E chisennefrega ? Anzi:

Ah, ti gratti ?
Ho passato le ultime 3 settimane a grattarmi il braccio destro, sempre di più. Da 2 giorni il prurito si è esteso alla spalla e ad altre parti del mio corpo. Ieri sera mi sono grattato ed è uscito del sangue. Ho informato Miriam che mi ha guardato il braccio ed ha diagnosticato che ho l’orticaria o, in alternativa, qualche cosa di ben peggiore. Comunque ho preso un antistaminchia e sono riuscito a dormire bene come non mi riusciva da almeno 3 settimane.
Altro argomento. Ho incontrato un lontano cugino poco più che trentenne che vedo raramente. Ha trovato una mia foto di quando avevo 7 anni o giù di li e me l’ha regalata.

Tanti anni fa le nostre famiglie si frequentavano, poi la vita ci ha divisi, lui vive soprattutto all’estero e viene in Italia sempre di meno. In effetti ora che ci penso ci siamo persi di vista da quando il padre, legatosi ad una donna molto superficiale ad eccezione della cervice, lo ha cacciato di casa che aveva una decina di anni. La foto mi ritrae in una delle mie ultime espressioni vagamente intelligenti, un attimo prima che il mio ditino si incastrasse nel meccanismo di scatto e mi dovessero portare al pronto soccorso. Da li in avanti è cominciato il declino che mi ha portato ad essere un cazzaro semi-decerebrato, anche questo è un caso della vita. Comunque riporto una citazione di Romualdo Anastasio “… poco più che vent’enne ero andato in un posto dove tutti beccavano un sacco di figa ma io non la vedevo nemmeno con il decoder.”
Addendum. Guardando questa foto mi ha sfiorato la considerazione di come nel 1967 nessuno aveva neppure la più vaga idea di come sarebbe stato il mondo con i computer e poi, soprattutto, con Internet. Io guardavo quella macchina fotografica probabilmente come se fosse stato un incredibile ritrovato della scienza e della tecnologia, e magari lo era. In questo momento a distanza di quaranta e fischia anni, sto scrivendo su un computer e trasmetto dati in tempo reale ad un altro computer vicino a Perugia, da li rimbalzano su un server da qualche parte negli USA e, tra un secondo, circa un miliardo e mezzo di individui potranno leggere queste parole comodamente seduti sul cesso di casa. Di questi 1.500 milioni, due o tre singoli individui leggeranno davvero queste parole, forse. Ma questo non demolisce la mia autostima, ma anzi e se qualcuno la trovasse e me la riporta gli faccio anche un regalo.