
Gli scorsi giorni sono venuti 35 ottimi millimetri di pioggia, ma il vento ha tirato giù 3 pioppi cipressini che avevo messo a dimora più o meno 6 anni fa; erano colpiti dal “punteruolo dei pioppi” e dunque il tronco era indebolito perchè scavato dalle larve. Il vento ha semplicemente spezzato il tronco a circa un metro dalla base. I i numerosi rami che buttano fin dalle vicinanze della terra dovrebbero garantine la sopravvivenza.
Al netto di questi tre inconvenienti, ho contato gli alberi che ho messo a dimora da quando sono a Basaluzzo. E’ un esercizio fondamentalmente inutile, considerato che sono ai margini di un bosco ceduo. Ho contato quelli vivi, non ho contato le 5 Quercie di Central Park, non ho contato i noccioli.
- 144 Acacie (sono quelle che costano meno in assoluto)
- 43 Pioppi cipressini (credo che verranno decimatinel giro di qualche anno)
- 36 Aceri (di vari modelli, dall’ a. campestre all’a.rubens, a. saccarino, a. platanoide)
- 32 Querce (o roveri o roverelle, devo ancora capire la differenza)
- 26 Carpini
- 21 Tigli
- 6 Platani
- 4 Tuie
- 2 Frassini
- 2 Pruni Pissardi (sono quelli rossi)
- 2 Cedri Piemontesi
- 2 Bagolari
- 2 Salici piangenti
- 1 Melo (non amo la frutta e poi è più comodo comperarla da Ortociccio).
- 1 Abete (salvato da una casa dopo il Natale di qualche anno fa)
- 1 Ippocastano
- 1 Albero di Giuda
Poi ci sono altri alberelli minuscoli tra i quali un Frassino ed un Abete natalizio alto 30 centimetri, qualche trapianto di acacie. Lascio queste informazioni a futura memoria. Quando non ci sarò più, non avendo eredi diretti, la casa passerà di mano a qualche buzzurro che li taglierà perchè tolgono la vista, danneggiano il prato, la casa, portano formiche, umidità, sporcano per terra.