel pubblico, è che una relativamente piccola minoranza di incompetenti o ladri controlla con il benestare di una maggioranza di cretini, a cui bastano poche misere certezze.
Il sistema cittadino fatto di gentetta che tu hai descritto bene, ha tantissimi accoliti interni ed esterni, anche tra persone che non ti aspetteresti. Se provi a dire quello che hai detto di fronte a loro, diventi automaticamente un volgare qualunquista, disfattista ed ingrato al soldo della Spectre che cerca di affossare la città tanto amata. Un paio di volte ho provato ad essere critico nei confronti di questa nomenklatura delle balle usando termini senza fraintendimenti ma anche senza insulti. Mi hanno guardato come se fossi stato in Vaticano e mi fossi messo a bestemmiare di fronte al Papa. Perchè se qualcuno avesse detto “cazzo hai ragione” sarebbe stato annotato nel registro dei cattivi e nemici. Come sono stato io; lo sai che uno di questi soloni di merda un giorno mi disse “tu a genova non lavorerai mai più” ? Avevo osato contrastare una delle più forti lobby cittadine. Corollario; un avvocato mi sconsigliò di far loro causa perchè mi disse che nessun giudice mi avrebbe mai dato ragione, pur avendo subito il loro arrogante, palese illecito. E poi sarei dovuto andare a cercare un avvocato a Milano perchè tra gli avvocati genovesi difficilmente avrei trovato uno che avrebbe sbavato per andare contro quei mafiosetti da condominio. Insomma mi avrebbero fatto girare in tondo fino a prescrizione del reato. Oggi non avrei concluso nulla ed avrei speso molti soldi per nulla.
Mi sa che sono troppo superficiale.
Ma no, perchè mai ? Tu tiri da una parte ed io tirerei pugni in faccia a tutti i dirigenti delle tre amministrazioni in falsetto che ci riguardano.
In effetti nella tua analisi breve avresti potuto approfondire alcuni aspetti che io giudico importanti, come la mancanza cronica di figa e l’invidia per chi ha qualcosa di più, dai soldi ad un millimetro di belino.
Ma direi che ci siamo sfogati abbastanza. Per ora.