Il Salvatore.

Come ormai da diversi anni, il rito si svolge quando la situazione rischia di essere irreparabilmente compromessa. E’ il giovine di una famiglia di agricoltori che dopo aver passato il mese di Luglio a lavorare giorno e notte per mietere il grano e far su la paglia, prima di andare in ferie trova il tempo di fare il pieno alla Pozzanghera. Potrebbe benissimo trovare mille scuse per non presentarsi e ne avrebbe anche diritto, non credo proprio che il suo fatturato sia sensibile ad un giorno e mezzo di lavoro per una cosa che tra l’altro è anche oggettivamente del tutto inutile come riempire una pozzanghera di acqua. Le Carpe ringraziano, io pure.

L’ultima cisterna; adesso dovrei essere tranquillo fino a Luglio 2022. Sempre se, come dice Miriam, nel frattempo la variante “soncazzi” del COVID non ci ha sterminati. Oppure se una siccità fuori stagione non ci secca anche le falde, a giudicare da qualche previsione riferita ai prossimi anni che pretende di essere scientifica ma si nota soprattutto per il carattere catastrofico. Io le leggo tutte.

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One Response to Il Salvatore.

  1. Andre says:

    Egregio e illustre, forse è inutile, ma forse ha un senso. Di ciò mi compiaccio.

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