Chi può guidarli in famiglia ? Io. Sono e resto quello che in almeno 3 generazioni ha combinato meno di tutti, sotto diversi punti di vista. Ma adesso sono abilitato a guidare un trattore agricolo e non credo che i miei fratelli, mio padre e mio nonno abbiano o avessero conseguito tale abilitazione di Legge.

Quello di ieri è stato per me un pomeriggio diverso al dopolavoro ferroviario di Novi Ligure, insieme ad una ventina di agricoltori grossi, scazzati e pelosi che, obtorto collo, hanno dovuto imparare i fondamentali della sicurezza sul posto di lavoro nell’atto di guidare un trattore. Trattore che guidano da quando avevano 10 anni senza che nessuno gli abbia mai rotto le palle sulle cinture di sicurezza, le maniglie a norma per salire ed il roll-bar. Ma la Legge non consente l’ignoranza e pare che ogni anno gli incidenti mortali siano numerosi; trattori che si ribaltano o agricoltori che restano impigliati in qualche macchina e fanno una brutta fine. Complimenti alla giovine, graziosa ed impavida ragazza che ha tenuto la lettura; ha confessato che in una precedente lezione si era sorbita grida ed improperi da parte di un altro gruppo di studenti esagitati. Io l’ho dovuto fare per poter guidare il mio trattore del 1967, ho superato brillantemente il testo scritto finale.
Questa mattina durante la prima colazione, Miriam stava scrivendo un messaggio complesso ad una sua amica via Whatsapp. Durante la composizione di un passaggio particolarmente delicato e fondamentale, ha inavvertitamente premuto il tasto di invio e per il disappunto si è prodotta in alcune esclamazioni colorate. Ho aspettato che riprendesse il filo del discorso, mi sono avvicinato alle spalle ed ho premuto con rapida mossa sul suo telefono il tasto di invio concludendo anzitempo la digitazione di una parola. Non ho capito bene la sintassi di alcuni suoi conseguenti insulti a me indirizzati – nonostante gridati a tutto volume – perchè sono scappato dalla cucina in preda ad un attacco di ridarella. Dopo, se non ho capito male, ha iniziato per la terza volta a scrivere, riprendendo il filo del discorso, fumante dalle nari incazzata nera, ma le è partito di nuovo il tasto di invio. Io stavo uscendo di casa, lei mi ha intercettato e mi ha chiesto che cosa stessi cercando sul pavimento, ma in effetti ero piegato in due dal ridere. Non l’ho più sentita, la vedrò stasera a casa, se non le ha dato fuoco.