100 di questi giorni. Il gelo a germogliatura avvenuta è una sventura, ma adesso invece è una benedizione perchè preserva la pianta da temperature troppo fredde e poi si scioglie lentamente ed impregna il suolo, il ghiaccio poi quanto si forma sulla superficie del suolo lo spezzetta migliorando l’aerazione e la qualità della terra stessa, permettendo ai residui vegetali di penetrare ed aumentare la quota organica. Mi sono inventato tutto o quasi.
La Quercia 1 coperta da ghiaccio e la rete di protezione che sembra un pizzo.
Peigue, sempre le benvenute perchè concimano il prato e smuovono leggermente la terra.
Uno dei due cani del pastore. Lavorano tenendo il gregge perfettamente compatto ed impedendo dispersioni. Ho già scritto queste cose l’ultima volta che sono arrivate, ma non avevo fotografato i botili. Sono estremamente amichevoli e si prendono le coccole leccando la mano. Hanno un odore che è difficile rimuovere dalla mano ma domani vado in officina a farmela carteggiare e stanotte dormo con i guanti da cucina altrimenti Miriam sviene.
Non è bello ? Gelicidio ed il giorno dopo galaverna, un risultato fiabesco.
Come sopra.
Si intravede il bocciodromo della Pozzanghera dove mi alleno a praticare l’unico sport che riesco a fare senza farmi male, almeno per ora.
Di foto come questa ne ho fatte un migliaio in pochi minuti. Una forma compulsiva abbastanza grave ma dopo un paio di ore il sole aveva sciolto tutto.
Il pluviometro con circa 40 millimetri pioggia/equivalenti di ghiaccio, il bordo sembra quello del bicchiere quando ti servono il Mohjito, che sicuramente non si scrive così ma ne ho per il belino di andare a cercare su Google.
La delicatezza dei rami e sticazzi sottozero.
La Quercia 5 un po’ depressa causa peso del ghiaccio e la rete di protezione merlettata.
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Preso dall’argillo fotografico ho vagato come un matto scattando una serie infinita di foto, prima al ghiaccio e poi alle pecore – e qualche capra – che in numero pari a circa 800 unità hanno pacificamente invaso il prato intorno alla Pozzanghera.
Il pastore è persona molto simpatica, i suoi cani sono estremamente affettuosi. Questa comunità itinerante sa di poter contare su questo prato che, stante il suo impiego stabile, ha spesso un po’ più di verde rispetto ai campi coltivati, ed è tutto bio (ossia non ci sono prodotti chimici di alcun tipo da diversi anni). Il termine bio per indicare alimenti naturali è una cazzata colossale, tipica di quella spazzatura mediatica e pubblicitaria alla quale noi crediamo ciecamente.
Il pluviometro ha raccolto circa 40 mm di pioggia, circa il doppio dei 19 millimetri indicati dalla stazione ARPA di basaluzzo. Non so perchè ci sia questa differenza. Mentre in caso di temporali il possibile divario è spiegabilissimo, pensavo che con queste condizioni la differenza non potesse essere così grande ed invece mi sbaglio.