Elaborazione lunga di questo post.

Intanto Json ha sempre qualcosa da obiettare riguardo ai miei tentativi di fare un upload di una foto. Come suggeriva l’amico Paninetti, manca qualche parentesi graffa in qualche linea di sorgente (o qualcosa di simile).

Oggi è un anonimo Mercoledì di Dicembre ed è come essere in un mare agitato; arriva Natale (con tutte le luci, speriamo che un bimbo le tocchi e si bruci cit.) ed io, come ho già scritto ripetute volte, non amo questo periodo dell’anno per motivi mainstream e banali.

Mi vengono in mente le parole di una canzone di Edoardo Bennato, che qui di seguito riporto per mostrare la mia grande cultura musicale di cantanti impegnati:

Un giorno credi di esser giusto e di essere un grande uomo in un altro ti svegli e devi cominciare da zero (AKA, ti senti una merda. ndr). Situazioni che stancamente si ripetono senza tempo...

Quanto ho scritto sopra, “blocco” come lo chiama l’editor , è nero, molto elegante anche se sembra un annuncio mortuario.

Questo invece è rosso con la scritta gialla molto natalizia porco cazzo.

Cliccabile savasandir.

Una segnalazione sticazzi, ma tanto sticazzi. Ieri sera ho mangiato, dopo tanto che non la trovavo, cervella fritta. Credo sia illegale, dunque non cito il ristorante, un luogo imbriccato nella valletta più fredda del  pianeta (insieme al tratto di strada subito dopo la Ruta in direzione Rapallo) dove andavo quando avevo vent’anni, luogo storico di mangiate di funghi e fritti alla piemontese, pansotti e ravioli col tocco. Questa notte ho dormito bene ma ho abbondato nelle gocce di Xanax.

Virghe in lontananza.

Sono intristito dal sempre maggior numero di gente che guida gli scooter con un piede che sfiora l’asfalto fuori dalle pedane. Ecco l’ho detto; mi rendo conto che ripetere questa faccenduola innoqua non è segno di un buon equilibrio emotivo, ma non resisto.

Oggi vado in banca per ordinare un bonifico da parte di una società italiana su un corrispondente olandese. Questa banca (una delle più importanti in Italia) ha delocalizzato alcune funzioni all’estero, in Romania. Per fare un bonifico in dollari su una banca olandese il funzionario di Genova deve mandare tramite mail la richiesta di approvazione ad un funzionario a Bucarest. Ma gli viene risposto che oggi il funzionario era a casa perchè era il suo turno di home working e da casa non è abilitato ad autorizzare queste transazioni. Il mio referente genovese allora prende il telefono e chiama Bucarest, ma passando attraverso un centralino a Milano perchè il suo telefono non è autorizzato a fare chiamate all’estero. A Bucarest continuavano a dargli dei nomi di funzionari sostitutivi tipo Vatanay Dimitrevic Scoprendiasculosic. Che, in alternativa, o stavano bevendo un caffè o il nome non risultava.  Preso dalla disperazione, il funzionario genovese ha iniziato ad insultare e minacciare, alla fine è comparso qualcuno che da Bucarest ha autorizzato il funzionario genovese ad eseguire il bonifico. Con solo alcune ore di ritardo. Se il bonifico non fosse partito entro questa sera, saltava una trattativa andata avanti per un bel po’ di tempo che vale un bel po’ di quattrini ed io sarei andato con il culo per terra perchè chi vuoi che mi creda se attribuisco il demerito del fallimento alla banca con un racconto dell’orrore come questo ?

Per non farmi mancare nulla, almeno per questo pomeriggio, un aggiornamento del browser è andato a bagasce (non è andato a buon fine) e non riuscivo più ad andare su Internet per vedere le solite tette-culi.

Quando ricevo questi messaggi di errore penso che chi li ha ideati sia uno stronzo buontempone che intrattiene i colleghi dicendo “guarda che cazzata si trova scritto l’utente ” mentre compila il sorgente, e giù risate.

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