Acqua di mare in bottiglietta.

E’ quella che mi spruzzo nel naso per evitare l’insorgere di un potenziale poderoso mal di testa dopo 6 ore di volo su un aereo di American Airline. L’aria condizionata era infernale. Non solo hanno annullato il volo originale ed ho così dovuto prendere un taxi da Malpensa a Linate per poi andare a Londra e prendere una coincidenza per un pelo, ma la temperatura a bordo del volo transcontinentale era polare. Heathrow sta subendo qualche ristrutturazione; siamo stati prigionieri del braccio che conduce dall’aereo al terminal una quindicina di minuti perchè la porta non si apriva. Poi qualcuno da fuori l’ha forzata e siamo usciti dal tunnel con un allarme che suonava. Siamo arrivati per un pelo al gate senza carte di imbarco ma in compagnia di un’altra trentina di passeggeri trafelati. La ragazza che ha stampato le carte ci ha fatto domande del tipo “come passate la giornata“, non in USA ma a Genova. Dev’essere qualche nuovo protocollo di intervista per trovare persone sospette. Fanno domande apparentemente cretine per vedere se qualcuno cade in contraddizione, ad esempio se io avessi detto che passo la giornata a fare body building non mi avrebbero creduto. Oppure inseguo cani per tagliar loro la coda, tutto il giorno perchè sono un collezionista. Vado a caccia di farfalle. Gioco al piccolo chimico. Guardo materiale pornografico e mi masturbo dalle 8 alle 17, con un’ora di pausa pranzo alle 12.

Invece delle solite 7 ore e mezza abbiamo impiegato poco meno di 6 ore perchè la Jet Stream contraria è mancata per tutta la durata del volo, prmettendoci uno dei voli est-ovest più veloci degli ultimi 10 anni (cito il pilota). Pur apprezzando la durata del volo così ristretta, non è una bella cosa, la Jet Stream dovrebbe esserci, almeno per dei lunghi tratti.

Questo è il Javits Center. Mi aspettavo un ennesimo grosso centro commerciale permeato di banalità architettoniche ed ovvietà commerciali. Invece è meraviglioso, straordinario in tutti i sensi ed è sorto dal nulla in 5 anni in una zona semi abbandonata di Manhattan. E vabbè, cosa ci vuoi fare ? Fare paragoni è ingiusto ed è anche una forzatura. Con tutti i problemi e le contraddizioni di questo paese, spaventose questioni sociali, ambientali, strutturali e politiche interne ed internazionali, quando decidono di mostrare cosa può fare l’ingegno e la volontà umana, sono ancora capaci di fare cose impensabili perchè non badano a spese.

Ha piovuto per 36 ore, 1.000.000 di persone sono senza corrente in alcuni Stati qui intorno perchè il vento ha tirato giù alberi e pali e tetti delle case.  Chissà se i giornali Italiani hanno parlato dell’avento infarcendolo di devastazioni & Co.

Per un breve excursus a cose più nostrane, a Basaluzzo bisogna ammettere che ALMENO la mattina c’è la rugiada, quando piove non si sa.

Miriam nel frattempo, mentre scrivo, è in palestra a fare “Fusion Pilates” che ha scelto rispetto a “Best Butt Ever” che l’aveva delusa. L’elenco delle attività nel programma fornito dalla palestra sembra stilata da un gruppo sado-maso o solo tanto maso ma comunque insani. Probabilmente ho già scritto questa osservazione almeno 10 volte; sarà il Jet Lag o il progressivo deterioramento della mia massa neuronale ?

 

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2 Responses to Acqua di mare in bottiglietta.

  1. Anonymous says:

    i wish to be there with u guys … yr old friend Budino

    ps i alws read yr blog .. fantastic !!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • admin says:

      Budino, Budoro ! Grazie per i complimenti, anche se a pensarci bene dovrei vergognarmi, altro che complimenti…

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