Questa mappa vuol dire neve a bassissima quota, per Piemonte e Liguria, ma è tra 6 giorni. Tra 6 giorni vuol dire 60 o 600 giorni, stessa affidabilità. Mentre domani e mercoledì si consuma l’ultimo buco piemontese pluviometrico. Insomma si ripete la storiella della pioggia che spesso – sempre più spesso – viene annunciata ma tre giorni prima dell’evento, scompare. Per inciso, questa mappa disegna un fenomeno che si chiama ritornante da est, che tralascio di spiegare ma è una cosa vera, ossia non me la sono inventata poco fa.
Spiegazione:
C’è poco da dire; l’alta pressione africana negli ultimi anni s’è via via rinforzata, dunque provoca onde, o promontori, più decisi nei mesi invernali che salendo da SUD verso NORD contrastano le spinte cicloniche della Bassa Islandese, da parte loro sempre più deboli, in arrivo da NORD verso SUD. Queste o scorrono a latitudini superiori lisciando completamente il bacino del Mediterraneo orientale, oppure rimbalzano e cambiano inclinazione colpendo in NE italiano, il centro e sud Italia, ma lasciando il NW a secco. E’ un bel cambio di regime, nessuno sa se temporaneo o ciclico o strutturale rispetto alle grandi figure mesocontinentali.
Ho trovato questa spiegazione in un biscotto della felicità cinese. Più interessante di quello precedente che diceva “morirete tutti tra atroci sofferenze” e molto più costruttivo di quello ancor prima che citava “se non ti tira più, mettici una pietra sopra”.