Nell’altrimenti perfetto e magistrale, impeccabile sistema di controllo delle mie webcam.
MODALITA’ STICAZZI MASSICCI<ON>
Quando sono a New York devo essere in grado di accedere a qualunque webcam e svolgere qualsiasi intervento. Di conseguenza, devo trasmettere a Genova qualsiasi modifica che apporto in modo che quando rientro, aggiorno i dati e le credenziali che ho modificato a New York. E viceversa. Se sono a Basaluzzo e cambio un parametro della webcam della Pozzanghera Fangosa, devo mandare una mail con la descrizione a Genova, nodo principale e da li a New York. Ho infatti indirizzi e-mail dedicati proprio a queste funzioni di scambio dati, in modo che ogni modifica è nota oltre oceano. Il sistema deve essere implementato in entrambe le direzioni.
E nonostante questo protocollo maniacale, scopro sempre dove si fa qualche errore di valutazione del rischio, ossia cosa succede se capita un evento imprevisto ed io non ho immaginato i rimedi anticipatamente.
Brignole-cam. Questa estate mentre ero a New York sembrava impazzita. Come avevo ampiamente scritto e documentato in messaggi oltremodo pedanti e noiosi, avevo invano provato a sistemare dei parametri da remoto e questa piccola stronzetta con vista sul Bisagno continuava a fare cose che si sarebbero anche potute parzialmente spiegare con qualche intromissione dall’esterno. Probabilmente non un hacker perchè se io fossi tale, farei cose ben diverse e, soprattutto, cambierei la password in modo da impedire al legittimo proprietario di accedere del tutto. Allora io, che spesso ho sbotti di intelligenza applicata pari a quela di un cetriolo, ho comunque cambiato la password. Che ho perso seduta stante, non so come ma non ho mandato traccia del cambio a Genova, centro operativo mondiale e dunque oggi la Brignole-cam funziona senza problemi fino a quando non ci sarà bisogno di fare qualche aggiustamento vitale. Per esempio, adesso di notte funziona alla cazzo ma non posso modificare i parametri notturni. Ci sono parametri diversi vitali che potrebbe essere il caso di modificare. A quel punto la webcam si può tranquillamente prendere a martellate perchè nessuno, nemmeno la casa madre, è in grado di accedere al software e recuperare la password e la Brignole-cam sarà irraggiungibile ed inutilizzabile per sempre. A meno che a New York io trovi qualche annotazione con la quale ho salvato la nuova password, sebbene stante lo stato di confusione nel quale sempre più spesso mi trovo, non è affatto scontato.
La webcam di New York. Non funziona da Giovedì 3 Ottobre notte. Vista l’ora in cui ha trasmesso l’ultima foto, è possibile che quelli di Spectrum, ossia il fornitore del servizio internet, abbiano fatto qualche aggiornamento e che si debba resettare il servizio. Questa funzione è fattibile anche andando sul sito web di Spectrum e chiedendo di resettare il segnale, e loro possono fare la diagnostica on line. Ma quando ho cercato di collegarmi, mi è comparso un messaggio che informa che è cambiata la policy delle password e dunque bisogna aggiornare la password. Bene, cambiamo la password, a quel punto il sistema mi chiede lo zip code, io glielo fornisco e la risposta è che dalla mia location, ossia Genova, non si può operare sulla password e dunque dovrei farlo da un computer il cui IP è nel mio codice postale di New York. Insisto a chiedere assistenza sulla chat e finalmente dialogo con un umano che mi chiede tutti i miei dati, indirizzi, poi però mi chiede il codice del contratto, che io non ho perchè le fatture ed il contratto sono a New York ed io non so come risalire al mio contratto. Cosa mi costava annotarmi il codice contratto ? Morale della fiaba, devo aspettare di essere a New York, e forse scoprirò che si è fulminato il router o qualche altro pezzo della complessa catena di decoder, ripartitore di frenata, frullatore osmotico e salcazzo, anzi:
