Gastone ormai visita la Pozzanghera quasi tutti i giorni. Se ne sta sul molo a guardare assorto il mondo con postura regale. Non credo sia li perchè ha fame; se anche individuasse un pesce non è mica un cormorano. Probabilmente quando ha appetito e cerca i pesci, si mette sulle rive pronto a buttare il becco nell’acqua, ma sul molo è in fase estatica. Chissà cosa passa per il suo cervello. Quale istinto frutto dell’evoluzione è in funzione quando è li. Se io mi metto sulla panchina e faccio come lui, intanto ho gli acufeni che mi occupano la mente, e poi sono affollato di pensieri perlopiù scemi o ansiosi. Noi siamo delle scimmie con scarpe ed ansie. Siamo l’unica specie al mondo che ha ansie, più tutta una serie di atteggiamenti autolesivi o lesivi per chi e cosa ci circonda.

Ogni tanto su Facebook trovo delle chicche portentose, come questa. Ricorda lo stile di Roberto Freak Antoni, di cui conservo gelosamente un suo libro illuminante.
In quota, dove passano gli aerei di linea, sta arrivando aria umida da nord. Si vede bene nella sequenza delle immagini del satellite. Dunque le scie di condensazione dei motori restano a lungo intatte ed il cielo si riempe di striature.
Non so quanti siano i beoti che credono nel complotto delle scie chimiche, ma sono tanti, temo, e tra loro ci sono persone insospettabili. Persone che hanno studiato, e che tant’è hanno il sospetto che le scie rappresentino qualcosa di artificiale con dei lati oscuri e delle verità nascoste. E se casualmente ne scopro uno, il mio giudizio è sempre lo stesso.
