Comunicazioni di servizio.

Tutto quanto segue o quasi.

Questa immagine è di servizio. Il sistema di pompaggio dai pozzi assolve a due fondamentali esigenze. La prima è riempire la cisterna di accumulo dell’acqua irrigua e mantenerla piena. La seconda è di dividere le risorse tra cisterna e Pozzanghera Fangosa. Questa premessa è utile a mettere in moto alcuni neuroni che si fanno i cazzi loro, dovrei sapere benissimo come funzionano le cose. Ci sono misuratori di livello e valvole che, se combinate correttamente, consentono di gestire le risorse idriche al meglio. Idraulica a parte, il sistema implementa una sofisticata logica elettrica. Quando l’elettricista mi dice le cose per telefono o anche a voce di persona, se non mi scrivo qualcosa su un supporto cartaceo, dopo pochi secondi ho già dimenticato tutto. Allora mi ha scattato due foto di come devono essere posizionati gli interruttori a seconda del risultato che si vuole ottenere. Qui sopra ho fatto un collage delle due foto. Il prodotto è una singola immagine composita che dovrei saper decifrare anche domani o dopodomani. Questo post ha funzioni socialmente utili, inteso utili a me.

In alto a destra si nota un LED verde acceso; segnala che la cisterna NON è piena e dunque le pompe continuano a mandare acqua. Quando la luce è spenta, il livello di acqua nella cisterna è al massimo e le pompe sono spente. Se io comunque voglio pompare acqua nella Pozzanghera, maneggio un interruttore e giro una valvola et voilà, la pompa del campo funziona indifferentemente dal livello della cisterna e manda acqua nella Pozzanghera. Fino al prossimo temporale; in quel caso si sbagascia tutto e bisogna riparare.

Traffico; rimorchiatore che tira una chiatta con sopra una gru che tira un barchino. Forse devono aggiustare un molo o qualche barriera frangiflutti.

L’imbarcazione di ieri era un rimorchiatore di servizio. Interessante; è stato costruito nel 1955 e si vede da come la forma è bella ed elegante, anche il castello è bello da vedersi. Questa immagine mi è stata mandata dal marito della figlia di mio fratello, che è un ingegnere navale e va in giro per il mondo ad aggiustare navi. E sa cucinare in modo professionale.

Questo l’ho sentito bene. Ero seduto alla scrivana ed ho percepito la sedia che andava avanti e indietro. Dopo meno di un minuto l’informazione era già riportata sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, una delle cose che funzionano bene in questo altrimenti disastroso paese. Poi ci sono state altre 4 scosse inferiori ma non le ho sentite.

Il Consulente Biologico mi manda la foto qui sopra commentando come segue:

A volte in campo ornitologico ho delle preveggenze. Guardo raramente la cam 2 di Basa, magari per dare un’occhiata ai rododendri e ho pensato con questa calma potrebbe anche vedersi un colombaccio, è la stagione che arrivano i migratori di ripasso e si fermano a nidificare. Nota un colombaccio non era mai rimasto nelle webcam di Basa.

Grazie della foto. Prima non sapevo cosa fossero i colombacci, pensavo fosse un modo spregiativo di chiamare i colombi. Soprattutto quanto ne trovi tracce solidificate dove non vorresti. Piccionacci, cagnacci, colombacci. Una foto così ci voleva proprio. Da anni ormai ricevo foto di nipotini e bambini nipotini di amici. Ogni tanto quando non riesco a dormire dopo la raclette, penso intensamente ad un soggetto che mi interessa di meno, ma invano. Le foto di bambini mi bloccano l’attività cerebrale per qualche istante; il mio cervello va in stallo perchè è tutto preso nel chiedersi “ma quanto è vasta l’entità del cazzo che mi frega ?” e non trova risposta. Ho numerosi nipoti e da qualche tempo sono arrivati i bis-nipoti, so bene di cosa parlo, ho un esperienza pluriennale di foto di bambini. Mandatemi foto di gatti, invece.

La mia adorata gatta nell’agosto 2006
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