Accolti nel migliore dei modi.

Intanto il processo di verifica all’immigrazione del JFK è stato fulmineo, avevamo tre persone prima di noi, l’ufficiale sorrideva sornione facendoci il consueto rito di domande assolutamente standard, conoscendo già le risposte perchè solo le stesse che diamo dal 2009.

E poi la neve; uscire dall’aeroporto a New York sotto la neve è sempre e solo una meravigliosa sensazione. Piace anche a Miriam, che notoriamente detesta qualsiasi cosa che sia sotto i 20 gradi. Nevicata attesa che si è rilevata meno cospiqua del previsto, ma pur sempre quei dieci centimetri che fanno tanta scena.

La notte silenziosissima, interrotta solo dal passaggio degli spazzaneve. Sono molto efficienti ma nella nostra strada particolarmente perchè c’è un ospedale. Ho sentito che in Italia hanno detto che New York sarebbe bloccata dalla neve. Non distinguono il belino dalla corda.

Ovviamente c’era un aggiornamento di qualche diavoleria sul laptop. Utile perchè mi ha permesso di scoprire quanta polvere c’era sullo schermo. Sospetto che questi aggiornamenti siamo solo artifizi per sapere i fatti miei. Ma fate pure, accomodatevi nella mia vita privata, le mie foto nude e quelle dove sono vistito da coniglietto intanto le tengo in una banca dati separata.

E per concludere, la seconda ondata di ghiande delle Central Park sta bene. Ho aggiunto un po’ di acqua al fazzoletto che si stava asciugando, ma credo siano pronte per finire, a febbraio, nel Cerchio Incolto a Basaluzzo insieme alle ghiande della prima ondata, attualmente conservate nel frigorifero basaluzzese.

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