Commodore 64

Faceva bene il suo lavoro, ma di certo non poteva essere tanto voloce. Probabilmente era veloce come lo è il mio laptop di Basaluzzo in questi minuti. Lo so che Zuckerberg ha ammesso qualcosa sulla privacy, ma questo è niente di fronte a quanto veramente accade.

Questa mattina ho riacceso il computer basaluzzese e sto per dire qualcosa che dico tutte le volte che riaccendo il computer basaluzzese dopo che il medesimo è stato inattivo per diverse settimane.  L’ho acceso ed ho aspettato che mi chiedesse la password di accesso. Dopo di che ha iniziato a macinare, ossia l’hard disk sembra preso da un sacro fuoco operativo, lo si sente dal classico rumore e tutto è diventato lentissimo. Si incanta anche il cursore del mouse, interrogo il task manager e scopro che oltre l’80% delle risorse sono utilizzate da un fantomatico Windows Update. Poi mi compare una finestrella dove Windows mi dice che deve assolutamente fare degli aggiornamenti, che io non mi devo preoccupare  a patto che io non spenga il computer ma lasci che ESSO faccia le proprie cosine. Che sono:

  1. Mi copia tutti i contatti che finiscono in una qualche centro di calcolo che interpola i miei contatti con altri miliardi di contatti e scopre tutte le mie possibili affinità, se faccio parte di un gruppo con specifiche abitudini alimentari, sessuali, sociali, politiche.
  2. Mi copia tutte le immagini salvate. Un programma di riconoscimento digitale raccoglie tutti i nomi di persone che compaiono nelle foto, individua animali, luoghi, oggetti di arredamento, cataloga tutto ed aggiorna la mia scheda personale che verrà confrontata con altri miliardi di analoghe schede per capire tutti i miei acquisti presenti nella mia vita.
  3. Mi copia tutti i movimenti dell’home banking, che vengono a mia insaputa registrati in un qualche FAT dell’hard disk. Mi copia tutti gli usi del bancomat, si collega con la società Autostrade e sa quando e dove vado, interpola i dati con quelli che il mio cellulare trasmette automaticamente alla medesima banca dati che sa dove sono in qualsiasi momento, chi e quando chiamo e tutti i miei SMS.
  4. Ed intanto la webcam sopra lo schermo discretamente registra le mie espressioni, mi legge la cornea e sa che ho il colesterolo un po’ alto e che do qualche colpo di tosse, in modo che alla prima scadenza della mia polizza sanitaria mi potrà essere aumentato il premio.

A conclusione di questa analisi, vaffanculo. So che quando proverò a spegnere il laptop mi dirà che deve eseguire degli aggiornamenti che impiegheranno ore per terminare e questa notte sarò ancora qui ad aspettare che abbia finito altrimenti si incazza pure.

Aggiornamento pomeridiano.

E’ lento. Sarà anche la connessione che viaggia come nei primi del secolo, a prescindere dalle ragioni di questo incedere esasperante, tra mezz’ora devo necessariamente spegnere il computer. Ma sticazzi a 2bps.

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