La routine serale.

Sono certo di aver già scritto le stesse cose che sto per scrivere. La mia vita è una ripetizione di se stessa a cicli periodici che termineranno solo con la mia dipartita.

Tutto quanto facente parte della premessa, oggi a Basaluzzo il termometro ha raggiunto 34°. Ora che sono circa le 10 serali, sono sul computer e frequentemente guardo il termometro che ha due indicazioni, temperatura esterna e temperatura in casa. Sto aspettando che la temperatura esterna scenda sotto il valore della temperatura in casa. A quel punto posso spalancare tutte le finestre dotate di zanzariera e me ne vado a dormire. Adesso in casa sono 25.4°, fuori 27.7°; devo aspettare.

Questa sera è più umido e temo che la temperatura farà fatica a scendere perché i temporali alpini estendono il proprio incus sulla pianura. Qui arrivano solo nuvole alti e sterili, ma abbastanza fastidiose perché impediscono l’irraggiamento notturno. Tempe dunque questa notte potrebbe fare caldo & umido. Una merda.

Durante il mio giro tardo pomeridiano di ispezione, mi sono trovato questo nano che mi fissava. Erano due, il secondo era accucciato vicino al tronco della Q5. Ci siamo fissati quanto basta per consentirmi di scattare questa foto, poi sono scappati verso il bosco. Dov’era la mamma?

  • A bere in un bar
  • Travolta da un camion, uccisa da un cacciatore, sbranata da un lupo.
  • Li ha abbandonati.
  • Ha cambiato sesso ed ora si fa chiamare Gastolfo.

Ad ogni buon conto, quei due erano molto piccoli e forse prendevano ancora il latte, ma visto che la mamma non c’era, azzardo gli scenari peggiori, ossia probabilmente

  • Moriranno presto di fame.
  • Verranno travolti da un’auto, mangiati da un lupo.

Nei filmati che abbondano sui social networks, si vedono piccoli caprioli che vedono un umano e gli vanno incontro perché hanno fame, sete, bisogno di affetto. Ma questi due stronzetti si sono guardati bene dal mostrare qualsiasi forma di interazione e se la sono data a gambe elevate, lavate, levate. Forse sono scappati perché pensavano che avrei cercato sul cellulare la ricetta del capriolo al forno. E quelle gigantesche orecchie? Fritte con pastella.

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