Prima che mi dimentichi.

Lunedì mattina Genova è più sporca. Lo noto attraversando i giardini di piazza Verdi, di fronte alla stazione Brignole. Bottiglie, cartacce, bicchieri e stracci. Dio mi scampi dal lamentarmi sull’inciviltà diffusa eccetera eccetera. Comunque andate a fare in culo; chi sporca, chi non ha educato colui che sporca, colui che non punisce chi sporca ed infine chi non pulisce.

naso

Parlando delle cose importanti che voglio lasciare su un server per sempre a futura memoria, mia moglie ed io siamo stati cortesemente invitati dai genitori alla festa dei 18 anni della figlia. Non entro nel merito di come sono i ragazzi perchè non avendo figli non posso giudicare e, soprattutto, me ne frega meno di un pico-cazzo. Generalmente parlando, auguro a tutti i coraggiosi o incoscienti genitori di vedere i propri figli crescere, trovare un lavoro, guadagnarsi da vivere. Eventualmente sposarsi, procreare e riempire i nonni di nipotini.  Ho il sospetto che se non aveste avuto un rigoroso imprinting religioso che supera ogni altro ragionamento, forse ci avreste pensato due volte prima di procreare. Sono sicuro di aver già detto queste cose, ma mi viene da ribadirle, ogni tanto. Va da se che io non intendo dare al mondo uno con una buona fetta del mio DNA, difetti, pippe mentali ed altre eredità scomode e poi immaginarlo in questa cittadina ed avere un nipote di Doria come sindaco, non gli posso fare questo.

Comunque ecco alcune annotazioni sulla serata. Ho scoperto che le ragazze vanno in bagno in coppia, ossia due ragazze alla volta. Forse hanno bisogno della pipì assistita da una amica del cuore, altrimenti si sentono sole, non mingono, si ammalano, si deprimono e poi si riempono di tatuaggi. Mentre due adolescenti chiuse nel gabinetto indugiavano ad uscire, ho spinto un divano contro la porta e poi mi sono allontanato. Altro elemento educativo; vendono dei palloncini  illuminati da un piccolo led che si può facilmente estrarre e mettere nelle narici.

orecchie

Oppure nelle orecchie. Si, in linea di principio si possono anche mettere nel culo, ma viene meno l’effetto illuminazione e dunque non è interessante. Se ti avvicini a qualcuno ed hai due led nelle narici ti guardano con compassione e fanno finta di trovare la cosa spiritosa mentre in realtà pensano che tu sia un fallito idiota. Se te li metti nel culo, nessuno ti considera perchè non vedendo la luce non sono interessati al fenomeno. “Ehi guarda qui: ho un bel led nel culo” Sarebbe diverso se, mentre hai un led nel culo, ti denudassi il deretano e poi con le mani ti divaricassi le chiappe per mostrare l’ano. Io sono generalmente un cazzaro, ma a questi livelli non penso di arrivare. Infatti ho notato che non lo fa nessuno.

Un mio amico ha preso di soppiatto il telefono di una amica della figlia, mi ha fatto una foto con i led nel naso e poi con Whatsapp l’ha mandata al padre, suo amico, dicendo “ti presento il mio nuovo fidanzato”. Avrà pensato non tanto alla figlia, ma alla festa in se, con dei vecchi così coglioni.

Un ragazzino ubriaco mi ha visto con i led nelle orecchie, avrà pensato che fossi del servizio d’ordine e mi ha chiesto di accompagnarlo all’uscita.

La musica d’oggi. Questo è un elemento che mi intristisce molto e mi abbassa ulteriormente il livello di fiducia nelle prossime generazioni. Ero fermo ad una musica da discoteca orrenda in voga tra i giovani fino a qualche anno fa. Faceva davvero cagare ma era figlia dell’epoca di riferimento, vi piace una nuova musica atroce ? Cazzi vostri. Purtroppo sono rimasto sorpreso, in senso negativo, dal fatto che il DJ di grido, noleggiato per la serata, abbia messo su della robaccia che speravo dimenticata per sempre come la terribile “…com’è bello far l’amore da Trieste in giù” della indelebile Raffaella Carrà ed un ancor più emblematica canzone disco-italica di Claudio Cecchetto che mi vergogno persino a quotare. Più una serie di canzonette in spagnolo orecchiabili ma tutte uguali tra loro, dopo la terza avrei aggredito il disc-jokey con un vaso in terracotta.

Cari giovani; se ascoltate questa merda per forza poi vi ubriacate; ci dev’essere una voce che, in queste circostanze, vi suggerisce l’ipotesi di andare incontro ad un futuro spaventoso e dunque scatta l’alcolismo. D’altronde la vocina forse vi dice che vi siete assiepati di fronte al maxischermo per cantare l’inno di Mameli mentre, poche ore prima, nove italiani sono stati trucidati dai fondamentalisti islamici, ma totalmente rimossi dalla coscienza nazionale per permettervi di tifare in pace quella squadra di role models della minchia. Sono proprio cazzi, gran cazzi vostri.

Ed infine. Sono a casa di sera e con l’occasione dei primi caldi sono nuovamente a stigmatizzate quelle incolmabili beline che hanno ristrutturato casa mia alla fine degli anni 90 senza pensare alla coibentazione del tetto. Fuori ci sono 22 gradi, in casa 30 a dispetto delle finestre spalancate. Stronzi & incompetenti. Ma almeno è arrivata la guarnizione della pentola a pressione, ordinata in Germania 2 mesi fa. L’ho messa sul cuscino di Miriam, in modo che lei possa concludere la giornata nel migliore dei modi. E’ a cena con un gruppo di amiche per la serata “taglia & cuci” durante la quale tra una portata e l’altra vengono tagliati cappotti per tutti i non presenti in quantità da industria del tessile.

This entry was posted in All possible crap. Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *